Capitolo 1 Volare con le proprie ali

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Mi svegliai con il fastidioso rumore della sveglia.
La spensi e mi tirai la coperta fin sopra la testa.
<Ah no...avrei voluto che questo giorno non fosse mai arrivato...invece...> mi lamentai con voce assonnata.
<Raf.> mi chiamò mia madre dall'altra parte della stanza <Svegliati, non vorrai fare tardi proprio oggi.>
<Eh...non sono ancora pronta mamma...> risposi io mettendo la testa sotto il cuscino <E se me ne restassi a letto? Ho anche un po' di mal di pancia...>
In quel momento entrò Cox, la mia coccinella.
Io e Cox ci capiamo anche se lei non parla, il motivo è che io sono una sempiterna e come tutti i sempiterni posso parlare tutte le lingue esistenti.
<Hai ragione Cox...niente scuse.> annuì alla fine.
"Sbrigati altrimenti farai tardi" mi spronò lei.
<Ho capito. Ho capito. Mi alzo.> dissi e mi alzai dal letto volando. Letteralmente.
Sbadigliai un po' per poi tornare lenta mente con i piedi per terra.
Mi avvicinai ai  miei peluche e li abbracciai dicendo <Mi mancherete tutti così tanto...ma come dite voi...non posso più aspettare>
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Dopo essermi preparata presi il mio bagaglio e uscì.
<Ciao mamma. Ci vediamo...saprò cavarmela da sola non ti preoccupare...almeno spero> dissi le ultime parole sottovoce.
Avevo parecchia paura a dover badare a me stessa senza i miei genitori ma era tempo ormai di "Volare con le proprie ali".
Come ogni Angel che compie 16 astri devo intraprendere il mio viaggio per conquistare la mia aureola radiante.
Dopo qualche passo il semaforo segnalò il rosso così dovetti fermarmi.
Cox iniziò a girare intorno al semaforo con insistenza.
<Calma Cox. Lo sai che i Serafini hanno la precedenza> proprio in quel momento mi passo davanti uno stuolo di Serafini <...che meraviglia sembrano così celestiali.> dissi ammirandoli.
Il semaforo tornò verde così passai dall'alta parte.
<Visto Cox...un giorno avrò una bella aureola radiante come la loro.> dissi alla mia coccinella.
<Si ma prima dovrai superare il tuo Stage> disse una voce dietro di me.
A parlare era stata Uriè. La mia migliore amica.
<Ciao Raf.> disse lei abbracciandomi.
<Uriè che ci fai qui?> chiesi io contraccambiando l'abbraccio.
<Non dovevamo vederci alla grande porta?> continuai.
<Bhe...si...ma...io ecco ho pensato che era meglio andarci insieme...> disse lei imbarazzata.
Gli misi le mani sulle spalle e dissi <Certo ti capisco>
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<Su avanti un'altro> disse il portinaio della grande porta.
<Su Raf tocca a te...è il tuo turno...> disse Uriè.
Io annuì e dissi <Okay allora ci vediamo dall'altra parte.>
<Certo fa buon viaggio amica mia> disse lei stringendomi forte la mano.
Dopo qualche minuto che fui sicura le lasciai la mano e mi avvicinai alla grande porta.
<Sei pronta Raf?> mi chiese il portinaio.
Io lo guardai e dissi <Lo spero tanto...>
<È la prima esperienza laggiù?> chiese lui.
Io annuì.
<Ed e la prima volta che sei lontana di casa...> continuò lui.
Annuí ancora.
<Che le alte sfere ti proteggano.> disse lui prima di suonare la sua campana e di far aprire le porte.
Bene. Sembra proprio che sia arrivato il momento.
<Su vai. Forza e non aver paura.> disse lui gentilmente.
Io annuì e attraversai la grande porta.
Mi ritrovai a cadere del vuoto.
Avevo perso il controllo delle mie ali.
All'improvviso un'ondata di luce mi travolse e mi ritrovai a cadere in un cielo azzurro.
Poco prima dello schianto riuscì a ritrovare il controllo e rallentai la caduta.
Atterrai al centro di una strada. Era una strada simile a quelle di Angie Town ma con auto e motociclette chè sfrecciavano velocissime accanto a me.
All'improvviso mi ritrovai davanti un enorme camion che minacciava di investirmi.
Mossi le braccia in modo che potessero farmi da scudo.
Vedendo che non si fermava dalla gola si strappò un urlo <No!>
Quando riaprì gli occhi il camion non c'era più. Mi girai e vidi che stava sfrecciando via.
Mi aveva trapassata e io non avevo neanche un graffio.
Sentì una risata venire dalla mia sinistra.
Mi girai e vidi un ragazzo con un serpente arrotolato intorno ad un braccio e con la schiena e un piede appoggiati ad un palo.
<Guarda che faccia...> disse lui senza smettere neanche per un secondo di ridere.
<Eh?> dissi io.
<Ti do una dritta, Angelo. Fino a quando non ti trasformi sei trasparente> disse lui con aria maliziosa.
<Spiritoso> dissi io acida mentre riprendevo la mia borsa che era caduta al mio fianco.
Mi avvicinai al ragazzo volando ad un piede da terra.
<Io sono Raf. Tu chi sei?> chiesi porgendogli la mano.
<Sono Sulfus. Possibile che tu non abbia mai sentito parlare di me? Strano...> rispose lui con aria furba e porgendomi anche lui la mano.
Avvicinai la mano per stringergliela ma lui allontanò la sua e rise.
<Ora mi conosci.> continuò lui.
Cox si avvicinò al ragazzo come a volerlo riprendere ma la fermai dicendo <Torna qui Cox.>
È proprio antipatico.
<Ne avrei fatto volentieri a meno> dissi io acida.
<Ti sei offesa? Volevo solo aiutarti.> ribatté lui con aria maligna <Ma scusa non sai niente del V.E.T.O.? Allora è meglio che corri a scuola hai già un ritardo spaventoso.>
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Arrivata all'interno della scuola iniziai a girare per l'edificio senza meta sperando di trovare un Angel che avrebbe potuto dirmi dove dovevo andare.
Alla fine mi trovai davanti una porta con sopra la scritta Angel's Classroom.
Entrata mi trovai un vecchio Angel davanti.
Imbarazzata per il ritardo iniziai a parlare <Mi scusi per il ritardo e che non riuscivo a trovare l'aula...>
<Le scuse non servono a niente ma fa in modo che non si ripeta più.> disse l'Angel <Ora se vuole seguirmi...>
Iniziai a seguire il vecchio Angel che iniziò a spiegarmi tutto.
Il Sempiterno iniziò dicendo che un Angel e un Devil avevano in custodia un Terreno e che solo un errore da parte nostra può dare la vittoria hai nostri avversari.
<I tuoi compagni sono già a lavoro, quindi mi limiterò alle spiegazioni essenziali, così potrai iniziare subito lo stage> disse lui passando una mano su uno schermo su cui apparve un ragazzi dai capelli biondi e gli occhi grigi.
<Questo sarà il tuo Terreno.
Si chiama Andrea e ha 14 anni. Ogni giorno, ogni ora, persino ogni minuto i terreni sono chiamati a scegliere tra il bene e il male.
Tu dovrai guidare Andrea nelle due scelte ma senza mai sostituirti al suo "libero arbitrio". Questo significa che mai ti sarà consentito di scegliere al posto suo e c'è un'altra cosa non potrai in alcun modo costringerlo a percorrere la retta via e se ti trovassi costretta ad intervenire lo potrai fare solo in forma terrena. La tua mascotte ti donerà la capacità della metamorfosi e ti trasformerai con la frase "Per custodire e proteggere"...Hai qualche domanda?> chiese lui alla fine.
<Uhm...o si! Che cos'è V.E.T.O.?> chiesi io.
<E una regola del nostro codice. Noi siamo stati svelti per custodire e proteggere i terreni mentre i nostri avversari Devil cercano di tentare e confonderli. Ma sia noi che i Devil sono tenuti a rispettare il V.E.T.O.
