19.
HO BISOGNO DI TE
« Era bellissima » commentò Lily « Perché io non ho un ragazzo? »
Dom guardò la cugina. « Ne hai avuti di ragazzi! »
« Si, ma non come lui! »
« Ragazze venite a giocare? » chiese Emma spuntando dal salotto.
« A cosa si gioca? »
Emma alzò le spalle. « Non lo so. Stiamo decidendo. Giochi di società, comunque. Giocate? »
« Io ci sto »
« Anche io! »
Raggiunsero il salotto e si sistemarono, per poi iniziare a giocare al gioco di mimi, divisi in squadre.
Continuarono a giocare fino a quando qualcuno non bussò.
« Vado io mamma » esclamò Albus alzandosi dal divano e lasciando la mano di Emma.
Albus andò verso l'ingresso e aprì la porta. Guardò per qualche secondo la ragazza in modo perplesso. « Charlie? »
« Ehi Al, buon anno e bla bla bla, posso entrare? » chiese sorridendo e slacciandosi la pelliccia.
Il ragazzo sbatté gli occhi un paio di volte. « Emm... si certo. Se sei qui per Rose è fuori. È al ballo in maschera »
« No, non sono qui per lei » ammise Charlie seguendo Albus e togliendosi la pelliccia.
Il ragazzo si girò e sgranò gli occhi per poi deglutire a fatica.
« Vieni, siamo di là in salotto! »
Charlie sorrise e continuò a camminare. « Chi era? » chiese Lily quando il fratello rientrò.
« Salve » salutò la ragazza. Gli occhi si puntarono su di lei, sul vestito nero che aveva, sullo scollo davanti e su quello dietro la schiena: uno scollo a V che arrivava quasi alla fine della schiena.
James si schiarì la voce mentre si sistemava sul divano.
« Ciao Charlie, non ti aspettavamo » ammise Harry.
La ragazza sorrise. « Si, scusate veramente il disturbo. So che anche voi festeggiate capodanno, ma non è che James potrebbe venire con me? »
Tutti gli occhi furono su di James.
« Perché e dove? » replicò il ragazzo dubbioso.
« Mia mamma ogni anno da una grandissima festa e quest'anno non ho l'accompagnatore. Ha insistito così tanto che alla fine per sbaglio mi è venuto fuori il tuo nome. E ora mia madre vorrebbe conoscerti »
« Non potevi chiederlo a Norman? Infondo gliel'hai già chiesto per il ballo del ceppo! »
« Si, e tu ci hai fatto a pugni » ricordò la sorella.
Harry e Ginny guardarono il figlio. « Tu hai fatto cosa? »
« Emmm... »
« Signor e signora Potter vi prego, James può venire con me? »
Ginny annuì. « Per me non c'è problema »
« Nemmeno per me. Ma dopo mi spiegherai questa cosa dei pugni! »
James scattò in piedi. « Vado a cambiarmi »
Charlie sorrise contenta mentre James le passava accanto, per poi girare lo sguardo e guardarla da dietro.
« Naturalmente viene solo come amico » si affrettò a dire Charlie « Non vorrei che succedesse qualcosa fra lui e Amelie »
Lily, che stava bevendo, iniziò a tossire. « Emmm... scusate »
« Ci fidiamo di te Charlotte » ammise Ginny « E poi non credo che James potesse fare una cosa del genere »
Questa volta Lily non fu l'unica a rischiare di soffocarsi.
« Hugo! »
« Basta Lily! E anche tu Al ti ci metti! »
« Scusate. È che mi hanno raccontato una battuta e... »
« Eccomi » esclamò James tornando in salotto in smoking.
« Bene ragazzi divertitevi »
James sorrise. « Non aspettatemi in piedi »
« Come! »
« Ciao ciao! »urlò James uscendo dalla porta.
Charlie lo seguì mettendosi la pelliccia. « Grazie »
« Come potevo dirti di no con quel vestito! Ringrazia che mi sia trattenuto dal non strappartelo davanti a tutti! »
Charlie si girò e gli mise una mano sul petto. « Dopo potrai farlo, ma prima comportati da gentil uomo con mia madre e il suo nuovo marito »
« Vedo che la indossi ancora » commentò James indicando la collana.
« Pensi che non lo sappia che me l'hai fatta tu? »
James sorrise e la baciò. « Come arriviamo a casa tua? »
« Con una limousine. Il mio autista ci sta aspettando »
« Wow, non sono mai salito su una limousine! »
*
« Non sapevo abitassi qui! » commentò James scendendo dalla macchina.
Charlotte sorrise. « Già, quando non sono a scuola o a casa vostra o di mio zio abito qui! »
Charlotte indicò l'enorme villa. Sua madre era una ex modella e cantante e aveva guadagnato ancora più soldi quando aveva sposato, dopo la morte del padre di Charlie, un politico.
Da bambina Charlie amava stare in quella villa, ma ora le ricordava solo suo padre. Era un Auror ed era morto durante una missione. Alla madre avevano detto che era stato un incidente automobilistico. Era all'oscuro della magia.
« Quante stanze ha? »
« Troppe. Ma entriamo? »
James sorrise e la prese sottobraccio per poi entrare nell'enorme villa.
« Veramente tua madre ti fa tutte queste pressioni? »
Charlie alzò le spalle. « Si. Ma la verità è che avevo bisogno di te. Odio queste feste. »
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Amori A Hogwarts
FanfictionNuove storie per i figli dei maghi più famosi! Leggete per saperne di più!