Capitolo 5 Le regole del gioco

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Per chi non lo sapesse...Per realizzare la versione animata di Raf, la creatrice Simona Ferri si è ispirata alla cantante Avril Lavigne.
Detto ciò vi auguro buona lettura!

Ah comunque, quando vedrete scritto con questa grafia: blablabla
Significherà che sono le parole scritte nel diario di Raf.

Tempo libero.
Sono due paroline magiche che si possono infilare tra un impegno e l'altro: un hobby, un passatempo, tutto ciò che ci aiuti a staccare la spina o un gioco, frutto del l'ispirazione del momento.
Non importa quale sia.
L'importante è che ci procuri allegria, perché ognuno si diverte come può.
Alcune volte però quando qualcuno se la spassa, c'è qualcun'altro che non si diverte affatto.
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Pov' Edoardo
Vidi Niko insieme a quella smorfiosa di Annalisa, la bionda ossigenata montare in sella ad una moto, mentre mi deridevano.
Ne avevo piene le tasche di essere trattato come uno sfigato.
Li avrei fatti ricredere.
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...Allora vi viene voglia di mandare tutto all'aria e di cambiare gioco.
Oppure di cambiare le regole a proprio vantaggio.
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<Su entrate.> disse al gruppetto di ragazzi che avevo potuto invitare a scuola.
<Sei sicuro che i tuoi genitori non ci verranno a rompere le uova nel paniere?> mi chiese uno di loro.
<Tranquillo e tutto a posto> gli dissi io prendendo le carte da Poker.
<Grande Edoardo! Bravo.> mi disse l'altro sedendosi alla mia sinistra, mentre l'altro-quello grasso e con gli occhiali- si sedette alla mia destra.
<Allora ragazzi...quanto ci giochiamo?> chiese quello grasso.