E una sigla che sta per "Vietato Esporsi, Toccare o Ostacolare" non devi mai trasgredire questa regola.> spiegò lui.
<Non capisco...come si possono combattere i Devil senza ostacolarli?> chiesi io.
<Vedi se Angel e Devil si ostacolassero finirebbero per disorientare il Terreno che invece deve essere libero...di scegliere e per ciò se un Angel e al lavoro il Devil non può intervenire e viceversa, questo mi sembra ovvio. Aspettate sempre il vostro turno.> disse lui.
<È come si stabilisce chi incomincia?> chiesi io.
<Lo si decide nell'aula sfida...> rispose l'Angel.
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Ero davanti la porta dell'Aula Sfida quando sentì un rumore e mi girai un po' spaventata e vidi un uomo incappucciato passarmi davanti esattamente poco prima di sentire una voce familiare.
<Hey...ancora non l'hai capito? E pure è semplice. Per i Terreni siamo invisibili...> ma non gli diedi tempo di continuare.
<Lo so....a meno che non ci trasformiamo.> dicemmo l'ultima frase contemporaneamente <L'ho imparato poco fa. Di un po' tu sei il Devil assegnato ad Andrea.> dissi puntando il dito contro Sulfus.
<Si Angelo mio> disse lui malizioso.
<Ti ho detto che mi chiamo Raf e non sono il tuo angelo vuoi mettertelo in quella testolina?!> dissi io arrabbiata.
<Uhm...che caratterino...> disse lui.
<Su vediamo a chi tocca la prima mossa...> dissi io voltandomi verso la porta.
<Scegli l'arma...Raf.> disse lui marcando un po' troppo sul mio nome.
<D'accordo...> dissi io senza badarci troppo <Allora tu sei un tipo tutto fumo e fiamme, giusto?>
Sulla sua faccia apparve un espressione basita.
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Dopo aver scelto la gara iniziammo.
Avevo scelto una gara di surf.
<Così ti ci serve un bagno.> dissi io sulla tavola da surf.
<Hey Angioletto così non vale...> disse lui standomi dietro.
<L'Aula sfida può diventare qualunque cosa vogliamo, no? Vince chi arriva per primo a quella boa...> dissi io infiascando una piccola boa rossa e con in cima una bandierina di un rosso più acceso.
<Ci sarà da divertirsi...> continuai io <Credo che sarà una bella gara...Speed Fly.
All'improvviso senti dietro di me Sulfus urlare <Aiuto! Aiutami Raf!>
Tornai indietro e dissi <Afferra la mia mano...>
Lui l'afferrò e una scarica elettrica mi fece cadere giù dalla tavola.
Quando riemersi dall'acqua sentì le risate di Sulfus <Te l'ho fatta Angelo mio la prima mossa con Andrea e mia.> disse lui tornando sulla tavola da surf per poi scomparire tra le onde.
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Sulfus.
Dopo essermi mutato in Terreno andai a casa di Andrea.
Feci suonare il citofono parecchie volte anche dopo che il Terreno mi aveva detto che sarebbe arrivato subito.
Dopo pochi minuti la porta di aprì.
<O qui un gioco per un certo Andrea sei tu?> dissi io tirando fuori dalla borsa delle consegne un pacchetto.
<Ma io...non l'ho ordinato.> disse il Terreno.
<Strano e stato pagato...> dissi io facendo finta di controllare la fattura <...okay lo riporterò indietro e...certo che è un peccato...e un gioco uscito proprio oggi...> dissi io voltandomi e facendo la mossa di andarmene.
<Hey...che gioco sarebbe?> disse il Terreno trattenendomi il braccio.
<Credo...sia per la Super Console...> dissi io.
<C'è l'ho! Ed è già collegata alla TV.> disse il Terreno.
<E allora perché non lo proviamo...e più divertente mettersi a giocare in due...> dissi io mentre fra me e il Terreno apparve quella fastidiosa Angel.
