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Ero chiusa in camera mia da ormai un'ora.
Piangevo e basta.
Una parte di me voleva correre nella stanza affianco alla mia e baciare ogni centimetro della faccia del ragazzo che vi era dentro e l'altra parte, forse quella che mi stava procurando un peso soffocanto sullo stomaco, voleva alzarsi e strappare tutte le foto con Mattia e urlare a tutti quanto fosse stronzo.

"Corinne, io e Diego dobbiamo andare, sicura che posso star tranquilla?"

"Sì mamma" dissi tirando su col naso "finché sono a casa da sola non c'è pericolo"

Sentii i passi di mia madre allontanarsi, mi raddrizzai e con la manica della felpa mi asciugai gli occhi.
Non volevo farmi vedere fragile, non volevo soffrire e non volevo innamorarmi così profondamente di Mattia. Ma ormai l'avevo fatto e non potevo più tornare indietro.
Mi presi la testa tra le mani e urlai, sfogai tutta la rabbia che avevo dentro.
Odiavo tutti.
Odiavo Mattia per avermi fatto cadere nella sua trappola, odiavo Rossella perché finalmente aveva vinto, odiano Steno perché tra tutti lui era il più bastardo, odiavo Federica e Chriatian perché erano così schifosamente perfetti insieme, odiavo mia madre per avermi trascinato in quella città di merda e odiavo mio padre perché non glielo aveva impedito. 
Pian piano le mie urla si trasformarono in singhiozzi e così finii nuovamente a piangere con la testa tra i cuscini.
Sentii squillare improvvisamente il cellulare: 4 nuovi messaggi, tutti di Federica.

Da: Federica
Come stai? Se vuoi chiamarmi sappi che ci sono

Da: Federica
Mattia oggi è uscito da scuola distrutto. Che cazzo è successo?

Da: Federica
Corinne ho paura che tu possa fare stronzate. Dimmi che mi sbaglio....

Da: Federica
Ti voglio bene, ricordalo.

12 chiamate perse da Federica.

Sbuffai e subito il cellulare suonò nuovamente tra le mie mani.

Nuovo messaggio da: Federica.

Lo aprii e lessi: si può sapere dove sei? Corinne per favore rispondimi voglio solo parlare.

Spensi il telefono e lo abbandonai in camera mentre io scesi al piano si sotto in cucina.
Mi preparai una tazza di cioccolata e poi andai a sdraiarmi sul divano facendo partire un Dvd. Optai per "Scrivimi ancora" e dopo poco ero già in lacrime.
Amavo troppo la storia di Rosie e Alex.
Mi risvegliai con i titoli di coda del film che scorrevano, ero sdraiata sul divano e avevo addosso una coperta calda. Ma che? Guardai l'ora e vidi che erano solo le sette, troppo presto: i miei genitori non potevano essere già a casa.
Mi stiracchiai e mi trascinai fino alla cucina.
Avevo un mal di testa terribile così presi un'aspirina e mangiai mezzo panino.

"Sì no ti ho detto che...no...sì ma io...no Christian te l'ho det.... Mhhh mi fai parlare?"

Sentii la voce di Mattia mentre parlava al telefono e per poco non mi soffocai. Mollai il pezzo di pane e mi nascosi dietro alla porta.

"Ti stavo dicendo che io...esatto... ah ah...sì Chri"

Mentre Mattia si chinò a prendere una lattina in frigo io sgattaiolai su per le scale. Ero quasi arrivata al piano di sopra quando inciampai nel gradino facendo un gran baccano.

"Corinne? Scusa Christian ti richiamo dopo"

Velocemente cercai di rialzarmi.

"Corinne aspetta"

"Mattia lasciami stare" gli urlai per poi chiudermi in camera.

Lo odiavo. Lo odiavo e lo odiavo. Eppure si sa che le cose
che odiamo di più in realtà sono quelle che amiamo.
Mi intrufolai sotto alle coperte e sospirai.
Ero agitata, nervosa e avevo ancora quel nodo in gola che mi tormentava.
Cercai di metabolizzare il tutto: la sera prima al parco Steno mi aveva baciato e io lo avevo respinto, quella mattina Mattia era arrivato con Rossella, io mi ero leggermente alterata e lui mi aveva dato della troia. Semplice no?
Mi asciugai la lacrima che mi stava rigando il viso e mi addormentai.
Mi svegliai di soprassalto sudata e ansimante. Avevo avuto un incubo e avevo nuovamente un mal di testa terribile.
Afferrai il cellulare e notai che avevo un nuovo messaggio da mia madre, guardai l'ora: 01.20.

Da: Mamma
Stasera turno di notte per entrambi. Ti voglio bene xx

Mi massaggiai le tempie e poi venni scossa dal bussare della porta al piano di sotto.
Mi infilai una felpa e scesi ad aprire. Chi poteva essere a quell'ora?
Aprii e...

"Vaffanculo io ti amo" disse la persona che entrò fiondandosi sulle mie labbra.

Sei di mattina [Briga] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora