Il piano

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-Ehi tu! Che stai facendo!? Sei impazzita questo è un cavallo pericoloso!? una voce mi fa sobbalzare e presa alla sprovvista tolgo la mano di colpo facendo spaventare il cavallo che innervosito si nasconde nell'oscurità del box.
-Pericoloso? In che senso? chiedo
-Ha mandato all'ospedale molte persone ed è sempre agitato è meglio che stai lontana da lui! Non capisco perché i proprietari non lo mandino via.
-No, non ci credo; io l'ho accarezzato, non posso mandarlo via bisogna dargli un'opportunità ognuno necessita una seconda opportunità. Come può essere pericoloso? E poi tu chi sei?
-Luke, mi chiamo Luke. Sono nel tuo stesso corso di letteratura inglese, tu sei Emily giusto?
-Si. Rispondo secca, mi giro e vado via, non mi piace che le persone mi dicono cosa posso o non posso fare.

Lui mi segue continuando a parlare ma io non gli do retta continuo a pensare a quelle parole; mandarlo via come poteva minimamente pensare di mandarlo via? girato l'angolo vedo Molly e la raggiungo, lui si presenta anche a lei e mentre parlano colgo l'opportunità per allontanarmi, devo pensare ad un piano per far capire a tutti che quello non è un cavallo perso, che merita un'altra opportunità.
Torno in camera e Molly, prendo un quaderno e inizio a scrivere e disegnare i passi del piano che metterò in atto questa sera stessa:
verso le undici sarei partita dalla mia stanza e sarei andata al maneggio, arrivata sarei entrata dalla porta aperta, avrei preso una cavezza e una longhina dalla selleria, sarei andata al box del cavallo, lo avrei fatto avvicinare gli avrei dato una carota e poi con calma e con cautela gli avrei messo la cavezza e l'avrei portato in paddock.
Mi faccio una doccia e dopo essermi vestita lascio la camera e visto che non ho ancora visto Molly mando un messaggio con su scritto che uscivo con il ragazzo che avevo conosciuto quel pomeriggio e che non avrebbe dovuto aspettarmi.

Così mi dirigo verso il maneggio e prendo una cavezza, vado al box di quel misterioso cavallo e faccio quello che avevo programmato, apro la porta del box mi avvicino e gli do un'altra carota e gli metto la cavezza. Quà in piedi, vicino a me, calmo, tranquillo, immobile ma al tempo stesso attento alla situazione, lo faccio uscire dal box e lo porto invece che nel paddock, come avevo programmato, nel tondino così nessuno ci avrebbe visto ne disturbato.
Sono qua da un'oretta o poco più quindi decido di riportato in box, lo faccio entrare, gli tolgo la cavezza e gli do l'ultima carota che avevo a disposizione, gli faccio qualche carezza ed esco. Li vedo Luke che mi guarda con uno sguardo da rimprovero io, ignorandolo proseguo per la mia strada ma lui mi blocca:
-Ti ho già detto che quel cavallo è pericoloso e che devi starci alla larga! Sbotta lui
-E io ti ho detto che non è vero! E poi chi sei tu per dirmi cosa posso o cosa non posso fare? E poi guarda qua!- Dico mostrandogli una foto del cavallo nel tondino- ti sembra pericoloso?
-Sei matta e se ti faceva male?
-Non è successo quindi non ne parliamo.
Detto questo con un passo veloce mi allontano da lui e vado subito in camera a dormire col sorriso stampato sulle labbra per le belle sensazioni provate questa sera.

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