C'era una volta... un aeroplanino di carta

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- Caro il mio Eren, siamo appena stati fregati.-

E mentre il terzetto si trovava a fissare quel muro, l'indovina si era dileguata ed era tornata nel suo castello.
Si muoveva furtiva fra i corridoi, sperando che l'autore del messaggio arrivato precedentemente non fosse nelle vicinanze.
Passo dopo passo arrivò fino all'entrata del suo laboratorio, appoggiò la mano sulla maniglia, girò lentamente il pomello e finalmente entrò nel suo rifugio.
Si appoggiò con la schiena contro l'uscio e tirò un sospirò di sollievo.
- Ce l'ho fatta.- sussurrò, finalmente era tornata sana e salva.
- Devi dirmi qualcosa, quattrocchi?-
O quasi.
Come sentì quel tono Hanji si immobilizzò, quel nano era imprevedibile.
Le scappò una risatina forzata, che però non le permise di scampare alla situazione nella quale si trovava.
Levi girovaga per il laboratorio con aria annoiata e prendeva in mano alcune provette che si trovavano su un tavolo di legno.
-Allora?- riprese mentre osservava un liquido verdastro all'interno di un'ampolla.
- Come hai fatto ad entrare?- domandò lei.
- Hai seriamente bisogno di chiedertelo?
Ho già tratto le mie conclusioni da ciò che ho trovato qui dentro, perciò hai cinque secondi per dirmi dove sei stata e cosa stavi facendo.-
- Ci siamo alzati con il piede sbagliato questa mattina?-
- Rispondi.-
- Potrei dire come potrei non dirlo che ho involontariamente o no, dato una mano a qualcuno che cercava qualcosa.-
A quelle parole Levi fermò la sua camminata in giro per il laboratorio e fissò la scienziata
- Taglia corto o puoi dire addio al tuo laboratorio.-
La donna, terrorizzata dalla perdita del suo rifugio, sputò fuori tutta la verità
- Fermo, non fare mosse avventate, ho involontariamente aiutato alcuni che ti stavano cercando, erano presenti alla festa che hai rovinato.-
- Sarebbero dovuti addormentarsi tutti.-
- Una di quelle persone era la tipa che ha tentato di farti fuori e sembrava anche piuttosto arrabbiata, ti ha dato delle regina del dramma e della prima donna.
È una persona piuttosto sveglia, molto interessante.-
- Tch, mi ero dimenticato di quella fattucchiera da strapazzo.-
- E ora si stanno dirigendo a Trost.-
- Mi chiedo che cosa succederebbe se mischiassi questo intruglio malsano con quello verde in quella boccetta.-
Hanji, capendo quello che aveva in mente e sapendo che lui non era uno sciocco, lo fermò immediatamente.
- Risolverò la situazione!- esclamò la castana.
- Datti da fare, quattrocchi.
Non vorrei mai che ti capitasse qualcosa durante uno dei tuoi esperimenti.-
Detto questo si avviò verso la porta, la aprì e la richiuse con un tonfo.
- Che giornataccia.- e con queste parole Hanji cominciò a scervellarsi alla ricerca di una soluzione, non sapendo che qualcun altro ne aveva già trovata una ben più efficace.

- Zio, voglio sentire parlare degli eroi, non dei cattivi.-
- Anche i cattivi devono avere la loro parte, non sempre tutta la storia ruota intorno ai buoni, guarda cos'è successo al regno di Note.-
- Il regno di Note?-
- Quello che ho citato all'inizio.-
- Ah... be', non puoi prendere che mi ricordi tutto.-
- Se proprio vuoi ritorniamo dai nostri protagonisti.-

Il terzetto si trovava ora in guai seri e ognuno cercava di trovare la soluzioni, c'era chi camminava avanti e indietro parlando tra sè e sè agitando le braccia, chi batteva con le nocche sul muro convinto di trovare nuovamente la porta e c'era chi sedeva per terra a messaggiare tranquillamente.
Lascio a voi indovinare chi faceva cosa.
- Basta! Mi sono stufato! Vi sembra possibile che l'unico che in questo momento sta pensando a una soluzione sia il sottoscritto?
Inoltre mi stupisco di te, (T/n)! Si vede come ci tieni al tuo esame... te ne stai lì con la tua strana scatola magica e ci ignori.
Giuro che appena mi capitano tra le mani quei due...
Inoltre lo so che stai facendo finta di ignorarmi, noto come alzi gli occhi quando parlo.- si lamentò Eren in direzione della maga.
- Non sto facendo finta, io ti sto definitivamente ignorando.- replicò lei mentre continuava a smanettare sul telefono.
- Sii produttiva. Inventati qualcosa, sei riuscita a portarmi al ballo e non riesci a trovare uno stregone.-
Nel frattempo uno strano sottofondo disturbò i loro discorsi.
- Sai com'è, dubito abbia un profilo in rete.-
- Cosa c'entra adesso la pesca? Li sapevo che eri una squilibrata, non ti avrei mai dovuto ascoltare.-
- Avresti preferito passare tutta la vita spazzando pavimenti e lavando panni sporchi?
Connie, potresti gentilmente smetterla? È snervante!-
Il ragazzo lemure si trovava appiccicato con un'orecchia al muro, il pugno sempre appoggiato ad esso nel tentativo di trovare qualche parte che suonasse a vuoto, indicando così un'entrata.
- Hai altre alternative?- domandò lui.
Per una volta non seppe cosa rispondere, altre idee proprio non le aveva.
A un certo punto, proprio quando tutto sembrava perduto e ogni speranza lasciata, il vento propizio della fortuna soffiò su di loro.

L'Attacco dei Giganti One-Shots [ x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora