''Soft Kitty" è la ninna nanna che Sheldon vuole sentirsi cantare quando è malato. Proprio questa canzone è finita al centro di una causa legale, secondo cui la Warner Bros. avrebbe utilizzato illegalmente il brano.
A fare causa alla casa di produzione dello show sono Margaret Perry ed Ellen Chase, figlie di Edith Newlin, l'autrice del brano "Warm Kitty", scritto nel 1937 e da cui deriva, appunto, "Soft Kitty". Le figlie della Newlin accusano i produttori del telefilm di aver inserito in alcune puntate della serie tv il brano della madre senza pagarne i diritti. Si tratterebbe di un caso di poca importanza, ma così non è, dal momento che, secondo le due, non solo il brano "ha giocato un ruolo notevole nello sviluppo e rappresentazione di uno dei personaggi chiave del programma", ma è anche stato sfruttato per realizzare una serie di gadget, tra cui tazze, t-shirt ed altri accessori, i cui guadagni non sono stati divisi con loro.
Willis Music, la casa discografia proprietaria dei diritti della canzone, sostiene però che la Warner Bros ha regolarmente pagato per poter inserire il brano all'interno dello show.
Il proprietario della casa discografica, Kevin Cranley:
"Nel 1937, abbiamo pubblicato un libro intitolato 'Songs for the Nursery School', ed abbiamo veduto decine di migliaia di copie. E' composto da oltre 150 brani per bambini. E' stato scritto da Laura Pendleton MacCarteney. In quel libro a pagina 27 c'è Warm Kitty. Io e la Warner Bros. abbiamo lavorato per assicurarne i diritti a The Big Bang Theory e da allora l'hanno usata. Gli autori volevano quella canzone perchè uno di loro se la ricordava quando era bambino. Hanno anche voluto cambiare leggermente le parole e non sono sicuro del perchè lo abbiano fatto".
In effetti, la versione originale dice "Warm kitty, soft kitty, little ball of fur; happy kitty, sleepy kitty, purr! Purr! Purr!", mentre gli autori del telefilm l'hanno trasformata in "Soft kitty, warm kitty, little ball of fur; sleepy kitty, happy kitty, purr! Purr! Purr!". Una scelta probabilmente voluta per evitare che, in casi come questi, si potessero accusare i produttori.
La causa verte intorno ad una questione, ovvero su chi abbia i diritti del brano e non del libro da cui è stato tratto. Se la Warner Bros avesse comprato i diritti del volume e, quindi, di tutte le canzoni contenute, vincerebbe la causa. Di solito, quando un autore di canzoni deve vendere i diritti del suo brano per la pubblicazione, questi vanno all'editore: se la Newlin, quando ha dato il permesso per la pubblicazione del suo brano alla MacCarteney, avesse anche venduto i diritti del testo all'editore, allora questo avrebbe avuto la possibilità di venderli alla Warner Bros, che avrebbe poi potuto utilizzare il testo come meglio avrebbe creduto. Una volta che si sarà capito a chi appartengono i diritti, si valuterà se le figlie dell'autrice possono chiedere un risarcimento o no.
Come faremo se Sheldon non potesse più tranquillizzarsi con "Soft Kitty"?? AHAHAHAHA
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