L'arrivo

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E' arrivato il giorno tanto atteso, oggi devo partire per andare a quell'accademia a Londra di cui i miei hanno tanto parlato.

Dopo settimane passate a organizzare la partenza, per quanto io non voglia lasciare la mia famiglia, la mia città e i miei amici sono felice di partire, di andarmene da questa vita e da questa gente noiosa e monotona per fare nuove esperienze, incontra nuove persone e nuovi stimoli.
Ripongo in valigia le ultime cose cercando di farci stare tutto per poi chiuderla e metterla fuori dalla porta in modo che mio padre possa portarla giù e caricare in auto anche questa.

In bagno mi guardo allo specchio, i lunghi e mossi capelli corvini i cadono come onde sulle spalle, i miei occhi verdi sono evidenziati da della matita nera, le lunghe ciglia scure enfatizzate da dal mascara mentre la pelle chiara entra in contrasto con la mia bocca rosea.

Pronta scendo al piano di sotto dove mi aspettano mia madre e la mia sorella, dopo essere stata stritolata tra le braccia di mia mamma e aver dato scombinato i capelli dorati della mia sorellina esco di casa e chiudendomi la porta alle spalle raggiungo mio padre seduto in macchina e pronto a partire.

Dopo quasi tre ore di viaggio, una serie infinita di canzoni e qualche schifezza pensa ad un autogrill raggiungiamo l'accademia. Ad accoglierci c'è un enorme cancello nero in ferro battuto decorato con dettagli dorati oltre il quale ergeva una enorme struttura antica che ricorda Holyrood Palace davanti alla quale sostano le macchine dei genitori dalle quali scendono numerosi studenti che assieme ai propri bagagli varcano il palazzo.
Quindi entriamo e parcheggiamo dove c'è posto e dopo aver scaricato le valigie seguiamo le altre persone spaesate come noi ed entriamo nell'edifico dove una ragazza mingherlina e dalla voce acuta ci da le indicazioni per raggiungere il dormitorio e la mia stanza.

Dopo aver finalmente raggiunto la camera dove vivrò per i prossimi mesi e dopo aver salutato mio padre con un malinconico abbraccio mi appoggio allo stipite della porta e osservo attentamente la stanza. Come prima cosa noto i due letti vicino ai quali risono due comodini dello stesso legno scuro della porta ed entrambi attaccati al muro color panna. La camera è ben illuminata da un'enorme finestra, posta proprio davanti alla porta, che da sul ben curato cortile interno della struttura, sotto la quale c'è una grande scrivania decorata sauna semplice lampada chiara. Nella stanza ci sono anche due porte, una che porta ad un piccolo ma accogliente bagno e un'altra che da su una piccola cabina armadio.

Mentre scelgo il mio letto e inizio a disfare i bagagli inizio a fantasticare su chi potrebbe essere la mia futura compagna di stanza e fra quanto tempo potrò incontrarla, spero vivamente che non sia una ragazza con la puzza sotto al naso o maniaca dell'ordine. Quando ormai avevo quasi finito di mettere in ordine le mie cose ecco che sento delle voci proprio davanti alla mia porta immagino dunque che finalmente è arrivato il momento di conoscere la mia nuova coinquilina. 

Horse's Accademy|| IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora