Francisca sentì le sue gambe cedere, una grande gioia la invase e il suo cuore riprese a pulsare più forte di prima - "Fermati!" - gli chiese ormai senza fiato ed appoggiando la sua fronte su quella di lui - "Devo tornare a casa..."
"Così presto?"
"Sì, dobbiamo essere molto cauti"
"Ma ci rivedremo vero?" - chiese lui preoccupato - "Certo amore mio, non ho nessuna intenzione di lasciarti scappare"
"Quando?"
"Non lo so, ti farò avere un biglietto tramite Mauricio quando sarò sicura di non correre rischi"
"Lo aspetterò con ansia"- affermò lui tornando a baciarla, lei sorrise durante quel bacio e lo ricambiò con passione. Per prendere il coraggio necessario a separarsi da lui, rinunciare a quelle labbra e tornare a casa gli diede un'altra ventina di baci sulla bocca per poi sorridergli e tornare sui suoi passi con il cuore traboccante d'amore.
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Raimundo provava le sue stesse emozioni, perché si era negato per così tanto tempo la felicità? Si sentiva bene come non lo era mai stato. Mentre si allontanava, ripensò alla loro conversazione, le parole di Francisca lo avevano preoccupato enormemente confermando i suoi sospetti.
Una volta arrivato in piazza vide Emilia venirgli incontro - "Buongiorno padre! Dove eravate?"
"Sono andato a fare un giro per i campi, perché tutta questa indignazione nelle tue parole?"
"Perché vi ho cercato tutta la mattina!"
"Ora mi hai trovato, vado in camera"
"Aspettate un momento! E quel rossetto che avete sulle labbra?"
"Rossetto? Emilia credo che tu stia sognando! Torna a dormire" - e così dicendo se ne andò. Una volta solo si guardò allo specchio e vide che aveva davvero del rossetto sulle labbra, le sfiorò e gli tornò in mente ogni singolo bacio che avevano condiviso quella mattina, a malincuore lo tolse e si stese sul letto.
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Si sentiva leggera come una piuma, tutti i rumori intorno a lei erano una canzone che l'accompagnava nella sua ritrovata felicità e, con un sorriso radiante, tornò a casa. Quando arrivò all'entrata della tenuta, si ricompose e cercò di riprendere il solito aspetto che aveva avuto negli ultimi giorni, fu difficile ma ce la fece, era una questione di vita o di morte.
"Buongiorno Francisca!"
"Buongiorno zia"
"Ti stavo cercando, dove sei andata?"
"A fare un piccolo giro nella tenuta per prendere un po' d'aria, sono rimasta troppi giorni chiusa qua dentro"
"Hai fatto bene, se vuoi nel pomeriggio ne approfittiamo per andare a fare una passeggiata..."
"Sì, ora se mi scusate vado a cambiarmi" - Francisca salì le scale ed Alberto raggiunse Eulalia ora che era rimasta sola.
"Hai scoperto qualcosa?"
"Sì, questa mattina l'abbiamo seguita"
"Vi ha visti?"
"No, quando si è girata per vedere se c'era qualcuno abbiamo fatto uscire, dal nostro nascondiglio, un cerbiatto che passava di lì così non ha sospettato niente"
"Molto bene. Quindi dove era diretta?"
"Ai confini della tenuta, per incontrarsi con Raimundo Ulloa"
"Poi cos'è successo?"
"Non siamo riusciti a sentire le parole, però abbiamo visto la signora piangere e quell'uomo l'ha abbracciata e poi baciata"
"Maledetti... Questa me la pagheranno!"
"Dobbiamo seguirla ancora?"
"No, aspettate i miei nuovo ordini"
"Sì signora."
Il pranzo fu come sempre, Eulalia non disse una parola riguardo a quello che aveva scoperto e si limitava ad osservare Francisca, ogni gesto... Dopo la piccola siesta che si concessero, uscirono a passeggiare. Mentre sua zia si fermò per riposarsi su una roccia, lei proseguì fino alla riva del fiume distante solo qualche metro, lì, non fu più capace di nascondere la sua gioia e si lasciò invadere da teneri ricordi.
Passeggiavano in riva al fiume abbracciati, in silenzio, scambiandosi ogni tanto qualche dolce sguardo.
"Fermiamoci un attimo"
"Perché?" - chiese lei sorridendogli - "Perché voglio vedere il tramonto con te" - si sedettero sotto a un albero ancora una volta abbracciati - "Nel frattempo che aspettiamo, cosa facciamo?"
"Hai paura di annoiarti Francisca?" - le chiese divertito - "No no, volevo solo sapere se potevo proporti un passatempo..."
"Cosa insinui? Mi spaventi con quello sguardo"
"Non è niente di che" - replicò lei avvicinandosi più di quanto non lo fosse già - "dovresti esserci abituato..." - continuò baciandolo lentamente.
"Non mi abituerò mai ai tuoi baci..." - la strinse tra le braccia e la fece distendere lentamente sul prato per continuare a baciarla comodamente. I minuti passavano e ogni tanto si fermavano per alzare gli occhi e vedere dov'era il sole, poi tornavano ancora al loro passatempo.
Francisca ricordava bene quel giorno, quel tramonto, tutti quei baci che le regalava, prima sulle guance poi sulle labbra, sul collo ed infine in bocca, lentamente, per godersi ogni singolo secondo insieme. Sapeva che era quello che voleva riavere ed avrebbe lottato con tutte le sue forze per ottenerlo.
Approfittando della distrazione della nipote, quando Eulalia vide Alberto passare lì vicino lo fermò e gli diede ordini precisi di uccidere Raimundo Ulloa quella sera stessa.
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Senza di te, non riesco a vivere.
RomanceAncora una volta Francisca lo aveva ingannato, basta! Non ne voleva più sapere niente di lei, o forse no...