Capitolo 36 Colpi Bassi

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Aspettative,
grandi o piccole che siano ne abbiamo sempre qualcuna.
Un futuro da campione, un bel voto in matematica, ma si può anche sperare che la lezione finisca presto.
L'unica cosa sicura è che alcune di queste aspettative si realizzeranno.

<Aspettate un momento, vado a prendere i compiti per domani.> disse il professore di matematica dopo che la campanella aveva segnalato la fine delle lezioni.

Qualche aspettativa, invece, resterà delusa.

<Mi dispiace tanto, ma ho avuto un contrattempo.> Edoardo lesse il messaggio che gli era appena arrivato sul cellulare <Alla prossima...papà.>

Aspettative...non possiamo evitare di averne, sia che ci regalino una grande gioia, sia che ci procurino un grande dolore.

<Ma che sbadata. Dimentico sempre il diario sotto al banco.> disse Ginevra tornando in classe.
La ragazza si fermò sulla porta, la classe era in disordine: banchi rovesciati, sedie a terra...e il responsabile era proprio Edoardo.
<Mai una volta che mantenga una promessa.> esclamava, mentre buttava all'aria tutto ciò che si trovava davanti.

Tutti: Terreni, Angel, Devil, vivono di desideri e aspettative; anche se avvolte accade il contrario di ciò che in realtà si vorrebbe.

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Pov'Raf

<Capite? Il comportamento di Sulfus mi ha proprio delusa!> esclamai, mentre spiegavo a Dolce e ad Urié quello che era successo nella sfida tra me e Sulfus <Pensavo che difronte a quello che stava per combinare Andrea, avrebbe agito diversamente.>
<Diversamente...da cosa?> mi chiese Urié.
<Intendo dire, diversamente da un Devil.> spiegai io.
<Non dimenticare che Sulfus è un Devil.> ribatté Dolce.
<Si, Dolce, lo so bene. Lo so, ma...> iniziai io.
<Non c'è tema che tenga.> mi fermò Urié <Loro sono Devil e noi siamo Angel.>
<è impossibile sbagliarsi.> disse Dolce <Guarda come sono sempre...come sono sempre...conciati da Devil.> lo disse come se fosse un insulto <Noi, invece, siamo sempre bellissime, come degli Angel.>
<Non devi sentirti delusa da Sulfus, perché da un Devil come lui non puoi aspettarti nulla di buono, mi sono spiegata?> mi chiese Urié.
Annuii.
<Dolce!> esclamò Miky entrando di corsa <Arkan vuole parlarti immediatamente.>

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<Avresti dovuto stare più attenta.> la rimproverò il professor Arkan.
<Ha ragione professore...mi dispiace. Non accadrà mai più.> disse Dolce.
<Può anche darsi, Dolce, ma intanto quello che e successo è molto grave.> continuò il professore su tutte le furie <Senza che tu te ne rendessi conto, Edoardo ha commesso un gravissimo atto vandalico alla sua aula.> poi calmandosi spiegò <Ora Ginevra dovrà prendere una decisione. Informare i professori che il suo compagno ha messo a soquadro l'aula, o tacere e tenere tutto per se.>
<Penso che dovrebbe dire la verità.> disse Dolce <Dico bene?>
<Purtroppo non è così semplice.> rispose il professore morbido <Tra poco i Terreni eleggeranno i rappresentanti della scuola. Una carica alla quale Ginevra tiene moltissimo, e lei sa perfettamente che denunciando ai professori il responsabile dell'atto vandalico di garantirebbe l'elezione.>

<Quindi lei verrebbe premiata, mentre Edoardo sarebbe punito.> sintetizzai io.

<Si, esattamente.> annui il professore <E questo non sarebbe un bene, ma d'altra parte, tenere la bocca chiusa davanti un simile episodio, equivarrebbe a diventare complice di Edoardo, e neanche questo è un bene.>

Raf & Sulfus Tutta colpa di un bacio #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora