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Una volta suonata la ricreazione iniziai a stressare Federica con la storia del concorso.

"Mamma mia che ansia che sei! Adesso te la racconto contenta?"

"Era ora" sbuffai.

"Praticamente tutti gli anni fanno questa gara di canto tra noi alunni e chi vince prende dei soldi e una borsa di studio. Mattia due anni fa ha vinto e cavolo sai che era veramente bravo? Comunque ha vinto ma poi ha iniziato a frequentare brutta gente, non te l'ho detto ma io, Christian e Briga eravamo inseparabili finché appunto lui ha iniziato a drogarsi e tutte cose di questo genere, ha persino rinunciato alla borsa di studio. Ora sembrerebbe essere tornato a posto, Christian lo ha perdonato come puoi vedere, io invece non mi fido ancora molto e ho preferito mantenere le distanze. Chissà, magari quest'anno ripartecipa..."

"Oh oh eccome se parteciperà"

"Corinne ti consiglio di non insistere, Mattia è facilmente irritabile"

"Più irritabile di me? Non credo proprio"

Vidi Mattia e Christian dall'altra parte del cortile, presi Federica per un braccio e la trascinai da loro.

"Tu partrciperai" dissi senza nemmeno salutarlo.

"Che?"

"Al concorso, tu parteciperai"

"Non so, non sono molto convinto e poi è un sacco che non canto"

"Oh sì hai ragione: da stamattina alle 7.40"

"Ma quello non conta"

"Se partecipi tu, partecipo anche io" dissi impulsivamente senza riflettere.

"Cosa?" ridacchiò lui.

"Cosa?" chiese Federica guardandomi a bocca aperta.

"Cosa?" chiesi a me stessa "Io cioè no, scherzavo"

"No no stronzetta, tu parteciperai, che ti piaccia o no"

"Ma io non voglio part-"

Venni interrotta da un' insopportabile voce da oca.

"Buongiorno Briga oh e naturalmente anche a voi sfigati" ci salutò Rossella.

"Ci mancava solo questa troia a rovinarmi la giornata" mi lamentai.

"Troia a chi scusa?"

"Alla cimice che hai in testa" dissi incrociando le braccia al petto.

Subito iniziò a urlare e a dimenarsi.
Tutti ridacchiarono.

"Che vuoi Rossella?" chiese Christian scocciato, a giudicare dal suo tono avrei scommesso che non uscivano più insieme quei due.

"Devo parlare con Briga, non di certo con te caro Christian" disse dandosi un'ultima scrollatina.

"È tutto tuo tesoro" dissi io facendole l'inchino.

"Bene" esclamò per poi voltarsi verso di lui: "Mi dai un passaggio a casa?"

"Non posso, ho altri impegni e poi non c'è posto"

"Come no tesoruccio?" chiese lei mettendo le labbra a papera.

"Smettila di chiamarmi così"

"Una volta ti piaceva"

"Già, quando stavo per morire di overdose forse"

"Dettagli" disse attorcigliando una ciocca di capelli al suo dito perfettamente smaltato.

"Credo che Mattia ti abbia risposto, ora puoi riportare il tuo culo lontano da noi" dissi facendo scoppiare il palloncino di cicca che avevo appena fatto.

"E questa come osa chiamarti Mattia? Tu lo odi il tuo nome"

"Lei può e non sono cazzi tuoi, e inoltre si dà il caso che lei sia la mia sorellastra" mi difese Mattia.

"Oh povero Briga, non potrai scopartela" ridacchiò sotto ai baffi.

"Mai sentito parlare di incesto baby?" dissi facendole l'occhiolino.

Mi guardò scandalizzata e se ne andò seguita ovviamente dalle sue amichette che, come sempre, non avevano aperto bocca.

"Bella questa, nanetta" disse Mattia dandomi il cinque.

"Eh lo so, ho stile" e detto questo tornai in classe ridendo con Federica.

Sei di mattina [Briga] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora