Capitolo 15 L'inganno di Reina

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Quando tutto è perduto, e come se tutto rallentasse. Per un istante i dettagli si fanno tutti più nitidi e anche più intensi.
In quel momento anche il più sottile raggio di luce si trasforma in un sole splendente. Sarà per questo che gli occhi si chiudono da soli e tutto diventa buio, come quando spegni la luce per andare a dormire. Quando senti che ogni speranza è perduta. Vorresti solo abbandonarti ai tuoi sogni, lasciarti andare e dimenticare tutto e tutti. Ma è proprio all'ora succede quello che non ti aspettavi.
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Pov'Raf
Ormai era la fine. Il Minotauro ci aveva raggiunto e non potevamo muoverci.
Non ne avevamo la forza.

Quando pensi che tutto è perduto e qualcuno ti tende la mano trovi la forza di andare avanti...

Chiusi gli occhi sperando che finisse in fretta ma quel in fretta non arrivò mai.
Riaprì gli occhi e ci ritrovammo in un'altra stanza più in ombra.
<Che posto è questo?> chiesi io.
Sulfus aprì gli occhi a fatica e alla fine disse <L'importante è che non c'è più in girò quel bestione...>
<Tu stai qui è riposati, nel frattempo vado a dare un'occhiata.> dissi io facendo sedere Sulfus con le spalle al muro.
<Senti anche tu questa voce o è la mia immaginazione?> mi chiese Sulfus.
Tesi le orecchie ad ascolta e alla fine concordai con lui <Si hai ragione, questo vuol dire che non siamo soli.>
<Dobbiamo preoccuparci?> chiese lui.
<Io non credo. Non sembrano così minacciose...> dissi io cercando di capire da dove venissero quelle voci.
<Nha...tu ti fidi sempre troppo...> rispose lui.
<Mmh...> mi avvicinai a lui e mettendomi il suo braccio sulle mie spalle lo aiutai a camminare <Bhe invece tu troppo poco.>
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Pov'Sulfus
<Bhe invece tu troppo poco.> mi disse lei sorridendomi.
"Invece di te mi fido..." Pensai io.
Rimasi lì a guardarla negli occhi e quando mi accordi che forse era un tempo un po' troppo lungo lei distolse lo sguardo dicendo <Forza muoviamoci.>
<D'accordo.> dissi io zoppicando.
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Pov'Urie'
<Guardate quella costruzione laggiù non è la nostra scuola?> chiesi io.
<Quella? Assomiglia di più al castello di Dracula.> rispose Dolce.
<Hai ragione...è decisamente più bella!> esclamò Kabalè.
<Forse lo sarà per te ma nessuno sceglierebbe mai di andarci a studiare...> le disse Dolce.
<Dicerto non una sfigata come te!> la rimbeccò l'altra.
<A chi hai dato della sfigata?!> chiese Dolce.
<Smettila...lascia perdere.> le dissi io.
<Piantala di provocare Kabalè!> le si parò davanti Kabiria interrompendo il contatto visivo fra Dolce e Kabalè <Dopo riprenderemo a farci la guerra ma per ora entriamo in quella che assomiglia la nostra scuola e cerchiamo Sulfus.>
<Intendevi Sulfus e Raf, vero?> la corressi io.
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Limbo
Reina bloccò l'immagine delle 4 sempiterne che erano alla ricerca dei 2 prescelti.
<Maledizione!> esclamò lei.
Proprio in quel momento Malachia si svegliò.
Dopo essere precipitato Reina lo aveva salvato e portato nel Limbo grazie hai suoi poteri.
<Ma dove sono?> chiese lui.
<Sei qui al mio cospetto buono a nulla!> esclamò lei.
<Oh...mia signora mi hai salvato la vita!> disse Malachia.
<Mha...me ne sono già pentita amaramente! Ti avevo ordinato di fermarle invece guardale!> esclamò Reina indicando col suo bastone la schermata in cui cercano le 4 sempiterne <Sono ancora lì!>
<Io ho fatto del mio meglio...> rispose l'altro inginocchiandosi.
<Allora questa è la tua ricompensa!> esclamò Reina colpendolo con il bastone che emanò una strana luce che avvolse il suo servo e lo portò via <Non voglio sentire scuse! Hai fallito è basta!>
<Sono pronto a tutto pur di rimediare...> disse Malachia.
<Per questo sei ancora vivo.> rispose Reina facendolo tornare al suo cospetto <C'è solo un modo per evitare che quelle quattro ficcanaso rovinino il mio piano!>
<Tu ordina e io eseguirò...> disse Malachia.
<Ricorda che abbiamo il potere della spera nera...> gli ricordò Reina.
<Ma ho già provato in tutti i modi...> rispose lui.
<Non in tutti!> lo corresse Reina.
<Che cosa intendi?> chiese lui.
<Che ora devi provare ad usare la sfera nera su te stesso.> le rispose la donna.
<Su me stesso?> chiese inorridito Malachia <Ma il suo potere è velenoso potrebbe uccidermi!>
<È un rischio che devi correre!> esclamò Reina <Quello che voglio è una risposta chiara ad una mia domanda.
Mi obbedirai?>
<...Si mia signora...> rispose il suo servo.
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Pov'Raf
<Resisti siamo quasi arrivati.> incitai Sulfus a continuante.
Mancava poco e avremmo potuto spalancare la porta da cui provenivano voci e suoni.
<Te la senti di oltrepassare la porta anche se di là c'è la luce?> gli chiesi io sapendo la poca familiarità che i Devil hanno con la luce <Allora?>
<...Di solito...preferisco il buio..ma...ma ora non ho scelta...> rispose lui.
Aprì la porta è quello che ci trovammo di fronte fu l'ultima cosa che ci aspettassimo.
Era una scuola ma aveva un che di familiare.
<Aspetta un momento...ma questa è la nostra scuola > dissi io.
<Siamo a casa...!> disse Sulfus prima di accasciarsi a terra.
<Sulfus non devi arrenderti! Aiutatemi Urie', Dolce, Miky! Venite qui presto! Vi prego! Abbiamo bisogno di voi!> urlai io nella speranza che qualcuno ci sentisse.
<Raf!> sentì una voce alle mie spalle.
Mi girai.
Erano le Angel Friens.
<Amiche mie siete qui!> esclamai io.
<Ma dov'eri finita?> mi chiese Urie'.
<Che cosa ha Sulfus, sta male?> chiese Dolce.
<Ma sopratutto che cosa ci fate insieme?> chiese Miky.
<Non c'è tempo per le spiegazioni, dobbiamo cercarlo di aiutarlo.> dissi io.
<Dovremmo aiutare Sulfus?> chiese Urie' sorpresa.
<Si, bisogna portarlo subito in infermeria.> spiegai io.
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Dopo aver portato Sulfus in infermeria il professore mi aveva portato in un'altra camera mentre aspettavamo sue notizie.
<I medici ci hanno detto che le ferite di Sulfus sono gravi, ma con le cure giuste e con un po' di riposo guariranno.> mi spiegò il professore Arkan.
<Che sollievo....cioè volevo dire....> dissi io.
Il professore mi guardò con un'espressione perplessa.
<Insomma, sono contenta che si riprenda perché...finché un Devil resta in vita c'è sempre la speranza che possa cambiare> spiegai io.
<Si, questo è  vero ma non ti illudere di poter cambiare la natura di un Devil con le tue sole forze Raf.> mi disse Arkan.
<Ovviamente...> annuì io.
<So che anche tu sei stata ferita.> mi disse poi il professore.
<No, niente di grave.> gli risposi io.
<Lasciamo che siano i medici a dirlo.> mi corresse il prof. <Tra non molto verranno a visitarti , perciò stenditi sul letto e rilassati.
Poi con calma mi racconterai cosa è successo a te e a Sulfus, uhm?>
Annuì e mi stesi sul letto dell'infermeria.
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Pov'Urie'
<Per me è meglio dividerci. Voi entrerete dalla porta principale e noi da una finestra laterale e una volta là dentro voi andrete a cercare Raf e noi Sulfus.> disse Kabiria.
<Non credo che dividersi sia una buona idea...> dissi io guardando la copia distorta della nostra scuola.
<Se hai paura basta che tu lo ammetta.> mi disse Kabalè.
<Guarda che noi non abbiamo paura di niente.> le rispose Dolce.
<Non sembrerebbe!> la provocò Kabalè.
<Dai non ricominciare...> le disse Kabira.
<Già, al momento litigare non ci porterà a nulla.> dissi io <Cerchiamo di capire come entrare a scuola.>
Kabiria, Dolce e Kabalè mi guardavano con aria sconvolta.
<Che c'è Cos'ho detto?> chiesi io.
No, non stavano guardando me ma qualcosa dietro di me.
<Credo che prima di entrare a scuola dovremmo vedercela con quello che ci sta aspettando là fuori...> disse Kabiria.
Mi girai e così lo vidi.
Era il tizio che ci aveva buttato contro le aquile-mostro.
<Mha...di nuovo quel tale...> dissi io seccata.
<Hey! Si può sapere che cosa vuoi da noi?!> chiese Dolce.
<Visto che non l'avete ancora capito ve lo spiegherò un'altra volta!> esclamò lui mettendoci contro uno strano scettro (quello che aveva trasformato le aquile in mostri) che emanò una luce sinistra che per fortuna schivammo per un pelo.
<Non sei riuscito a fermarci prima, cosa ti fa credere che ci riuscirai ora ?> chiesi io.
<Brava! Ben detto!> concordò Kabiria <È se vuoi un'altra lezione te la darò! Wilde Fly!> due tigri apparirono all'improvviso e attaccarono lo strano individuo.
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Pov'Malachia
<È arrivato il momento di usare il potere della sfera su di me...> lo dissi fra me e me <Qualsiasi cosa accada! Per il potere della sfera nera trasformi il suo servo!>
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Pov'Dolce
La solita luce  sinistra colpí l'individuo davanti a noi.
<Che cosa sta succedendo?> chiesi io.
<Credo si stia trasformando!> esclamò Kabalè.

Raf & Sulfus Tutta colpa di un bacio #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora