2. I Cullen

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Saltai giù all'albero atterrando in piedi. Iniziai a correre e in pochi secondi galoppavo su quattro zampe. Superai la linea di confine ed entrai nel territorio dei nostri nemici, cercavo di seguire i quattro vampiri senza farmi scoprire.
Per fortuna ero sottovento, se c'è lo avessi avuto contro di sicuro avrebbero sentito il mio odore non umano - a parere degli altri del branco, sembrava un misto tra quello dolce dei vampiri e quello "amaro" dei licantropi-.
Improvvisamente il vento cambiò direzione ed io mi acquattai in mezzo a delle felci abbastanza alte.
Merda... stupido vento, ora penseranno che volessi attaccarli alle spalle! Sam mi ammazza. Mi preoccupavo di Sam quando invece ero ricercata da quattro vampiri.
Non avevo mai combattuto contro un vampiro, sapevo solo che bisognava farlo a pezzi e bruciarne i resti, come tramandava la leggenda del primo incontro con i freddi.
Già, ma con cosa avrei potuto bruciarli? Accendino? Non lo avevo. Pietre focaie? Non le avevo. Inoltre, tutto era troppo umido per far attecchire il fuoco!
Emmett, come tutti gli altri, aveva capito dov'ero nascosta; fu il più coraggioso e si avvicinò, pronto ad uccidermi. Il vampiro era pronto a balzare sulle felci, su di me.
Mi preparai a scappare, avevo già una via di fuga pronta verso destra.
Alice si spostò verso destra e fece un cenno a Jasper che la seguì.
Ma che cavolo? Pensai stupita. Ok, in qualche modo ci passerò lo stesso.
Tutto successe in un attimo.
Emmett, con un ringhio, mi saltò addosso.
Sgusciai via dal cespuglio e corsi verso destra. Dovevo tornare a La Push e avvertire il branco,
Perché oggi nessuno si trasforma?! Mi chiesi.
I vampiri erano stupiti dalla mia taglia, si aspettavano un grosso lupo. Questo era un vantaggio per me.
Jasper si riscosse per primo e mi si avventò contro cercando di prendermi. Era troppo lento, avevo già letto quella "mossa" nella sua mente. Mentre lui saltava e cadeva a terra senza niente tra le mani, io saltavo a destra schivandolo.
Alice mi colse alla sprovvista, stava quasi per prendermi quando mi gettai di lato rotolando addosso a Rosalie. Mi alzai in fretta e ripresi a correre.
Dopo vari tentativi di prendermi, i Cullen erano riusciti nel loro intento: allontanarmi da La Push e quindi dalla mia possibilità di salvezza. Iniziai a stancarmi, correvo al massimo della mia velocità, stavo rallentando. Stavo per arrendermi quando ripensai alle leggende: dicevano che i vampiri potevano avere dei poteri e che alcuni Cullen li avevano! Potevo far leggere ad Edward i miei pensieri, forse avrebbe capito che non mentivo e che ero lì in pace.
E se Edward non fosse stato a casa? E se non avessi trovato la casa? Dopotutto, non sapevo assolutamente dove abitavano, non mi era mai interessato più di tanto.
Sentivo che i vampiri mi stavano raggiungendo, così accelerai e iniziai a cercare la casa.

Dopo vari minuti di corsa sfrenata ero disperata: mi stavano raggiungendo e non sapevo dove fosse questa maledettissima casa.
Notai che i Cullen volevano cercare di spingermi più a sinistra, e se casa loro fosse stata sulla mia traiettoria? Forse cercavano di allontanarmi pure da lì. Scattai a destra, buttando a terra Alice, ed iniziai a correre sempre più veloce. Il fiato e le forze iniziavano a mancarmi, ma dovevo comunque andare avanti.

