Il maneggio

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Dopo la festa di benvenuto i giorni sono passati con un'assoluta calma ma, essendo oggi l'ultimo giorno di vacanza, io e Molly abbiamo deciso di goderci quest'ultima giornata prima dell'inizio della scuola nel migliore dei modi.

Dopo esserci alzate e preparate siamo andate da Starbucks a fare colazione
<Cose facciamo oggi di bello?> le domando poiché non sappiamo che fare nel pomeriggio <serie tv e schifezze, come al solito, mi sembra ovvio!> risponde.
Da quando la conosco trascorriamo le nostre giornate ridendo e scherzando come delle sceme e la cosa non mi dispiace per niente, anzi sono davvero contenta che in così poco tempo abbiamo legato già così tanto in così poco tempo.

Dopo aver trascorso la giornata in camera come avevamo deciso abbiamo ordinato della pizza e ad una certa ora abbiamo deciso di andare a dormire essendo domani il primo giorno scolastico qua all'Accademia.

Sfortunatamente però il sonno sembra non volermi colpire e, dopo essermi girata e rigirata nel letto invano, chiamo a bassa voce Molly per vedere se è sveglia e per mia fortuna lei mi risponde.
Guardo l'orologio che segna le una ed essendo sia sveglie da un oretta e ancora prive di sonno decidiamo di andare a fare un giro per il campus.
Uscite dal dormitorio una fredda brezza leggera mi fa venire la pelle d'oca facendo svolazzare i miei capelli corvini al vento che si mimetizzano nel buio della notte illuminato dai lampioni dalla luce calda; il silenzio evidenzia che siamo le uniche fuori a quest'ora.
Ovviamente saranno tutti a dormire nei propri letti, dove dovremmo stare anche noi.
Decidiamo quindi di andare a visitare l'unico posto nel quale non eravamo ancora state non c'è nessuno, le scuderie.

Arrivate alle stalle i miei occhi si illuminarono, quel profumo di fieno, i cavalli, l'odore del mangime e perché no anche quello di letame mi fecero subito sentire a mio agio ricordandomi che fin da bambina adoravo i cavalli, non l'ho mai detto a nessuno, i miei genitori sapevano di questo amore ma non hanno mai pensato fosse tanto forte da desiderare di passare ogni giorno in compagnia di questi fantastici animali; se pensavano di mandarmi qua per farmi un torto in realtà mi hanno fatto il regalo più bello di sempre.

Arrivate davanti alla grande struttura notiamo che nonostante le luci siano spente il portone è socchiuso, evidentemente qualcuno si era dimenticato di chiuderlo, così decidiamo di entrare.
Accendo la luce, tirando in su una leva del quadro elettrico situato vicino al portone, e andiamo in giro a curiosare.
Nei box ci sono dai doppi-pony ai cavalli veri e propri, Arabi, Frisoni, Hannover, Purosangue Inglesi e tantissimi altri.

Mentre accarezzo un cavallo sauro un forte rumore improvviso mi fa saltare dalla paura, il suono persiste sono dei colpi, probabilmente di un cavallo che continua a calciare la porta, decido dunque di andare a vedere.
Passato qualche corridoio raggiungo il luogo dal quale arriva il rumore e vedo un box tutto chiuso direi quasi blindato; mi avvicino cautamente e ci guardo all'interno attraverso il foro di una trave che costituisce la porta, nonostante la poca luce intravedendo un stupendo cavallo illuminato solamente dagli sporadici raggi di luce che filtravano dalle tra una trave e l'altra.
Rimango incantata a guardarlo chiedendomi il perché del box completamente serrato.

Horse's Accademy|| IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora