Louis' POV
Non sono mai stato bravo nel relazionarmi con le persone. Diciamo che, stando sempre sulle mie, trovavo la mia compagnia l'unica di cui avessi mai bisogno, e non me ne sono mai fatto un problema. Con la solitudine ci ho sempre convissuto e non ho mai risentito della mancanza di amici di cui potermi fidare, perché avevo una famiglia numerosa che compensava quel vuoto. Passavo tutto il tempo in casa, nella mia stanza o a giocare con le mie sorelline minori. Sostenevo - scioccamente - che fossi l'unico capace di capirmi davvero, meglio di chiunque altro, senza porre giudizi sulle mie azioni o sul mio caratteraccio. Non avevo bisogno di persone finte e subdole al mio fianco...
Ma poi ho incontrato loro, ho incontrato lui.
Sorrisi appena, ricordando quei giorni.
Il primo che conobbi fu Josh, avevamo la stessa lezione di letteratura. Non si lasciò abbattere dalla mia indifferenza, così mi trascinò con lui ovunque, facendomi sedere con lui a mensa, e fu lì che mi presentò Niall. Quei due erano un tormento, all'inizio. Volevano a tutti i costi essermi amici, nonostante gli avessi fatto capire più volte di lasciarmi stare. Non ero il tipo da "amici per sempre ed oltre". Ho assunto un atteggiamento schivo nei loro confronti fin da subito, eppure non si sono mai arresi nei miei confronti. Un giorno, esasperato dalla loro insistenza, fuggii in bagno, ma così facendo mi scontrai con un ragazzo.
"Ops..." sussurrò, arrossendo.
"Hi! " gli dissi io, di getto, sorridendogli.
Il mio primo pensiero fu: "Cristo, quanto è bello".
Lui si spostò di lato, con l'intenzione di lasciarmi passare, ma nello stesso momento lo imitai - tentando a mia volta di lasciargli libero il passaggio - ed andammo nella stessa direzione per almeno tre volte. Ridemmo, imbarazzati, ed alla fine ci presentammo."Harry".
In quel momento, "Harry" era il nome più soave che avessi mai sentito, e la sua voce la più delicata e limpida che avessero mai ascoltato le mie orecchie, ed avrei voluto udirla fino alla morte.
Quel giorno lo invitai a mensa, al tavolo che di solito occupavo con Josh e Niall. Questi ultimi furono molto sorpresi nel vedermi interagire con qualcuno che non fossero loro, e sorrisero felici, facendo entrare subito Harreh nel "gruppo". Furono quelle quattro chiacchiere con lui a permettermi di aggiungere: "Dio, infilerei volentieri le mani in quei ricci!", "OMMIODDIO, HA LE FOSSETTE QUANDO SORRIDE! HA.LE.FOTTUTE.FOSSETTE.", "Ma è reale?", "E' un Dio greco.", "Dio, ha gli occhi più belli dell'universo. Sono verde smeraldo...il mio colore preferito.","Se continua a guardarmi così, me lo trombo ora davanti a tutti!", "Dio, che labbra, sembrano così soffici e pronte ad essere morse..." alla lista delle sue qualità. La mia mente è stata, fin da subito, completamente fottuta da quel ragazzo.
Il nostro rapporto prese a mutare quando iniziammo ad instaurare una certa confidenza, ovvero quando ormai era entrato anche Leeyum a far parte delle nostre vite.
Ergo, da un "ci siamo appena conosciuti, quindi mi comporto come si deve" siamo passati a "come cazzo ti permetti di preferire quella band insulsa alla mia preferita?!" per continuare con un "MA SASSY CI SARA' TUA MADRE" - ed a seguito un "Scusa Anne, non volevo..." rivolto alla donna in questione - per completare con un:
"MA SAI QUANTO ME NE FREGA DI AVER SPORCATO LA TUA CAMICIA CON I PICCIONI?!"
"SONO FENICOTTERI, IDIOTA!"
"CAPIRAI, FA CAGARE LO STESSO!"
E non so neanche io quando o come, ma ci baciammo. Era un bacio dato con rabbia, con foga ed aspettativa. Immaginai quel momento da quando lo conobbi, in quel bagno. Desiderai le sue labbra da quando i suoi capelli erano corti e gli arrivavano solo fin sotto l'orecchio, incorniciando il suo viso una volta paffuto ed infantile. Io volevo Harry, e lo volevo come mai ho voluto niente nella mia vita.
