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Avviso ⚠️

Per chi non è a conoscenza,il libro è una Saga composta dai seguenti libri=
~La Figlia di Eragon
(Completo)
~La Principessa dei Draghi
(Completo; Copertina di )
~ L'Erede di Ellesméra
(Completo; Copertina di )

Questo capitolo verrà aggiornato periodicamente
per ulteriori modifiche sulla Saga.

Per il resto, scusate il disturbo e grazie per l'attenzione😘;
Buona lettura 📖.
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Il Sole, una calda ed immensa essenza che riscalda il globo terrestre.
Una stella, una presenza calma e dolce, che accarezza le tue guance con i suoi raggi. La sua luce, dorata come miele, ti provoca giubilo. Quella bellissima stella preziosa.
-Che bella giornata..-
Mi dissi, mentre ammiravo il panorama dal campanile della Chiesa della Città.

Assaporai quel momento magico; quell'istante di piena solitudine, dove i tuoi pensieri possono librarsi nella tua mente, come piccoli fringuelli a primavera. Le poche nuvole in cielo si spostavano lentamente sospinte dal vento, mentre il profumo di pane caldo giungeva alle mie narici. Mi strinsi le braccia al petto e sospirai.

La città dove vivevo era nei pressi della Grande Dorsale ed il fiume Toark, in Alagaësia, prima che la collina diventi montagna.
Infatti gli inverni erano pericolosi per la sopravvivenza della popolazione, causando diverse morti e pestilenze.

Ma mentre mi assaporavo quel raro momento di Sole, Tony, mio fratello acquisito, mi stava chiamando per andare a mietere il Grano.
- Sofia! Scendi da li! Oppure Mamma ti rilascia in strada!!- Mi urlò irato.
Scocciata, scesi dal campanile e mi trovai a distanza ravvicinata con il volto di mia Madre
adottiva, che in preda alla sua temibile furia mi fissava; mentre i suo caratteristici capelli castani le ricadevano scomposti sulle spalle.
-Sofia, se non ti dai una mossa ad aiutare in casa, non vai a lavorare nei campi o non ti sposi; ti rimetto sul marciapiede e SENZA cibo!!- Mi disse, sputandomi in faccia.

Grandioso, è mattina e già rischio di perdere il tetto sulla testa..
Pensai afflitta.

Da piccola, circa a tre settimane dalla mia nascita, i miei genitori biologici mi avevano lasciata in mezzo alla piazza davanti alla chiesa della Città ed i miei genitori adottivi mi avevano fatto rimpiangere tutti i giorni questa loro scelta; poiché non essendo ricchi e dato che insieme alla culla vi erano delle monete d'oro, ne avevano approfittato a loro spese.
Quel giorno lavorai per tutto il pomeriggio ai campi con mio fratello Tony e Jhon.
Jhon mi odiava e pieno di vanità appena ne aveva l'opportunità mi faceva inciampare e cadere a terra di faccia; dicendo:
"Faccia di Letame, Feccia di Tua Madre!"
Le giornate trascorrevano con lo stesso ritmo, con i stessi pensieri e tormenti monotoni nella loro essenza; mentre le stagioni variavano in una danza infinita come una cadenza impeccabile nei movimenti.

Una giornata estiva, mentre tornavo a casa dopo una giornata particolarmente stancante, attraversando il pezzo di bosco che divideva la proprietà dal campo, sentii un rumore di zoccoli che calpestava il terreno con prepotenza, mentre un tintinnare di ferro si avvicinava. Iniziai a correre spaventata, temendo il peggio.
Le guardie Reali?
Mi chiesi trafelata, mentre correvo a piedi nudi sulla ghiaia. Mi ritrovai a correre come una forsennata. Mancavano pochi metri alla fattoria; ma più mi avvicinavo, più i cavalli mi erano appresso.

Quando un qualcosa di duro mi colpì la testa facendomi cadere a terra e stordita dall'impatto caddi scomposta, qualcosa o qualcuno mi prese per la vita, mi posizionò su di un cavallo e mi portò via.

Questa era l'ultima cosa che rammentavo, prima di cadere nel sonno, sperando che qualcuno mi aiutasse...

Questa era l'ultima cosa che rammentavo, prima di cadere nel sonno, sperando che qualcuno mi aiutasse

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