Rimasti soli Francisca prese una sedia e si sedette vicino al letto, con estrema delicatezza gli accarezzò il volto e gli sorrise - "Sai di avere una figlia splendida vero? Durante tutti questi anni abbiamo discusso varie volte e lei mi ha odiata molto ma io le ho sempre voluto bene come se fosse mia figlia anche se, come al mio solito, non ho saputo dimostrarlo ed ho ottenuto l'effetto opposto... Ti prego vita mia, svegliati! Se farlo per me non ti convince a sufficienza, fallo per tua figlia che ha bisogno di te..." - a forza di accarezzargli i capelli si trovò addormentata sulla sedia. Poco dopo Raimundo aprì gli occhi con fatica, sentiva male ovunque, si guardò intorno e la vide e allora tutto scomparve. Il suo angelo era lì, ancora come era la sera prima, lei non si era cambiata, non si era sistemata, non si era spostata dal suo fianco; in quel momento non poté evitare sentirsi l'uomo più felice sulla faccia della terra. Era così bella con i capelli sciolti, l'amava tanto!
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Mauricio proseguì per la sua strada dopo l'inconveniente avuto con Alberto, entrò nella caserma della Guardia Civile e denunciò Eulalia - "È urgente, ho bisogno di alcuni soldati perché le vite di Francisca Montenegro e Raimundo Ulloa sono in grave pericolo; quella donna è una pazza e potrebbe commettere qualsiasi cosa se sapesse che ho sporto denuncia contro di lei"
"Non vi preoccupate, verremo con voi, ai signori non succederà nulla"
"Grazie, ora corriamo, presto! Che un gruppo si diriga alla Villa e che l'altro venga alla locanda"
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Alcuni dei suoi uomini l'avvisarono del fatto che fosse impedita loro l'uscita dalla tenuta, che Alberto fosse morto, che Raimundo sia ancora vivo e che Mauricio la stia denunciando; su tutte le furie Eulalia decise di vendicarsi e lo avrebbe fatto con le sue mani.
"Raduna un gruppo di uomini e distrai la sorveglianza, io andrò in paese"
"Agli ordini signora" - tutto si svolse secondo i piani, nessuno si accorse della sua fuga e a passo deciso si diresse in paese.
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Non voleva svegliarla, per come la conosceva era sicuro che non avesse chiuso occhio in tutta la notte, ma non voleva farla stare ancora in agonia per lui; e poi aveva bisogno di sentirla, così le sfiorò la mano e lei si svegliò di scatto - "Raimundo!" - disse emozionata vedendo i suoi grandi occhi che la fissavano con amore - "Amore mio! Mi hai fatto morire di paura, credevo non ti saresti più svegliato"
"Come potrei andarmene e separarmi da te?"
"Ti amo tanto!" - gli disse piangendo e baciandogli le labbra - "Anche io tesoro" - lei rimase in adorazione fissando i suoi occhi, non voleva e non poteva staccarsene, le restituivano la vita. Con infinita tenerezza gli accarezzò i capelli e la barba dandogli, ogni tanto, piccoli baci - "Francisca.."
"Dimmi" - gli rispose sorridendo - "Vorrei rimanere così per sempre, a beneficiare delle tue attenzioni ma ti devo chiedere un favore... Mi porteresti dell'acqua? Ho molta sete..."
"Ma certo, anzi avrei dovuto pensarci prima, scusa... mi sono persa a guardarti e non sono stata in grado di..."
"Credimi che non potevi fare niente di meglio, è solo che la tua bellezza metterebbe in difficoltà chiunque..." - la interruppe lui - "Smettila.." - disse arrossendo e alzandosi - "ti vado a prendere dell'acqua che qui è finita" - così uscì dalla stanza.
Non fece in tempo a fare più di tre passi che si trovò davanti a lei la causa di tutti i suoi mali."Eccoti maledetta! Così stanotte sei uscita per salvare il tuo amante!"
"Sì e forse avrei fatto bene a tornare alla Villa per uccidervi con le mie proprie mani!"
"Osi rispondermi Francisca!?" - Raimundo dall'interno sentì le urla e con fatica tentò di raggiungere la porta per aiutare Francisca - "Non mi fate paura! Avete quasi ucciso Raimundo e questo non ve lo perdonerò mai! Pagherete per quello che gli avete fatto!"
"Quella che pagherà sarai tu ingrata! E dopo penserò anche a quel locandiere che non vale niente" - così si avventò su di lei cercando di strozzarla, Francisca provò ad urlare aiuto ma non riusciva a parlare, in quel momento si aprì la porta e si girò vedendo Raimundo dolorante che la guardava e avanzava verso di lei per cercare di aiutarla, Eulalia mollò di poco la presa, si era distratta a vedere Raimundo e Francisca ne approfittò - "Vattene Raimundo! Torna in camera per l'amor del cielo!!!" - i soldati entrarono nella pensione e sentirono le urla provenire dal piano superiore quindi si diressero su per le scale seguiti da Mauricio ed Emilia.
Raimundo non la ascoltò, non voleva lasciarla sola, loro continuavano a fissarsi ed Eulalia ne approfittò sferrando un pugno a Francisca che la fece cadere a terra sbattendo la testa - "Francisca!" - urlò lui, non la vide più muoversi e cercò di avvicinarsi a lei, nel frattempo la zia si diresse verso di lui disposta ad ucciderlo ma all'improvviso sentì due uomini che la fermarono ammanettandola e la trascinarono via - "Non finirà così! Me la pagherete maledetti!"."Padre!" - urlò correndo verso di lui ed aiutandolo a restare in piedi. Lui non riusciva a parlare e a distogliere lo sguardo da Francisca, era stesa a terra e una macchia di sangue si stava spargendo sul pavimento; Emilia abbassò lo sguardo e la vide, soffocò un urlo e riuscì a muoversi trascinando Raimundo in camera solo quando Mauricio le disse che se ne sarebbe occupato lui.
"Signora! Signora rispondetemi per l'amor del cielo!" - vide i lividi sul collo ed il sangue uscire dalla fronte così, senza pensarci più, la prese in braccio e la portò nell'ambulatorio.
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Senza di te, non riesco a vivere.
RomanceAncora una volta Francisca lo aveva ingannato, basta! Non ne voleva più sapere niente di lei, o forse no...