È si. Avvolte il gioco può diventare pericoloso.
Sopratutto quando si trasforma in gioco d'azzardo, in una trappola pronta a scattare verso di te.
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Pov' Raf
Con le mie amiche ci avviammo al centro commerciale.
Quando arrivammo Dolce esclamò <Questo posto e Figoso, figosissimo, super figosissimo!> girandosi verso un negozio di occhiali disse <Guardate quei occhiali! Non sono wow?>
<Muoviti. Dobbiamo andare adesso. > le dissi io.
<Oh..aspetta! Sono la cosa più figosissima che abbia mai visto!> esclamò.
<Tanto non li puoi nemmeno toccare! Sei un Angel, l'hai dimenticato?> le dissi io.
<Ah...ok...> disse lei allontanandosi dalla vetrina e guardando per l'ultima volta gli occhiali con uno sguardo affranto <Sarà una magra consolazione ma mi accontento anche solo di guardare le vetrine. I vestiti mi fanno impazzire! Wow! Che look da sballo!> disse Dolce ammirando la bionda ossigenata e le sue amiche.
<Dai muoviti altrimenti li perdiamo.> disse Uriè riferendosi a i nostri Terreni.
<Cox.> chiamai e lei apparì in un secondo <Dove sono Andrea e Ginevra?> lei mi proiettò un immagine dei due terreni che si dirigevano al cinema.
<Stanno per andare a vedere un film.> dissi ad Uriè e lei di tutta risposta disse <Mi sa che fra quei due c'è del tenero...>
<Del tenero?> era Kabiria, ed era insieme a Sulfus <Mi viene la nausea soltanto a pensarci>
<Non vomitare. L'ultima volta e stata peggio di un idrante.>
<Che diavolo ci fate qui?!> chiesi volando verso Sulfus. Eravamo faccia a faccia.
<Spiritosa...seguiamo Andrea e Ginevra esattamente come voi...> mi disse lui, poi come se fossi una ritardata spiegò <Gli Angels custodiscono e i Devil confondono. Non te lo sarai mica dimenticato, vero?>
<Quando fai così non ti sopporto!> gli dissi io.
<Le sei simpatico!> disse Kabiria dando una pacca sulla spalla a Sulfus.
<Dai piantala.> gli disse lui.
<Si piantala. E una cosa ridicola.> disse Dolce.
<Hahaha...qual'è il tuo nome? Zolletta. Mielosetta...> disse Kabiria.
<Mi chiamo Dolce.> disse l'altra.
<A veramente...Bene allora dimmi una cosa Zuccherino...Raf e Sulfus sono venuti qui per seguire Andrea, mentre io è Uriè siamo qui per Ginevra...Tu invece ?> disse Kabiria con cattiveria.
<Bhe ecco...al dire io vero Edoardo...> fermai Dolce dicendo <Questi non sono affari vostri!>
<Giusto. Di lui si sta occupando Kabalè...Sono certo che mentre la tua amica e in giro a fare shopping in questi momento lei sta affilando le unghie sul tuo Edoardo.> infierì Sulfus.
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Pov' Kabalè
<Uhm...> disse il tizio grasso accanto al mio Edoardo studiando le poche fish rimaste.
<Sei messo male, eh?> disse l'altro che di certo non stava meglio dell'atro.
<E soltanto sfortuna.> disse il primo.
<Chiamala come vuoi. Ma ti stiamo ripulendo, pollo.> dissi io.
<Uhm...ha un Poker di Re. Edoardo rischia di perdere almeno che noi...> andai verso il mio Terreno per sbirciare le sue carte <Ah...Ha in mano solo un tris...Nosferato devi pensarci tu. Lo so...lo so che non dovrei interferire...e contro le regole ma...le regole sono fatte per essere infrante, giusto? E ora fa come ti ho ordinato.>
Il mio pipistrello ubbidì cambiando le carte a favore di Edoardo.
<Carlo! Tocca a te ti vuoi svegliare?!> disse il ragazzo magro a quello grossoccio seduto alla destra di Edoardo.
<Ah si...mi gioco tutto.> disse Carlo prendendo le poche fish rimaste e giocandosele.
<Passo.> disse quello magro.
<anch'io.> disse l'altro con i capelli lunghi.
<Io invece vedo.> dissi io.
<Cos..?> chiese Carlo poi sorridendo mostrò le carte <Guarda! poker di Re!>
<poker d'assi.> disse Edoardo mostrando le carte.
<Che cosa?> chiese l'altro.
<Fregato!> disse il ragazzo dai capelli lunghi <Non te l'aspettavi, eh?>
<Che cosa e successo?> disse mentre arrivava l'altra rompiscatole della mia avversaria <Qualcuno me lo spiega?>
<Sei arrivata in ritardo zuccherino...> le dissi io.
Mentre si alzavano i ragazzi dissero ad Edoardo <Sai una cosa? Anche se ti vesti come mister precisino hai il sangue freddo di un serpente!>
<Con tutti i soldi nuovi che hai vinto comprati un vestito nuovo!> disse il ragazzo con i capelli lunghi prima di uscire.
<O cavolo che hai combinato?> disse lei.
<Era solo un innocente Pokerino tra amici...assolutamente niente di cui ti debba preoccupare.> le dissi io sorridendole.
<Sul serio! Ti vesti come mio nonno> disse uno dei ragazzi chiudendosi la porta alle spalle.
<Uh? La partita e finita.> disse Edoardo a Carlo, che era rimasto seduto al suo posto con la testa fra le mani.
<Lo so ma vedi...i soldi che ho perso non erano i miei!> disse l'altro.
<Uh?>
<E da un bel po' che mio padre ha dei problemi sul lavoro e così io ho pensato che se avessi vinto una bella cifra a poker avrei potuto aiutarlo. Ho preso i risparmi che nascondeva nella credenza. Dentro una scatola si latta. Senza quei soldi non so cosa succederà...Bhe..se tu potessi...>
<..restituirteli?> disse Edoardo mostrando il mazzetto di soldi che aveva in mano <Potevi pensarci prima di perderli.>
<Giusto! Ben detto!> dissi io.
<Scommetto che è colpa tua! Ti sei messa in mezzo e hai combinato questo guaio!> mi disse lei.
<Caso mai...e tutto merito tuo zuccherino. Dov'eri mentre io ero qui con Edoardo?> gli dissi io.
<Ho organizzati la partita perché mi mancavano 300€ per lo scuter. Sono mesi ormai che metto i soldi da parte.> disse Edoardo con la sua solita voce fredda e calcolatoria.
<Si certo...> disse Carlo mentre se ne andava.
Vidi sul viso del mio terreno un espressione d'esitazione <Almeno...fammici pensare un attimo...> disse poi <Non mettermi fretta.>
<Edoardo ha un cuore d'oro! Gli restituirà i soldi! Ne sono sicura!> mi disse lei.
<Come no! Se lo dici tu...scommettiamo?> le dissi io.
<Ci vediamo in aula sfida!> mi disse la piccola Angel mentre volava via.

Raf & Sulfus Tutta colpa di un bacio #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora