Capitolo 8 - Secret Garden

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Una tenue luce che entrava dalle finestre la svegliò e le fece ricordare uno degli ultimi giorni felici vissuti insieme a lui...

Un giorno nuovo la sorprendeva ancora avvolta dalle sue braccia, cosa poteva chiedere di più dalla vita? Poteva di nuovo stare abbracciata a lui dopo aver temuto di non rivederlo mai più. L'aveva salvata quando ormai era quasi morta a causa del freddo, della fame e della sete. Erano giorni che Felix non si faceva più vedere e lei non riusciva più a resistere, non aveva più forze e si lasciò andare dedicando un ultimo pensiero a Raimundo, dopo ore che era svenuta sentì qualcuno che la stava scaldando con il suo corpo e le parlava, le diceva di non lasciarla, di lottare per lui ed immediatamente capì chi era, ancora una volta, il suo eroe. Si girò tra le sue braccia - "Buongiorno amore mio" - gli disse dandogli un dolce bacio sulle labbra. Raimundo sorrise e ancora assonnato le rispose - "Buongiorno a te" - e la strinse al suo petto rimanendo così abbracciati a dedicarsi parole d'amore.

Con nuova energia si alzò per andare a fare colazione. Da dove la prendeva? Dalla speranza; dalla speranza di ricevere una risposta da parte di Raimundo. Sapeva, però, che come prima cosa le sarebbe toccata una "piacevole" mattinata in compagnia di Eulalia a dire il rosario. Cercò per qualche ora di evitarla ma alla fine dovette cedere.

Era un pomeriggio splendido per essere metà dicembre, un sole splendente la incoraggiò ad uscire e fare una passeggiata. I suoi passi, inconsapevolmente, la portarono fino ad un angolo appartato del giardino che conoscevano solo lei, Raimundo e Mauricio e la sua mente volò ad un giorno felice con il suo unico amore.

Erano le quattro del pomeriggio, era estate e faceva molto caldo, ma avevano deciso di rimanere lo stesso in giardino. C'era una piccola casa in pietra dove da piccoli erano soliti giocare insieme, sulla parete della facciata a sud-ovest, era cresciuta un'edera che aveva impreziosito quel loro rifugio. Negli anni, Francisca incaricava personalmente Mauricio di tenere in ordine quel piccolo angolo di paradiso perché aveva, inoltre, un roseto di rose rosse e bianche, un laghetto con le ninfee e un grande salice piangente che portava ristoro durante le giornate più calde. Sotto alla sua chioma, ancora pendeva la loro altalena ed ora, erano lì, seduti sul prato, Raimundo con la schiena appoggiata al tronco e Francisca appoggiata con la sua al suo petto.

"Raimundo..."

"Dimmi"

"Rimarrei qui per sempre... Tra le tue braccia che mi cullano, il vento leggero e il sole che splende."

"Mmm come sei romantica oggi" - disse dandole un bacio sul collo

"Guarda che a forza di baciarmi potrei trovarmi in astinenza se dovessi allontanarti da me!"

"Ma questo non succederà, io sarò sempre qua per regalarti un bacio, anche quando meno te lo aspetti"

"Ah sì?! Quindi se stessi tentando di arrampicarmi su un albero tu saresti in agguato per darmi un bacio?"

"Certamente! E ne approfitterei anche"

"Cosa stai cercando di dirmi!?"

"Che ti farei cadere apposta, solo per sentire il piacere di averti tra le mie braccia..."

"Molto poco cavalleresco da parte tua Raimundo"

"Lo so" - disse baciandola di nuovo - "Ma ormai dovresti aver capito che non anelo altra cosa che non sia tenerti con me..."

"È sempre più chiaro ai miei occhi! Come mi è chiaro che ti stai prendendo molte libertà" - disse sentendo le sue forti braccia stringerle la vita.

"Non vorrei mai che mi scappassi..." - allentò la stretta e lei si girò fino a trovarsi, seduti, uno di fronte all'altra, gli accarezzò la barba e gli regalò piccoli, teneri baci sul collo.

"Non potrei mai scappare da te amore mio, potrei solo stringerti ancora di più per sentirti sempre più vicino a me." - lui le sorrise e la baciò sulle labbra, una pioggia di brevi baci che la fecero cedere. Si lasciò spogliare e fecero l'amore nel loro posto segreto, dove non li avrebbe cercati nessuno. Passarono ore ad accarezzarsi, incapaci di separarsi anche solo di pochi millimetri.

Non era possibile, non poteva continuare a vivere di ricordi, doveva riacquistare la fiducia di Raimundo e farlo tornare a vivere con lei, altrimenti sarebbe impazzita! Non c'era cosa al mondo che le mancasse di più.

"Signora scusate, posso disturbarvi?" - chiese Mauricio

"Spero sia qualcosa di davvero importante per venirmi a cercare qui capomastro..."

"Infatti è così donna Francisca, altrimenti non mi sarei mai permesso..."

"Quindi? Quando mi dirai di cosa si tratta? Non ho tutto il giorno..."

"Ho qui per voi la risposta da parte di don Raimundo alla vostra lettera." - iniziò a tremare sentendo queste parole, era molto agitata.

"Grazie Mauricio puoi tornare ai tuoi lavori" - una volta rimasta sola osservò il pacchetto per qualche minuto.

Senza di te, non riesco a vivere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora