Con il passare dei giorni finalmente Francisca stava di nuovo bene, Raimundo faceva avanti e indietro dalla locanda per starle il più vicino possibile, non farla sentire sola e ricoprirla di attenzioni. In tutto questo tempo però non avevano ancora parlato della loro relazione. Un pomeriggio Francisca stava prendendo un po' di aria in giardino e cercava di rendersi conto di come era cambiata la sua vita in alcuni mesi... Le sembrava di vivere sulle montagne russe... Immersa in questi pensieri non sentì che qualcuno si stava avvicinando a lei silenziosamente. Era avvolta nel suo scialle per non prendere freddo e ad un tratto sentì delle mani accarezzarle i fianchi e stringerla forte - "Amore.." - disse non potendo confonderlo con nessun altro - "Mi sei mancata" - le rispose lui dandole un bacio sulla guancia - "Anche tu" - gli assicurò lei accarezzando le sue mani e separandole un po' per potersi girare e guardarlo negli occhi. Raimundo rimase come sempre ipnotizzato da quegli occhi color miele, le accarezzò una guancia e lei piegò la testa per sentire ancora quel contatto, scese delicatamente per tutto il braccio fino a trovare la sua mano e stringerla forte - "Ti devo dire una cosa che ancora non ti ho detto.."
"Dimmi che è bella" - lo supplicò lei - "Lo è" - la tranquillizzò sorridendo - "volevo dirti che ti credo, che non sono arrabbiato con te e che ti amo tanto"
"Ti sbagli" - disse seria lei e lui la guardò perplesso - "che mi ami me lo hai già detto" - un sorriso magnifico le scappò dalle labbra e prendendogli il viso con entrambe le mani lo baciò - "Non si fa così Francisca, è giocare sporco! Ti stavo parlando seriamente e tu.."
"Non ti sembrava abbastanza seria come risposta? So che quello che mi dici è vero, me lo hai dimostrato in tutti questi giorni però..."
"Però cosa?"
"Se vuoi ti bacio di nuovo e ti sussurro -ti amo- all'orecchio..."
"Non cambierai mai.." - si rassegnò lui ridendo - "Mai" - gli rispose convinta - "se non ti vado bene puoi sempre andartene"
"Come puoi non andarmi bene vita mia?" - la strinse prendendola per i fianchi e le diede un bacio che le tolse il respiro - "Anche questo è giocare sporco" - gli disse lei - "Lo so" - le rispose lui abbracciandola forte.
"Ti andrebbe di cenare da soli io e te questa sera?" - le chiese Raimundo - "Come potrei rifiutare? Anzi, potrei farlo se tu non accettassi una condizione!"
"E quale?" - le chiese sorridendo - "Che tu cucini per me" - gli rispose - "mi mancano così tanto tutte le prelibatezze che mi preparavi"
"Vedrai, ti stupirò".
Raimundo aveva dato ordine a tutte le cameriere di preparare il tavolo in giardino apparecchiato per due con candele, rose e petali sparsi tutti intorno e le aveva obbligate a non far muovere Francisca dal suo studio per farle una sorpresa ma in qualche modo lei era riuscita ad arrivare fino in cucina. Lo contemplò incantata mentre lo vedeva cucinare, scese silenziosamente le scale e gli arrivò alle spalle passando le sue mani sulla schiena di lui - "Mmm questo odore mi fa venir fame.."
"Francisca!" - disse rischiando di far cadere quello che aveva in mano - "Non ti avevo proibito di muoverti dallo studio?"
"Sì, lo avevi fatto ma sai che io faccio sempre di testa mia" - si voltò di spalle e si versò del vino rosso in un bicchiere per poi sorseggiarlo lentamente voltandosi verso di lui - "Non preferisci avermi qui con te mentre cucini?" - gli chiese bevendone un altro sorso - "No" - le rispose lui cercando di rimanere concentrato sul cibo che aveva sul fuoco - "mi distrai troppo" - ammise e lei rise compiaciuta - "Allora ho fatto bene a venire" - affermò appoggiando il gomito sul piano di fianco alla stufa e riposando il suo viso sulla mano mentre lo vide girare il pollo perchè non si bruciasse - "Non provocarmi Francisca.."
"E perché no?" - gli chiese lei sempre più divertita - "Per questo" - le rispose prendendola e baciandola con una passione esagerata - "Ora sali in camera e poi vieni in giardino che qui è quasi pronto" - le sussurrò ad un millimetro dalle labbra mentre lei cercava di riprendere fiato - "D'accordo.." - gli diede un veloce bacio sulle labbra e risalì le scale.
Raimundo aveva messo in tavola i piatti e la stava aspettando ansioso e quando la vide arrivare rimase sorpreso quanto lei. Avvolta in un vestito bianco e nero che metteva in evidenza le sue curve e che la rendeva ancora più bella di quanto lo era già di suo avanzò a bocca aperta per lo stupore - "Raimundo... è stupendo!"
"Mai quanto te amore mio" - le disse andandole incontro e prendendole la mano per baciarla.
Cenarono senza mai smettere di guardarsi e gustandosi quei piatti che lui aveva preparato con infinito amore - "Era tutto squisito" - gli disse pulendosi con il tovagliolo e alzandosi da tavola - "Grazie mille per questa cena meravigliosa tesoro" - continuò facendogli capire che voleva sedersi in braccio a lui, si fece indietro con la sedia e allungò le braccia per prenderla e tenerla lì con lui. Francisca si strinse forte al suo petto e nascose il suo viso nello spazio di camicia aperta sul collo, lui le accarezzò la guancia - "Era all'altezza della mia regina?""Sì, assolutamente! Tant'è che lei ti deve chiedere una cosa"
"Cosa?" - domandò dandole un piccolo bacio sulle labbra - "Voleva chiederti se ti farebbe piacere tornare a vivere con lei"
"Certamente" - le rispose riempiendole le labbra di teneri baci - "e anche io avrei una cosa da chiederti"
"Dimmi"
"Mi vuoi sposare?" - sussurrò intrecciando ancora una volta le loro mani - "Non c'è cosa che desideri di più di diventare tua moglie" - così dicendo si baciarono a lungo - "Ora devo andare amore mio"
"Ti aspetto qui domattina"
"Non mancherò" - la fece alzare e se ne andò - "Raimundo!" - urlò lei ad un tratto gettandosi tra le sue braccia - "Non mi hai dato il bacio della buonanotte" - le sorrise tenero, la sollevò da terra, la fece girare e poi la baciò - "Buonanotte"
"Buonanotte" - gli rispose vedendolo andare via.
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Senza di te, non riesco a vivere.
RomanceAncora una volta Francisca lo aveva ingannato, basta! Non ne voleva più sapere niente di lei, o forse no...