Nonostante la scuola fosse cominciata da appena un mese, il carico di studio era enorme e mi bastavano a malapena le ore del pomeriggio per svolgere tutti i compiti che i professori ci assegnavano. Erano particolarmente felici di vederci sfiniti ed erano promotori della politica 'abbasso la vita sociale degli studenti'; forse era una vendetta personale per quello che avevano dovuto passare loro tra i banchi.
Il signor Ward spense tutte le luci dell'aula e fece partire l'ennesimo documentario sull'indipendenza americana.
Si era fissato su quell'argomento e non mi sarei stupita se ci avesse assegnato dei ruoli per mettere in scena l'accaduto.Sprofondai sulla sedia e mi guardai attorno. Non interessava a nessuno vedere quelle scene -anzi, c'era un'altra persona affascinata dalle immagini, Amy la secchiona, ma il suo era solo un modo per prepararsi meglio al test che ci sarebbe stato a breve.
Iniziai a scarabocchiare sul quaderno dissimulando il tutto con un'espressione concentrata a comprendere le dinamiche sullo schermo quando il professore mi puntava addosso lo sguardo.Mentre qualcuno stava morendo e stava urlando con tutto il fiato che aveva in corpo, bussarono alla porta e tutti si riscossero dallo stato di semi-veglia in cui erano caduti.
«Avanti», disse il prof irritato mettendo in pausa il film.
«Scusi l'interruzione Mr Ward -si fece aventi una donna dai capelli biondi raccolti in una coda alta, probabilmente era una delle innumerevoli segretarie- Halsey Clifford è convocata nell'ufficio di Mrs Payton»
Aggrottai le sopracciglia e mi alzai dalla sedia mentre alcuni ragazzi bisbigliavano tra di loro.
«Certo, va' pure, la storia è meno importante dell'educazione fisica! Questa scuola sta andando in rovina»Uscii prima che iniziasse il suo monologo su quanto fosse sottovalutata la sua materia e seguii la signora con un misto di apprensione e agitazione.
Non era la prima volta che venivo chiamata dall'allenatrice durante una lezione; il fatto era che ogni volta dovevo trovare la soluzione ad un suo problema, che si trattasse di aiutarla a reclutare nuove cheerleaders o rimanere a scuola oltre l'orario per mettere a posto gli attrezzi usati durante gli allenamenti.Bussai al vetro e sentii dalla parte opposta un brusco «avanti».
Era una donna che non si perdeva in convenevoli Mrs Payton. Aveva ricevuto un'educazione rigida e il suo metodo di insegnamento era piuttosto severo. Tanto per fare un esempio, una volta beccò un ragazzo a fumare quando doveva seguire la sua lezione e gli ordinò di fare quaranta giri del campo di football con una temperatura poco superiore ai 2 gradi.I suoi occhi castani mi squadrarono non appena misi piede nel suo ufficio e mi fece segno di sedermi. Dal modo in cui le sue labbra erano strette in una linea dura capii che c'era un problema non indifferente.
«Il preside ha deciso di organizzare dei corsi per bambini, così che possano apprendere le basi del cheerleading. Ogni mercoledì dalle sei alle sette qui a scuola. Ho bisogno di qualcuno che mi dia una mano, non sono abituata ad avere a che fare con persone più basse del metro e trenta», fece una smorfia e guardò le pile di documenti che occupavano in maniera sistemata la sua scrivania.
«Sei l'unica che mi è venuta in mente, secondo me ci sai fare con i bambini»Ci sapevo fare, sì, ma in tutta sincerità non sapevo dove prendere le energie per iniziare una nuova impresa. Stava diventando faticoso destreggiarmi tra i vari impegni scolastici, la casa famiglia, Calum e Michael e non potevo di certo ignorare la mia insonnia che peggiorava di giorno in giorno.
Sentivo che sarei crollata da un momento all'altro per la stanchezza.«Sono onorata dal fatto che abbia pensato a me, sul serio. Però sono già impegnata con un altro progetto e non riuscirei a conciliare tutto», mi scusai, torcendomi le mani in grembo.
«Se ti riferisci alla scuola, farò in modo che venga giustificata dai professori. Inoltre otterrai dei crediti formativi importanti in vista della richiesta di ammissione ad un'università prestigiosa», concluse con un sorrisetto.
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Amami nonostante tutto || l.h. [ In pausa ]
Fanfic«Regola numero uno: mai affezionarsi ad uno di loro»