"Vaffanculo io ti amo" disse la persona che entrò fiondandosi sulle mie labbra.
Mi era mancato, cazzo se mi era mancato.
"Scusa gattina, non ti farò mai più soffrire"
Stavo piangendo abbracciata al suo petto.
"Tu mi ha dato della troia lo capisci?"
"I-Io...scusa Corinne" mi baciò nuovamente.
"Perché sei andato da Rossella?"
"Mi ha detto che hai baciato Steno"
"Cazzo no Mattia! Lui mi ha baciato ma io mi sono spostata dopo"
"Appunto...dopo"
Scoppiai a piangere e lo strinsi forte a me.
"M-Mattia lo sai che ho un carattere di merda. Nel momento in cui tu mi hai vietato di parlare con Steno io l'ho presa come una sfida e sai come sono fatta. So che sono sbagliata e che sono una bambina del cazzo ma io ti amo" dissi tra le lacrime.
Mi lasciò in bacio tra i capelli e poi parlò:
"Quando sei andata in camera sono uscito e sono andato in un bar. E sì è vero, ero ubriaco e ho urlato per le strade della città di odiarti, poi Christian mi ha riportato qua e ho suonato più volte perché ho dimenticato le chiavi e tu non mi aprivi, volevo dirtelo in faccia che ti odiavo e farti soffrire. Poi quando hai aperto e ti ho vista con quella felpa enorme, che tra l'altro è mia, i capelli disordinati e i piedi nudi eri bellissima e così invece di 'vaffanculo ti odio' mi è uscito un 'vaffanculo ti amo' perché io non lo so cosa mi hai fatto Corinne ma senza di te io non ci so stare"
Lo baciai e lo tirai sempre più a me.
"Resta il fatto che questo è accaduto perché non c'è sincerità tra noi" aggiunse.
"Sincerità eh? Bene allora sarò sincera: odio quando schiacci il tubetto del dentifricio perfettamente, cazzo sei un maschio! Dovresti schiacciarlo al centro e fare incazzare mia madre; odio quando mangi una penna di pasta alla volta, Dio mio sei l'ansia; odio quando ogni fottuta volta che passiamo per il corridoio per uscire tu devi sempre sempre sempre specchiarti nello specchiettino vicino alla porta"
Mattia ridacchiò e mi diede un bacio sul collo.
"E sai invece cosa odio io? Odio quando continui a fare commenti durante i film e odio quando dormi con due cuscini"
Ridacchiò ancora e continuò a lasciarmi piccoli baci qua e là.
"Ma vuoi sapere la cosa che odio di più?
Mi presi il labbro inferiore tra i denti e annuii respirando il suo profumo mentre appoggiava le sue labbra sualla mia fronte.
"Quel sorriso messo come scudo"
"Io Mattia ti giuro che non so più chi sono"
Mi abbracciò e dopo avermi preso in braccio mi portò sul divano.
"Quante volte ho visto
Lacrime di pioggia
In fuga dagli sguardi miei
Raccolti in una goccia"Iniziai a piangere e per una volta mi sentii nel posto giusto.
"Quanti sono i giorni
In piedi per l'attesa
Che rende prigionieri noi
Con l'anima contesa
Quanti sono i graffi
E le bottiglie rotte
Le volte che mi chiami e poi
Mi giro ed è già notte"Lì, sul divano di casa mia tra le braccia di Mattia mi sentivo al sicuro.
"Quanti sono gli anni
Che devo dimostrarti
Quante sono le ore chiuse a chiave
Per non fare tardi"Mi asciugai gli occhi e gli presi la mano. Mattia iniziò ad accarezzarmi i capelli e pian piano le lacrime cessarono.
"Ma tu, se solo mi parlassi
Ovunque io sarò
Raggiungerò i tuoi passi
Io ci sarò perché tengo le mani legate da te
Con quel sorriso che parla da sé
E se mi guardi mi arrendo ma in fondo
Stupendo, lo faccio esistendo""È bellissima" sussurrai.
Mattia rise e continuò a cantare.
"Per ogni volta che dico la mia
Il tuo equilibrio che scivola via
In questo mondo tremendo che
Rendi stupendo soltando esistendo"Mi sdriai al suo fianco e mi rannicchiai contro di lui.
"Lo sai qual'è la prova che io ti amo davvero?"
"Quale?"
"Che io ti bacerei anche il lunedì mattina"
Lo guardai interrogativa. Stava delirando?
"E io il lunedì mattina odio tutti" concluse.
Scoppiai a ridere come una matta.
"È pessima Mattia, seriamente" e detto questo continuai a ridere con il mio ragazzo che mi solleticava i fianchi.
E lo ammetto, per la prima volta ero realmente felice. Perché avevo scelto la mia felicità e la mia felicità era Mattia.

STAI LEGGENDO
Sei di mattina [Briga]
Fiksi Penggemar"Per una volta anziché la cosa giusta, volevo fare quella che mi avrebbe reso felice"