<No! Non puoi giocare adesso Andrea! Devi badare alla tua sorellina!> disse lei ma il Terreno passando la mano in mezzo al suo petto e prendendo il gioco.
<Coraggio andiamo...> disse lui.
<Ehm...> disse lei sbuffando.
Feci un sorriso in modo che il mio Angioletto di irritasse ancora di più e così fu.
<Bravo Sulfus! E ora chi baderà alla bambina?!> disse lei.
<Tu! L'Angelo Custode!> la scimmiottai io.
<Eh? Che c'è hai detto qualcosa?> chiese il Terreno che era intento a montare il gioco.
<Ehm...no niente giochiamo?> dissi io.
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Raf.
Andai nella stanza della bimba sperando che con quel baccano non si svegliasse.
<Mi occuperò io di te.> dissi io. Era davvero una bella bimba.
Bella si ma tranquilla no.
Infatti la bimba si stava arrampicando sulla sbarra della culla cercando di scavalcarla.
<Hey che stai facendo?!> dissi io.
Ormai era certo che sarebbe caduta e io non potevo fare nulla per evitarlo.
Per fortuna ad attutire la caduta c'era un mucchio di cuscini.
Sospirai di sollievo ma la bambina era di nuovo partita alla carica.
Ora era uscita dalla camera ed era diretta verso il ferro da stiro che si trovava nella stanza accanto.
<No piccola...lascia stare il ferro da stiro potresti farti male...> dissi io ma la bimba aveva tra le mani già il filo del ferro che si trovava esattamente su di lei.
Il ferro cadde ma per mia fortuna la bimba si era già spostata di lato senza un graffio.
<Povera me so che dovrei fare qualcosa ma cosa?> dissi io a Cox <Hai qualche idea?>
Dopo qualche minuto mi venne un'idea.
<Cox! Attiva metamorfosi! Vai! Per custodire e proteggere! Con l'amore e con l'onestà! Con il giudizio e la sincerità! Lo spirito lascio e divento e divento...Terrena!> dissi io mentre diventavo man mano una Terrena.
Vidi la bimba. Stava pericolosamente muovendo un tavolino su cui c'era un vaso.
Prima che cadesse lo afferrai al volo ma però bagnandomi tutta.
Dopo aver sistemato la bimba nella sua culla e fatta addormentare tornai Sempiterna.
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Nel frattempo...
Sulfus.
Mentre io è il Terreno giocavamo alla Play suonò il campanello.
<O cavolo e mia madre...> disse il Terreno andando ad aprire.
Mi alzai in fretta e me ne andai uscendo dalla finestra.
Meglio sparire dalla circolazione. Il mio lavoro l'ho fatto.
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Raf
<Malissimo. Sai bene che non puoi sostituirti ai Terreni.> disse il professore Arkan severo.
<Ma la sorellina di Andrea rischiava di avere un incidente...> dissi io cercando di giustificarmi.
<Era compito del ragazzo e tu dovevi farglielo capire.> disse severo il vecchio Angel.
<Ma c'era di mezzo Sulfus...era il suo turno e...> dissi io.
<Basta. Sulfus a solo fatto ciò che era il suo dovere di Devil e ha vinto la sfida. Spero per il tuo Terreno che sia l'ultima volta che accade una cosa simile...per oggi basta va al sognatorio e dormici sopra.> disse l'Angel.
Me ne tornai in camera dove mi aspettava Uriè.
<Che bello rivederti, Raf! ...Hey ma cos'hai stai male?> chiese lei.
<No...ho solo avuto una giornata difficile> dissi io stanca.
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Nel frattempo...
Limbo.
<Ferma l'immagine> disse la donna seduta sul trono.
Il suo servo ubbidì e fermò la scena che lo schermo stava proiettando cioè, un Angel e un Devil che violavano il V.E.T.O.
<Così...e ora ingrandiscila...ben fatto Malachia. Ben fatto.>
<Grazie mia signora...> disse il servo facendo un lungo inchino alla sua padrona.

Raf & Sulfus Tutta colpa di un bacio #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora