Mi ritrovai in una camera d'albergo, non mi ero resa conto che era lo stesso albergo dell'altra volta, dove avevo alloggiato prima di arrivare nel posto più bello.
Con noi in albergo erano venuti anche due nostri amici che avrebbero preso la nave con noi il giorno dopo, Marcello e Bartolo.
Io, Chanelle, mio padre e Kevin ci avviammo alla nostra camera mentre la famiglia di Marcello e Bartolo alla loro camera.
Appena arrivai nella nostra camera mi buttai sul letto, ero decisamente distrutta.. Non fisicamente visto che non avevo fatto niente ma mentalmente.
Mi arrivò un messaggio che mi salvò dai miei pensieri, presi il telefono per vedere chi era.. Era Riccardo.
Non ricordavo di avergli dato il mio numero.
"Ehi piccola, forse ho sbagliato a baciarti, già mi manchi e sai che non è da me"
Sorrisi leggendo quel messaggio.
Già mi mancava ed era pochissimo che lo avevo lasciato andare.. Forse mi stavo affezionando troppo a lui?!?
Beh non sapevo proprio cosa fare.
Sentii bussare alla porta, quindi mi alzai ed andai ad aprire. Erano Bartolo e Marcello, li feci entrare e ci sedemmo sul letto.
<<Ehi come mai stai piangendo?>>, mi chiese Bartolo abbracciandomi.
Non mi ero accorta che stavo piangendo.
<<Mi manca Riccardo>>, risposi asciugandomi le lacrime.
Dopo poco si sentì aprire la porta.
<<Ragazzi volete cenare?>>, ci chiese mio padre entrando nella stanza.
<<Direi proprio di sì>>, risposi io toccandomi la pancia, per fargli capire che avevo fame.
Salutammo Bartolo e Marcello che ci dissero di farci trovare pronti per le 21:30 per fare un giro.
Non avevo molta voglia di uscire ma dovevo svagarmi un po e non avevo voglia di restare in quella stanza d'albergo tutta sola in una sera d'estate.
Mangiai velocemente per aver più tempo per preparami.
Mi preparai e uscii dalla camera per andare a chiamare gli altri.
Appena aprii la porta della mia stanza trovai Bartolo e Marcello ad aspettarci.
<<Kevinnn, andiamo?>>, urlai io.
Kevin si alzò dal letto e uscimmo.
C'era molta gente per le strade di quella città, le macchine circolavano velocemente, come se avessero fretta di fare qualcosa. Ogni ragazzo che passava aveva una birra e tutte le persone sembravano divertirsi.
Forse ero solo io l'unica che non riusciva a non pensare ad altro, a non divertirsi.
Verso mezzanotte tornammo in albergo visto che la mattina dovevamo alzarci presto per prendere la nave.
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La sveglia mi svegliò, capii subito che dovevo alzarmi, era l'ora di tornare a casa.
Mi preparai, feci colazione e insieme agli altri lasciammo l'albergo.Addio SARDEGNA.
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Eilà, eccovi un altro capitolo.
Purtroppo è quello che mi piace di meno, perché ho adorato la Sardegna e i giorni sono passati molto velocemente, comunque vi volevo dire che se riesco aggiorno stasera, sennò quando riesco.
Lucia.😘
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~Vita di delusioni~
Romance~Questa è la mia storia, tutto vero e niente cose inventate~