Fu in quel momento che mi sentii completo. Fu in quel momento che mi accorsi di non voler baciare altre labbra all'infuori delle sue, fu in quel momento che mi accorsi di amarlo davvero, nonostante i continui battibecchi.
E Dio, quanto sbagliavo a pensare di potermela cavare da solo. Mi ero perso risate sincere, complicità, confronti e molto altro ancora, prima di incontrare tutti loro. Fu per questo che, quando Lee ci presentò Zayn, io volli diventare a tutti i costi suo amico.
Rivedevo in lui me stesso, ai tempi in cui ero introverso e non volevo familiarizzare con nessuno. Vedevo in lui quel ragazzo terrorizzato dalle persone, terrorizzato dal male che avrebbero potuto fargli se avesse permesso loro di entrare a far parte della sua vita. Io e Zayn eravamo complementari, è bastato poco a farci legare, una sigaretta per suggellare la nostra amicizia. Io ho avuto i ragazzi - Josh, Niall, Haz e Lee - ad abbattere il mio muro, per questo volevo che Zayn potesse contare su di me. Volevo essere io ad abbattere il suo muro, volevo essere io il suo braccio destro, la sua figura di riferimento. Volevo regalargli la stessa fortuna che avevo avuto io. E ci ero riuscito.
Per questo avevo deciso di mantenere il suo segreto, a qualunque costo, ed a qualunque prezzo.
Mi ha fatto promettere di mantenerlo - con tutti - e di non immischiarmi mai, ed è stato esattamente ciò che ho fatto. Ho sempre rispettato Zayn, le sue scelte, i suoi modi di fare, i suoi sbalzi d'umore. Eravamo uguali, io e lui, sotto questi aspetti. Ma per quanto possa sembrare stronzo, cinico, burbero, egoista...Zayn non era così. Zayn era molto più di questo. Io so chi è Zayn, e so che ha bisogno di me.
Ma ora, leggendo il messaggio inviatomi da Harry qualche ora fa, mi chiedo cosa sarebbe accaduto se avessi scelto di comportarmi in maniera diversa, almeno con lui.
"Curly sweetcheeks❤
Non voglio più essere preso per il culo da te, Louis, basta. E' finita, vaffanculo."
Strinsi il telefono, incapace di formulare una frase decente in risposta a quello che era il mio ragazzo. E Dio, quanto faceva male parlare al passato? Com'era possibile che solo due ore prima andasse tutto bene ed ora tutto mi era crollato addosso? Mi sentivo come se mi fosse stata portata via l'anima. Non riuscivo a credere che fosse finito tutto così, per una sua ingiustificata pippa mentale.
Lui e la sua fottuta, incontrollata, stupida gelosia!
"Ti rendi conto che ultimamente messaggi solo con Zayn? Anche quando stiamo insieme! Sembrano uscite a tre, le nostre." mi richiamò, ieri sera, sbuffando.
"Amore, lo sai come la penso. Zayn...ha solo me, non posso lasciarlo solo. Non ora."
"No, Louis, non so come la pensi realmente. Sembra molto più di questo." sussurrò, tornandosene a casa.
Non lo seguii, sapendo che avesse bisogno di restare solo per schiarirsi le idee, e gli ho dato del tempo per farlo. Tentai comunque di rintracciarlo, dopo cena, inviandogli messaggi e chiamandolo ogni dieci minuti, ma spense il telefono. Sospirai, non chiudendo occhio per tutta la notte.
Il giorno dopo passai a fargli visita, ma lo trovai freddo, inviperito. Mi chiese di far chiarezza con lui una volta per tutte. Voleva spiegazioni su Zayn, sul motivo per cui non potevo rivelargli nulla e cosa ci fosse dietro di tanto importante. Ma non me la sentii di tradire Zayn, ed Harry la prese come uno schieramento contro la sua persona. Tentai invano di spiegarmi, ma non volle sentire ragioni.
Mi cacciò di casa, e solo con quel messaggio realizzai cosa fosse successo realmente.
Harry mi aveva lasciato.
Sentii le braccia di Zayn avvolgermi, una volta scoppiato a piangere. Ero corso da lui per conforto, per chiedergli consiglio, per sfogarmi, per trovare una soluzione. Gli raccontai tutto, rivelando sinceramente che non volevo rivelare il suo segreto, ma che allo stesso tempo non riuscivo più a mentire ad Harry. Non volevo che finisse tutto così, non volevo che pensasse di essere una seconda scelta, non volevo pensasse che tenessi di più a Zayn.
Harry per me era tutto, ero felice grazie a lui, al suo amore, alla sua presenza. Harry è da sempre stato la mia bussola, la mia àncora, la gabbia confortevole in cui tornare dopo un volo stancante, i petali della rosa posta al centro esatto del mio cuore. Lo amavo infinitamente, sono cresciuto con lui ed è stato grazie a lui che avevo scoperto cosa significasse amare ed essere amato. Harry, Harry, solo Harry.
"Lou, non fare così. Si aggiusterà tutto, vedrai! Ne sono certo." mi rassicurò Zayn.
"Invece è andato tutto a puttane, Zee! Mi odia!" singhiozzai.
"Chi sei tu? Che ne hai fatto del Louis sicuro di sé che conosco io? Alza il culo da questo letto, ora! Devi riprenderti il tuo ragazzo, e devi farlo immediatamente! Io apprezzo ciò che stai facendo per me, davvero, te lo assicuro. Sei mio fratello, Louis, ma non posso accettare che per colpa mia tu perda Harry. Non te lo permetterò. Va da lui, spiegagli tutto. Si è sentito trascurato dal suo ragazzo, ha solo bisogno di te."
"Ma Zee..." tentai di farlo ragionare.
""Ma" un cazzo, Louis. Va da lui e spiegagli tut-..." fu interrotto dal campanello di casa sua. Sospirò, mi scompigliò i capelli e scese ad aprire, poiché Hazel era uscita per la spesa. Lo seguii, e mi irrigidii notando Harry dall'altro lato della porta.
"Chissà perché non mi sorprende vederti qui!" mi accusò tagliente.
"Ed io che avevo deciso di darti una cazzo di opportunità per spiegarti meglio, che idiota! Da quanto va avanti, eh?!" mi spintonò.
"Harry non è come pensi, Cristo!" gli dissi, tentando di calmarlo sfiorandogli il braccio.
"Non toccarmi! Mi fai schifo...e tu, tu brutto stronzo del cazzo! Prima torturi uno dei miei migliori amici ed ora mi fotti il ragazzo?!"
"Harry ma di che cazzo stai parlando?! Tra me e Louis non c'è nulla di sentimentale!" gli rispose Zayn.
"Oh certo, e ti aspetti che io creda ancora a questa stronzata?!" strinse i pugni il riccio.
"Non è una fottuta stronzata!" urlò il moro.
"Sta zitto, Zayn! Credi che sia così idiota?! Io lo noto il modo in cui vi guardate complici, sembrate vivere su un mondo a parte, un mondo vostro! E credimi che gli abbracci che vi date sono tutto tranne che amichevoli. Louis è diventato il tuo cagnolino, Malik! Bastava un messaggio e subito la sua attenzione passava a te! Io non esistevo più, non...non conto più nulla da quando ti ha conosciuto. Ho fatto finta di nulla fin troppe volte, ora basta! Mi fate schifo!" si sfogò il riccio, lasciandosi sfuggire qualche lacrima.
"Harry, se ci lasciassi spiegare..." tentò nuovamente Zayn, ma ricevette un pugno sul naso, il quale gli fece perdere l'equilibrio facendolo ricadere ai miei piedi.
"Zayn!" mi affrettai ad aiutarlo, guardando Harry dal basso.
"Ma cosa cazzo ti prende?!"
"SE STATE INSIEME, ABBIATE ALMENO LE PALLE DI DIRMELO, LOUIS!" urlò Harry, completamente fuori di sé.
Sentii dei passi bloccarsi dietro di me. Mi girai, improvvisamente in ansia di vedere i genitori di Zayn farci la ramanzina per il casino che stavamo creando. Ma il fato non era dalla mia parte, perché la persona appena entrata era l'ultima che avrei voluto sentisse questo discorso.
Liam.
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You stood by me. || Ziam Mayne.
FanfictionL'essere più insignificante al mondo? Zayn Jawaad Malik. L'essere più decerebrato al mondo? Zayn Jawaad Malik. L'essere più ignorante al mondo? Zayn Jawaad Malik. L'essere più rompicoglioni al mondo? Zayn Jawaad Malik. L'essere più schifoso, viscido...