(T/n) sentì qualcosa di caldo vicino a lei, cercò di portarla verso di sè nel tentativo di coprirsi, ma l'oggetto non voleva sentirne di spostarsi.
Ancora immersa in uno stato di dormiveglia tirò qualche altro strattone a quella che al tatto sembrava stoffa.
La sua mano venne però scacciata brutalmente, a quell'atto la sua espressione dormiente divenne corrucciata.
Senza arrendersi riprovò nuovamente ad afferrare quella coperta, ma anche questa volta le sue dita vennero strappate via dalla quella fonte di calore.
Dopo quell'ennesimo rifiuto la fata madrina desistette e proseguì il suo riposo nel mondo dei sogni.Il tempo passò, (T/n) stava ancora dormendo quando sentì qualcosa picchiettarle sul braccio; indispettita si girò su un fianco cercando di porre fine a quel tormento.
Esso non smise e ricominciò a infastidirla sempre di più.
La ragazza emise qualche mugugno di scontento e cominciò a uscire da quello stato dormiente in cui era immersa.
Lentamente aprì gli occhi, sbattè le palpebre un paio di volte e cercò di mettere a fuoco l'ambiente circostante.
Nonostante mostrasse sintomi di risveglio il picchiettio non era ancora cessato e ciò la fece innervosire.
Si girò di scatto verso la fonte molesta, con l'intento di far smettere chiunque stesse facendo tutto ciò.
Due occhi castani spalancati la osservavano come se fosse una bizzarra creatura, dalle sue labbra uscì un sussulto.
-EHI!- esclamò euforica la tipa che la stava fissando.
La strega a quella vista si tirò su di scatto incredula.
Per qualche secondo entrambe rimasero senza parlare, scrutandosi l'un l'altra.Fu la sconosciuta a rompere il silenzio.
- Allora? Hai intenzione di stare qui tutto il giorno?- domandò con un sorriso la stramba ragazza.
- Tu!- (T/n) puntò un indice accusatorio verso di lei - tu sei l'indovina ed eri anche al ballo!
Come hai fatto a trovarmi?-
- Non era proprio la prima domanda che mi aspettavo, pensavo mi avresti chiesto dove ti trovavi o cose del genere.
Per quanto riguarda invece la risposta ti dico che non ti ho trovata io. Sei tu che hai trovato me.-
- Sì certo, come no... esigo delle spiegazioni. Perché mi trovo in questa stanza e soprattutto mezza svenuta su un letto?-
- Dovresti ricordarti cosa è successo, non ti ha tirato una botta in testa, vero?- chiese con innocenza, come se stesse parlando della quotidianità.
In quel momento i ricordi affluirono nella mente della fata madrina.
- Quel nano!- urlò infuriata mentre si alzava di scatto dal letto sul quale era sdraiata.
- Ehi! Piano! Dove pensi di andare?- domandò la castana alzandosi dal pavimento sul quale era accovacciata.
- A cercare quel tappetto!- posò i piedi sul freddo pavimento e solo in quel momento notò un particolare.
- Che fine hanno fatto le mie scarpe?-
- Ecco! Questa è una buona domanda. Anche se io mi preoccuperei di più di chi ti ha cambiato i vestiti.- il sorriso sornione che era comparso sul volto di quella non prometteva niente di buono.La ragazza spalancò le palpebre e diventò bourdeaux, immaginando tutto ciò che poteva essere capitato mentre era incosciente.
Insomma, non ce lo vedeva proprio quel tipo a trafficare con il suo vestiario.
Presa da un moto di rabbia scese definitivamente dal giaciglio su cui si trovava e a grandi falcate, non preoccupandosi di avere qualcosa ai piedi, si diresse verso la porta che si trovava di fronte a lei.
- Adesso mi sentirà, eccome se lo farà.- mormorava tra sè e sè.Era già con una mano sul pomello dell'uscio quando una frase giunse alle sue orecchie.
- In tutta questa fretta ti sei almeno resa conto di cosa stai indossando?-
Quella domanda pronunciata con quel tono così ironico la insospettì.
Chiuse gli occhi e sospirò, cercando di mantenere un po' di autocontrollo.
- Ho ancora addosso i miei soliti vestiti,vero?- chiese cercando di non esplodere dalla rabbia.
- Esattamente.- cantilenò - Credevi seriamente che avrebbe fatto una cosa del genere?-
- Sì, cioè, no, volevo dire...- balbettò gesticolando senza riuscire a formulare una frase completa.
- Le tue calzature comunque sono là nell'angolo.- rispose indicando il punto in questione.
- Bene. Grazie...ehm... Zoe?- disse incerta la giovane strega non sicura di aver indovinato il nome, avvicinandosi nel frattempo al luogo citato.
- Hanji Zoe, per la precisione.-
- Piacere di conoscerti. Il mio nome immagino che te lo ricordi. - replicò mentre si infilava le scarpe.
- Già, così come il motivo per cui ti trovi qui.
Appena finisci di sistemarti ti porto da lui.
Questa faccenda mi ha incuriosito parecchio sin dal principio.-
- Eh, ho notato.
Sono pronta, possiamo andare.-
Hanji aprì la porta con un gesto teatrale e aspettò che la sua ospite uscisse.
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L'Attacco dei Giganti One-Shots [ x Reader]
FanfictionUna raccolta di One-Shots senza pretese su Attack on Titan. Vedremo i personaggi sotto altre luci e alle prese con le loro mille sfaccettature, cosa farebbero se per una volta vestissero altri panni al posto di quelli degli eroi? E se ci fosse un'a...