Una volta arrivata a casa trovai mia madre ai fornelli.
"Carino, ora devi fargli pure da domestica?"
"Corinne smettila"
Strinsi i denti per non ribattere e mi sedetti a tavola.
"Com'è andata?"
"La solita merda mamma"
Mangiai velocemente e salii in camera mia, buttai lo zaino a terra e infilai il cellulare in tasca.
"Vado a fare un giro" la avvertii poco dopo.
"Stai attenta tesoro"
Madonna che nervoso! Manco stessi andando in guerra...
Iniziai a camminare velocemente finché mi ritrovai in un parco. Presi posto sotto ad un albero all'ombra e tirai fuori una sigaretta.
Iniziai a canticchiare "In the end" dei Linkin Park."I tried so hard
And got so far
But in the end
It doesn't even matter""Wow sei brava"
Alzai la testa e vidi Federica.
"Grazie ma non amo cantare in pubblico"
"Bhe dovresti farlo più spesso invece"
Le sorrisi e finii di fumare la sigaretta.
"Che ci fai qua?"
"Niente di che, sono scappata da quello stress di mia madre" le risposi.
Scoppiò a ridere.
"Posso sedermi qua con te?"
"Certo"
Mi spostai un po' e le feci posto contro all'albero.
"Carino eh?"
"Sì dai è un posto abbastanza tranquillo"
"Come ti è sembrata stamattina la scuola?"
"Vuoi la verità?"
Annuì.
"Piena di tante teste di cazzo"
"Ci farai l'abitudine" rise.
Annuii e lasciai che il venticello mi colpisse il viso.
"Come mai ti sei trasferita qua?" mi chiese poco dopo.
"Mia madre si è fidanzata con un suo collega e hanno deciso di convivere"
"Wow chi è? Magari lo conosco"
"So solo che si chiama Diego, pff è pazzesco: dopo tre anni che stanno insieme io non so praticamente niente di lui, ogni volta che veniva a Milano a trovarci io uscivo con i miei amici apposta per non vederlo"
"Non vuoi bene a tua madre?"
"Penso che il 'voler bene' sia una cosa soggettiva, io le voglio bene a modo mio. Non ho bisogno di baci e abbracci per dimostrarglelo"
Federica ragionò sulle mie parole.
"Lo so, ho un carattere di merda ma questo ho e questo mi tengo"
"Non è vero, solo che tu hai un pensiero tutto tuo e questo è bello sai?"
Annuii e guardai l'ora.
"Devo andare. Ci vediamo domani"
"Certo" mi sorrise e ci alzammo.
Appena arrivata a casa Diego e mamma mi salutarono.
"Corinne noi dovremmo parlar-"
"Non ora"
Salii senza nemmeno ascoltarli e andai a far la doccia.
Aprii l'acqua e nel frattempo iniziai a spogliarmi, una volta dentro iniziai di nuovo a canticchiare."E salgo ancora in alto perché
è lì che c'eri tu.
Ma ora serve il coraggio per me
di guardare giù.
E non c'è niente che resiste
al mio cuore quando insiste
perché so che tu non passerai mai
che non passerà
non mi passerai"Non volevo scendere a cenare con quei due.
Erano davvero...ugh...sdolcinati. Odiavo ogni forma di smanceria.
Non ero una tipa da baci abbracci e mai lo sarei stata, ero così punto e basta.
Indossai l'intimo e mi spazzolai i capelli per poi avvelgerli in una salvietta come la sera precedente.
Appena uscii si aprì anche la porta della stanza di fianco al bagno e ne uscì il famoso Briga a petto nudo chiaramente sconvolto.
Cacciai un urlo e poi, sempre urlando, dissi:"Che cazzo ci fai tu qua?"
Mamma e Diego corsero su per le scale.
"Che succede qua?" chiese Diego col fiatone.
"E lui?!" urlai indicando il ragazzo di fronte a me.
"Ecco tesoro è proprio di questo che dovevamo parlarti: lui è Mattia, il tuo fratellastro"
"Il mio cosa?! No no no è uno scherzo vero? Lui?!"
"Mattia, lei è Corinne" disse Diego al figlio.
"Bell'intimo" disse schiacciandomi l'occhiolino.
"Ma che cazzo" solo allora realizzai di non indossare i vestiti.
Ci fu un attimo di silenzio e poi:
"Testa di cazzo" sbottai.
"Iniziamo bene" disse mia madre ridendo.
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Sei di mattina [Briga]
Fiksi Penggemar"Per una volta anziché la cosa giusta, volevo fare quella che mi avrebbe reso felice"