Ad un tratto ebbi un sussulto, l'odore dei vampiri stava aumentando! Forse erano molto vicini a me.
Mi voltai. No, erano sempre alla stessa distanza, che pian piano si accorciava. In lontananza vidi della luce, come se ci fosse uno spiazzo oltre quegli alberi.
Accelerai il più possibile. Le zampe non toccavano quasi il suolo e mi sembrava di poter stramazzare a terra da un momento all'altro.
Ogni tanto mi voltavo, temevo che mi stessero raggiungendo, l'odore aumentava sempre di più.
Ad un certo punto, mentre mi guardavo indietro per l'ennesima volta, Alice urlò allarmata: «Carlisle! Esme!».
E che c'entrano loro?
Mentre stavo guardando indietro e pensando a perché la vampira fosse tanto spaventata, andai a sbattere contro un muro. Un muro molto duro e freddo, come ghiaccio, e puzzava di dolce. Caddi a terra, sul muro.
Un intenso dolore alla spalla mi colpì, strinsi i denti.
Muro freddo, duro, puzza... ma è un vampiro! Pensai rialzandomi spaventata mentre indietreggiavo. Mi rannicchiai contro un masso duro e congelato.
Evitai di pensare al dolore alla spalla e scoprii i denti in segno di avvertimento.
Intanto, il dottor Cullen si rialzò da terra.
Cercavo di guardarlo negli occhi per fargli capire che non volevo far del male a nessuno, non volevo svelare subito i miei poteri.
Poco dopo il masso mi afferrò nella sua morsa d'acciaio e mugolai.
Era quel dannato vampiro super dopato, non un masso. Stupida, Stupida, stupida!
Cercai di liberarmi scalciando, dimenandomi e ringhiando. La spalla destra mi faceva un male atroce.
Decisi di trasformarmi per poter parlare normalmente.
Emmett si stupì e allentó di poco la presa, senza lasciarmi andare.
«Vampiro, potresti lasciarmi? Mi fai male, ti prego» pregai dolorante, ma lui non mi lasciò, anzi, mi strinse più forte.
Una fitta di dolore mi partì dalla spalla e lanciai un gemito di dolore.
«Emmett lasciala, le fai male» gli ordinò una donna con i capelli lunghi e castani e gli occhi dorati. Era Esme Cullen, se non mi sbagliavo.
«Esme, è pericolosa! Non possiamo lasciarla!» le rispose Jasper.
«Più che pericolosa mi sembra spaventata» osservò Carlisle.
Ero molto più pericolosa di ciò che pensava.
«Emmett, lasciala. Anche se volesse scappare non ci riuscirebbe, è circondata». Poi si rivolse a me «Tu, non cercare di scappare e non ti faranno niente, ok?»
Ovviamente annuii, seguendo il consiglio del dottore.
Emmett, un po' titubante mi lasciò.
Mi sedetti a terra senza trasformarmi in lupo.
«Come ti chiami piccola? Non ti hanno detto che questo è il nostro territorio?» mi chiese amorevolmente Esme.
Sorrisi imbarazzata e risposi aggiungendo qualche dettaglio insignificante: «Mi chiamo Chiara e abito a Forks. Gli altri mi hanno detto che qui non potevo venire ma ero curiosa... li ho visti correre» dissi alludendo ai quattro vampiri ed indicandoli «e ho deciso di seguirli, non sapevo se Sam mi avesse mentito o no riguardo ai vampiri... È stata pure curiosità e stupidità». Ero stata molto stupida, stavo rischiando di farmi uccidere e di scatenare una guerra millenaria.
"E ora che faccio? È davvero tanto spaventata e non mi sembra che stia mentendo. Se almeno ci fosse Edward, potrebbe dirmi sicuramente se mente o no". Carlisle era confuso, non sapeva che fare. «Beh, e ora che si fa con te?» mi chiese.
Anche se era una domanda retorica io risposi lo stesso: «O aspettate l'arrivo di Edward» ne sentivo già i pensieri «oppure, anche se penso che mi direte di no, potreste farmi tornare a La Push senza problemi». Avrebbero dovuto scegliere la seconda opzione, dopotutto, anche se non se n'erano accorti, ero stata molto brava a non trasformarmi, avrei potuto avvertire il branco se c'era qualcuno "online".

Nel mentre che aspettavamo Edward mi guardai attorno, davanti a me c'era Carlisle, un vampiro con capelli corti e di un colore biondo chiaro, di statura media, abbastanza muscoloso e con un sorriso gentile. Alla sua destra c'era Esme, aveva i capelli castani, lunghi e ondulati, pure lei sorrideva. Continuando verso la loro destra c'era Rosalie, dietro di me Emmett e alla sua destra Jasper. Ora che lo guardavo più da vicino notai che Jasper aveva molte cicatrici sulle braccia e sul viso; le più inquietanti erano le due che passavano praticamente sopra agli occhi e quella sulla mandibola. Erano morsi Rabbrividii. Anche se ero molto incuriosita, non osai chiedergli una spiegazione.
Di fianco a Jasper c'era Alice, che mi osservava con sguardo curioso.

Poco dopo arrivò Edward, era magro e dinoccolato ma muscoloso con tratti ancora da ragazzino e i capelli bronzei e disordinati.
Speravo seriamente che mi potesse aiutare e tirar fuori da quell'assurda situazione.

[Continua...]
Cosa succederà a Chiara?
I Cullen la lasceranno o no?
Il branco si arrabbierá per la sua infrazione?
Lo scoprirete leggendo il prossimo capitolo.

§§§§§Nota dell'autrice§§§§§
Ok, ora che ho interrotto un capitolo sul più bello, mi sento realizzata XD
Leggete il prossimo (che cercherò di pubblicare il più in fretta possibile) e ne saprete di più ^.~

I Cullen e i QuileutesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora