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"Corinne cazzo ti vuoi svegliare?! È mezz'ora che ti chiamo"

"Ma sei stronzo?!" urlai in risposta a Mattia coprendomi la testa col cuscino.

"Fammi entrare"

"Entra cazzone, è aperta"

Sentii Mattia avvicinarsi fino a sedersi sul letto.

"Che vuoi?"

"Siamo acide stamattina..."

"Ti rendi conto che è il primo giorno di vacanze e tu mi stai svegliando alle sei e mezza di mattina?!"

"Vuoi dormire ancora?"

"Sì" riposi seccata.

"Oh bene, vorrà dire che chiederò a Christian se viene lui a Milano con me"

"Aspetta che? Ho capito bene?"

"Sì cogliona, vestiti che andiamo a Milano"

Tolsi immediatamente le coperte e iniziai a urlare.

"Mattia cazzo dimmi che non è uno scherzo"

"No testa di cazzo"

Sbuffai e alzai gli occhi al cielo.

"Prepara la valigia gattina"

Iniziai a saltellare per la stanza.

"Evvai! Finalmente qualcosa di decente! Era ora..."

Tirai fuori il borsone d'armadio e ci infilai dentro i vestiti necessari. Poi presi dei leggins con un maglione di lana e mi vestii.

"Mattia hai visto i miei anfibi?" urlai per farmi sentire.

Non ottenmi risposta. Sbuffai e dopo essermi pettinata uscii dalla mia stanza.

"Oh testa di cazzo mi ris- oh buongiorno mamma"

Mia madre stava facendo colazione seduta al tavolo della cucina.

"Mattia è fuori con Diego, stanno preparando la macchina"

"Oh ehm grazie"

"Corinne aspetta"

Alzai gli occh ial cielo e mi affacciai nuovamente in cucina.

"Sì?"

"Sei contenta di andare a Milano?"

"Ovvio, non vedo l'ora di rivedere papà"

"Devi ringraziare Mattia, è stata una sua idea"

Cosa?!

"D-Davvero"

"Già, è davvero un ragazzo d'oro"

Annuii pensierosa e uscii.

"Cazzo" imprecai una volta fuori rendendomi conto di indossare soltanto il maglione.

Sentii delle risate provenire dal garage.

"Cara fa freddo, forse dovresti metterti il giubbino" disse Diego.

"S-sono v-venuta a chiedere a M-Mattia se ha v-visto i miei a-anfibi, cazzo" stavo praticamente tremando.

"Sono fuori sul balcone della tua portafienstra"

Annuii e tornai in camera a prenderli.
Infilai il giubbino e afferrai una sigaretta e l'accendino. Trascinai il borsone al piano di sotto e salutai mia madre.

"Mi raccomando non far disperare Mattia e soprattutto niente cazzate"

"Mamma! È lui che mi farà disperare!"

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