20.

3K 211 136
                                    

"Siete ridicoli!" 
"Ha parlato..." sbuffò il liscio.
"Io non sono ridicola, sono fantasticamente magnifica! Voi, piuttosto, sembrate degli elfi gay!"
"Sul gay ci ha azzeccato..."
"Niall, non darle corda!" scosse la testa Josh, divertito.
"Roo, non è che per caso hai una cotta per uno di noi e vuoi attirare la sua attenzione?" ipotizzò il riccio, alzando ed abbassando le sopracciglia ripetutamente, in modo malizioso.
"Ti piacerebbe, eh, Styles?"
"In verità no! Ci piace il cazzo, quindi, alla fine, sarebbe comunque un problema tuo!"
"HAZZA, NON PARLARE COSI' A MIA SORELLA!"
"Scusa, Lee, ma la schiettezza serve in questi casi!" 
"Tu evitala!"
"Come se mi scandalizzassi..."
"Non puoi fingere di essere ancora la mia tenera ed innocente Roo, per una volta?"
"E va bene..."
"Sul serio?" chiesi sorridendole.
"Ma te pare? E muovi il culo, che sennò facciamo tardi!"
"STO CAZZO DI MAGLIONE PIZZICA!"
"LouLou, se ti infastidisce così tanto, ti aiuto a toglierlo..."
"Evitate di porneggiare, ho appena fatto colazione, grazie! E poi perché diamine hai gli occhiali da sole in casa, Lou?"
"Perché fa più figo, no? Tsk, non capisci niente della sexità, Nello!"
"Divino Zeus, fulminalo tu..." scosse la testa il biondo.
"Io non so sciare, non ci sarebbero altre attività da fare, laggiù?" chiese il moro, chiudendo la brochure.
"Il boscaiolo, Zee!"
"Divertente, Devine!" roteò gli occhi il pakistano.
"Dai, che saresti sexy con la camicia a scacchi!" rise Josh, dandogli una pacca sulla spalla.
"DOVE CAZZO SONO I FIAMMIFERI?!" urlò Ruth dalla cucina.
"Il disagio si sta espandendo..." sussurrò Niall, con fare teatrale, facendo ridere Josh. 
"Ma di chi è stata l'idea di merda di andare a festeggiare il Natale in montagna su una baita sperduta?"
"Tua, Lou Bear..."
"...Allora è stata un'idea geniale! Susu, andiamo in baita, che ci spaccheremo a merda!"
"Ti ricordo che ci saranno anche Hazel, mio padre e Karen, Lou..." rise Zayn. 
"Dettagli, Malik! I vecchietti andranno in letargo alle otto di sera, e noi ci spaccheremo a me-..."
"Chi andrà in letargo?" chiese la voce autoritaria, ma divertita, del signor Malik.
"...gli orsi, signore!" rispose il liscio, causando una risata di gruppo.
"Siamo tutti pronti?" sorrise Hazel, raggiungendoci con la sua valigia.
"Quasi, vado un attimo in bagno! NON LASCIATEMI QUI!" ci minacciò bonariamente Josh, correndo verso la toilette.
"Ragazzi?" ci richiamò mia sorella. Ci girammo in tempo per essere accecati da un flash.

"Questa verrà usata come cartolina per gli auguri!" rise Ruth

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Questa verrà usata come cartolina per gli auguri!" rise Ruth.
"Non osare!"
"Troppo tardi, l'ho già inviata a tutti i nostri parenti!" mi fece un linguaccia, riponendo il telefono nella tasca del cappotto.
"Ti odio!"
"Vivo lo stesso!"
"Smettetela di fare i bambini. Piuttosto preparatevi, che tra poco partiamo." ci riprese mia madre.
Io la guardai con sufficienza, infilandomi il cappotto in silenzio. Fra noi le cose non erano minimamente cambiate, anzi. Nel caso in cui ci siano stati degli scambi di battute, c'era da ringraziare Ruth. Se non fosse stato per lei, io avrei continuato ad esserle del tutto indifferente, senza sentirmi minimamente in colpa. Un giorno mi disse "questo tuo atteggiamento non ti aiuterà a farti accettare da lei, idiota", ed avrà anche avuto ragione, ma ormai poco mi importava del giudizio di quella donna. Io ero finalmente fiero di me stesso, e mi bastava questo per andare avanti.
"Come ci siamo organizzati per il viaggio?" domandò Yaser, quando Josh tornò in salotto.
"Tu ci precederai in macchina con Karen, Hazel e Ruth. Per quanto riguarda noi ragazzi, vi seguiremo col furgoncino di Josh!" rispose Zayn.
"E Nicola?"
"Ci raggiungerà direttamente lì, caro!" le rispose mia madre, indossando una sciarpa.
A quelle parole non potei evitare di sorridere. Mancavano un paio d'ore ed avrei riabbracciato anche Nikki.
Il viaggio era stato organizzato quella stessa mattina, una volta svegliati. Louis ci aveva quasi obbligati a prenotare quella baita, una volta saputo che né io, né Zayn, eravamo mai stati in un luogo del genere. Tutti si ritrovarono d'accordo con lui, erano sicuri che ci saremmo divertiti ed avremmo legato di più con Zee, ed ottennero il permesso dei loro genitori a patto che fossimo accompagnati da Yaser e Karen. Una volta deciso tutto, a Ruth era venuta la brillante idea di chiedere a Nicola di raggiungerci direttamente lì, dove poi avevamo deciso di festeggiare il resto del Natale, fino a Capodanno. Nikki fortunatamente aveva accettato, e questo mi fece sorridere tutta la mattinata.
Era essenziale, per me, avere accanto le mie sorelle, in questo periodo. Temevo che, dopo il divorzio, le cose fra noi sarebbero andate a peggiorare, e che non ci saremmo più visti per via della situazione difficile da gestire. Invece, ed aggiungerei per fortuna, avevamo fatto in modo di non perderci mai di vista, tra telefonate e videochiamate, e restammo uniti nonostante tutto. Arrivavano momenti in cui, tuttavia, la loro mancanza si faceva sentire di più, ed è per questo che non vedevo l'ora di raggiungere la baita. Finalmente avrei riabbracciato entrambe le mie sorelle, e mi sarei beato del loro affetto per il resto delle vacanze, ritornando un po' indietro nel tempo, a quando le cose non erano ancora così complicate.
"Pronti?" chiese Yaser, ridestandomi dai miei pensieri.
"Pronti!" rispondemmo tutti in coro, sorridendo.
Uscimmo di casa trasportando le nostre valigie, attenti a non inciampare, visto quant'erano ingombranti. Mi scambiai uno sguardo con Zayn, cosa che lo fece arrossire di poco. Ci eravamo svegliati abbracciati, con le gambe intrecciate fra loro. Il risveglio più bello della mia vita. Restammo ad osservarci per un po', ed appena prima che si svegliassero gli altri, mi aveva concesso un bacio a stampo, gesto che mandò in tilt il mio povero cuore.
"Ti serve una mano?" gli chiesi sorridendo, indicando la sua valigia.
"Nah, ce la faccio, grazie..." mi rispose sorridendo.
"MA STAI SCHERZANDO, SPERO! DOBBIAMO VIAGGIARE SU QUEL COSO HIPPIE?!"
"Primo: non è hippie, è giusto un po' vintage! Secondo: porta rispetto al mio Gus, Tomlinson, è tenuto benissimo ed è il mio gioiellino; infine: è l'unica autovettura che ci permetta di viaggiare tutti insieme!" si difese Josh.
"Non è tanto male..." sorrise Harry, girandoci intorno.
"Io non ci salgo." continuò Louis, imperterrito, incrociando le braccia al petto.
"Vuoi che ti lasci a piedi?"
"...IO DAVANTI!" rispose il liscio, correndo verso il furgoncino indaco di Josh.

You stood by me. || Ziam Mayne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora