Raf & Sulfus Tutta colpa di un bacio #1

Capitolo 16Guardian Angel,Giardian Devil

Pov'Raf
<Dobbiamo fare un patto.> dissi io a tutti i presenti nell'aula sfida <Nessuno deve sapere cosa è successo. Ne Arkan, né la vostra professoressa, nessuno. Dobbiamo far finta di niente.>
<Si ma come?> chiese Kabalè <Siamo stati via un sacco di tempo...si saranno accorti della nostra assenza>
<No, ti sbagli> lo corresse Sulfus <È come se non ci fossimo mossi.>
<Che cosa intendi dire?> chiese Uriè.
<Semplice. Visto che nessuno ci è venuto a cercare significa che non si sono accorti che eravamo andati via, no?> rispose Sulfus.
<Non ci avevo pensato.> disse Kabiria.
<Quindi se i professori non lo sanno possiamo far finta che non sia successo niente, giusto?> chiese Dolce.
<Proprio così, questo sarà il nostro segreto.> dissi io.
<Si, meglio evitare guai.> concordò Kabalè.
<Conta su di me!> disse Uriè.
<Sarò muta come un pesce!> esclamò Dolce.
<Io altrettanto.> disse Kabiria.

Tutti abbiamo un segreto. Qualcosa da custodire con cura.
Magari lo affidiamo alle pagine di un diario...oppure lo confidiamo solo al mostro migliore amico...

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Pov'Kabalè
<Gus...ti devo dire una cosa.> dissi quando finalmente trovai Gus seduto sul terrazzo davanti la scuola.
<Non vedi che sono impegnato?> chiese lui.
<E se avessi un segreto da rivelarti?> chiesi io.
<Allora spara, sono tutt'orecchi.> rispose lui.
<Però non lo devi dire a nessuno, promesso?> lo raccomandai io poi mi immersi nel racconto.

Alla fine è questo che succede con i segreti.
Per quanto in profondità tu li possa nascondere tornano sempre a galla...

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Pov'Gus
Bussai alla porta dell'ufficio della professoressa Temptel e quando mi vide lei si alzò e disse <Gus sono impegnata, che vuoi?>
<Avrei una cosa importante da dirle..> le dissi io.
<Non mi interessa! Torna più tardi!> rispose lei.
<Ma è un segreto prof...non lo vuole sapere?>

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Pov'Arkan
Temptel mi aveva dato appuntamento davanti la stanza dei ritratti.
Diceva che era urgente, chissà cosa le era successo a quella Devil...
<Bhe allora?> chiesi io quando ci trovammo faccia a faccia con lei.
<Sai che Raf e Sulfus stavano per baciarsi?!> domandò lei.
<Eh?> speravo proprio di aver capito male.

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Pov'Raf
Il professore Arkan mi aveva mandata a chiamare e quando lo vidi capì che aveva scoperto tutto.
<Non è successo, davvero...> cercai di dire io mentre lui mi sgridava.
<Meno male! Se avessi baciato Sulfus...> il prof fece un sbuffo infastidito<Ti rendi conto o no di che disastro avresti provocato?!> chiese poi.
<Io...io so solo che qualcuno ci aveva rapito. Abbiamo rischiato la vita è se non fosse stato per Sulfus...> ma il prof mi bloccò esclamando <Basta! Devi toglierti quel Devil dalla testa, hai capito?!> il professore fece un respiro profondo poi disse <Dovevate informarmi subito, questo non è un gioco...scoprirò chi c'è dietro il rapimento ma tu mi devi promettere che non commetterai altre sciocchezze!>
<Va bene...non lo frequenterò, promesso.> risposi io a testa bassa.
<La tua parola non mi basta più, la posta in gioco è troppo alta.> disse il professore Arkan <E io non ho alcuna intenzione di rischiare per causa tua.>
<eh?> non avevo mai visto il professore così arrabbiato.
<Vieni avanti Gabi.> continuò il professore ma questa volta non si stava rivolgendo a me.
Un Angel che non avevo mai visto si fece avanti.
<E quello chi è?!> esclamò Miki con la bava alla bocca.
<Non lo so, ma è bellissimo...> rispose Uriè.
<Professore.> disse l'Angel quando fu davanti a me e al prof <Sono a su completa disposizione.>
<Ti ringrazio per essere qui. Ho assolutamente bisogno del tuo aiuto.> rispose il professore Arkan poi si girò verso di me è mi spiegò <Gabi è uno dei più giovani Guardian Angel ed è stato il primo del suo corso.> poi si rivolse alla classe <Forse un giorno anche voi sarete degne di avere l'Aureola Radiante come lui.>
<Ah, ed è qui per me?> chiesi io.
<Si, lui sarà il tuo angelo custode. Sarà il tuo tutor, la tua ombra. Ti seguirà dovunque andrai per aiutarti.> rispose il prof.
<E per controllarmi, giusto?!> chiesi io.
<E solo per il tuo bene.> mi disse il professore.
<Io non ho fatto niente. Niente! E non mi serve avere alle costole una sottospecie di guardia del corpo!> esclamai io uscendo dalla classe.