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"Non ne sono molto convinta Mattia"

"Bhe prima o poi dovremo dirglielo no?"

Eravamo entrambi seduti sul divano di casa che aspettavamo il ritorno dei nostri genitori.

"Dov'è che hanno detto che andavano?"

"Mi pare al locale di Manuel, l'amico di mio padre"

"Ah giusto" mi voltai nuovamente verso la TV e cambiai canale.

Mattia si accoccoló al mio fianco.

"Ehi sai come potremmo usare questo tempo?" disse con un sorrisetto pervertito iniziando a darmi piccoli baci sul collo.

"Smettila coglione, i nostri genitori potrebbero tornare da un momento all'altro"

"E quindi? Tanto dovranno abituarsi"

"Smettila" dissi scansandolo prima con le mani e poi con i piedi.

"Questi calzettoni di lana sono molto sexy comunque" disse prendendomi in giro.

"Lo so che segretamente ti eccitano"

"Mhh la verità? Moltissimo"

Appoggió la testa sulle mie gambe e mi fissò per qualche minuto.

"Non ci credo ancora che tra miliardi di persone ho scelto di rincoglionirmi proprio per te"

"Devo esserne onorata?"

"Molto gattina" disse chiudendo gli occhi.

Gli accarezzai i capelli per un po' e poi mi alzai per andare in bagno.
Stavo per uscire quando subito fuori dalla porta andai a sbattere contro Mattia.

"Mi stavi forse spiando?" chiesi portandomi le braccia incrociate al petto.

Mattia scoppiò a ridere.

"Che c'è?"

"Ricordi la regola? Guardare ma non toccare" e detto questo scoppiò nuovamente a ridere.

"Tu sei scemo" sorrisi e mi avvicinai fino a sfiorargli le labbra "Ma è per questo che ti amo"

"Ti amo anche io"

Mi prese le guance tra le mani e iniziò a baciarmi finché sentimmo sbattere la porta al piano di sotto.

"Sono loro" sussurrò Mattia.

"Qualunque cosa accadrà io non ti lascio d'accordo?"

Annuì e scendemmo al piano di sotto.
Mia madre entrò per prima lasciando la borsa sul divano mentre toglieva il giubbino, sia lei che Diego stavano ridendo a quanto pare per una battuta fatta da quest'ultimo.

"Oh buon pomeriggio ragazzi"

"Ciao mamma" riuscii a dire con un nodo in gola.

"Mattia puoi per favo- Ehi Mattia ci sei?" Diego iniziò a sventolare una mano davanti al figlio.

"Oh ehm sí, ehm io e Corinne dovremmo ehm parlarvi"

"Mattia tranquillo, che sarà mai" rise mia madre accomodandosi sul divano seguita da Diego.

Deglutii e insieme al mio ragazzo ci posizionammo davanti ai nostri genitori.

"Allora? Di che si tratta? Avete distrutto qualcosa?" ci chiese Diego ridendo.

"Uh ehm no n-noi ecco ehm noi-" iniziai io.

"Corinne tesoro che è successo?" mia madre iniziò a preoccuparsi.

"Stiamo insieme" disse tutto d'un fiato Mattia.

Entrambi sgranarono gli occhi.

"V-Voi cosa?".

"Siamo fidanzati" dissi con un filo di voce.

Diego batté un pugno sul tavolino di fronte a sé e se ne andò in cucina senza dire una parola.

"Mam-"

"Zitta Corinne ne riparliamo stasera" e detto questo si alzò anche lei per andare in cucina.

Mi sentii il mondo crollare addosso.

"Ehi gattina tranquilla"

Lo abbracciai fortissimo a me.

"Sistemeremo tutto" mi sussurrò.

Ero furiosa. Molto furiosa. Mi staccai da lui e andai velocemente in cucina spalancando la porta.

"Mi dite che cazzo di problemi avete?" urlai.

Mattia si precipitó al mio fianco.

"Mi dite perché cazzo non vi va bene? Per una volta, una fottuta volta nella mia vita sono felice e ho trovato una persona a che mi rende felice. Perché voi avete avuto il diritto di innamorarvi e noi no? Siete solo due bastardi" sputai fuori quelle parole come se fossero veleno.

"Adesso basta!" urlò Diego, era la prima volta che lo vedevo realmente arrabbiato. Si voltò verso Mattia e ricominciò a parlare:

"Lo vuoi capire che tutto questo non ti porterà da nessuna parte Mattia?! Lei non può soffrire ancora e tu non puoi distruggerla, non è uguale alle altre con cui sei stato fin'ora, lei è diversa lo vuoi capire non puoi giocare con lei! E quanto a te Corinne ti facevo una ragazza intelligente, pensi davvero che Mattia possa darti tutto ciò di cui hai bisogno? Credevo fossi più sveglia sai?"

Intervenne anche mia madre: "Voi non sapete cosa vuol dire amare. Siete troppo uguali e sappiamo benissimo tutti per quale scopo state insieme"

"Forse siete voi a non capire" sussurrò a denti stretti Mattia.

"Cosa Mattia eh? Cosa c'è da capire?" chiese Diego a braccia incrociate.

"Che io la amo cazzo"

Mi prese per mano e uscimmo.

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