Capitolo 29

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Capitolo 29

Era la terza ora, Ashton aveva matematica mentre Luke aveva arte.

Solitamente alla fine della terza ora si incontravano alla caffetteria, nonostante Ashton si rifiutasse di mangiare, Luke cercava di dargli piccole porzioni del proprio cibo.

Mancavano quindici minuti prima che suonasse la campana e Ashton stava fissando ogni equazioni sul suo foglio.

Tutto sembrava così confuso ed era impossibile da risolvere.

Ashton prese una matita che aveva trovato sul pavimento e cercò di risolvere almeno un problema.

I suoi occhi persi guardavano la pagina in confusione. Ashton cercava di trovare una soluzione al primo problema ma gli sembrava che più si concentrasse più tutto diventasse ancora più confuso.

Ashton lasciò cadere la matita e si guardò intorno. Ogni alunno nella classe stava lavorando alla propria verifica e sembrava che non avessero problemi nel risolvere i problemi.

Ashton si sentiva come un fallimento.

Nient'altro che un patetico fallimento.

"Signor Irwin, hai quasi finito? Mancano cinque minuti prima che suoni la campana", la sua insegnante lo informò girandosi per vedere l'orologio.

Ashton le rivolse uno sguardo vuoto, a cui lei rispose con un sorriso triste prima di avvicinarsi a lui per ritirare la sua verifica, trovandola vuota, senza neanche il suo nome segnato.

"Ancora vuota? Ashton, dovresti almeno provarci."

"Se ci prova finisce per fallire", uno dei ragazzi nella sua classe urlò, facendo ridere gli altri studenti.

"Matthew, basta", l'insegnante gli rivolse un'occhiata fulminante.

"Perché dovrebbe? Sta dicendo la verità, quell'emo è un fallimento", un altro studente aggiunse.

"Probabilmente è per questo che suo padre se n'è andato", Ashton raggelò quando capì a chi appartenesse quella voce.

Josh Devine.

Josh sorrise quando gli alunni attorno a lui risero al suo insulto.

"Come-Chi c-chi te l'ha detto", Ashton balbettò mentre Josh fece finta di rimanere sorpreso.

"Non sapevo che quella cosa potesse parlare", Josh ridacchiò.

"Basta, ragazzi", l'insegnante intervenì.

"C-come lo sai?" Ashton ripeté disobbedendo a ciò che la sua insegnante aveva detto.

"Ha detto di smetterla Ash, dovresti sapere come tagliare cose fuori visto che cerchi sempre di tagliare le tue stesse vene", Josh sorrise.

(A/n l'insegnante dice "cut it out", che significa tagliare fuori, perciò Josh risponde in quel modo.)

L'intera classe rideva mentre Ashton era sul punto di piangere, che prese le sue cose e corse fuori dalla classe.

Ashton continuò a correre fino a quando arrivò a casa sua. Entrò in casa sbattendo la porta.

Poggiò la schiena sulla porta e cadde a terra, con le ginocchia appoggiate al petto.

Ashton iniziò a singhiozzare quando si ricordò tutti gli insulti che gli erano stati rivolti.

Ogni singola parola si ripeteva nella sua mente. Come un disco rotto che si ripeteva ancora e ancora.

Ashton si tirò i capelli mentre gli insulti continuavano a ripetersi nella sua testa.

"Basta! Fatteli smettere!", Ashton singhiozzò mentre le parole nella sua mente lo attaccavano.

Ashton allora si alzò e corse verso la sua stanza, tirò su le proprie maniche toccando le cicatrici che ricoprivano le sue braccia.

Si girò per guardare lo specchio davanti a lui e fissò il proprio riflesso. Si sentiva disgustato da ciò che vedeva, che lo rendeva frustrato. Allora tirò un pugno allo specchio che si ruppe in mille pezzi.

Ashton guardò le sue nocche riempirsi di sangue.

Guardò anche i pezzi dello specchio e prese quello che gli sembrava più appuntito, rigirandole fra le sue dita e graffiandole.

Ogni parola continuava a ripetersi nella sua mente e lo faceva sentire pazzo.

Il pezzo di specchio era ora pressato contro la pelle del suo polso, creando larghe e profonde ferite.

Ogni secondo se ne aggiungevano di più e ancora di più.

E lui non si fermò

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MI DISPIACE
SCUSATE PER AVERVI TENUTO SULLE SPINE PER UN MESE

SPERO CHE NON MI ABBIATE ABBANDONATA

SAPETE CHE SONO UNA BRAVA PERSONA E VI AMO.

Sono stata occupata con la scuola ma soprattutto non sono stata benissimo e ancora una volta ho avuto bisogno di staccare la spina, ma sfortunatamente sono tornata a rompervi aha.

Ilyy, Y x

Suicida ➳ Lashton [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora