28. Ritorno alla normalità

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Tutto era ritornato normale- tralasciando il fatto della presenza di licantropi e vampiri in una città popolata di umani ignari di tutto-.
Lo staff dell'ospedale accolse Carlisle a braccia aperte ed Alice, Edward, Rosalie, Jasper ed Emmett poterono tornare tranquillamente a scuola.
Charlie era ancora molto arrabbiato con Edward e Bella, lui poteva trovarla solo in orari precisi e lei era agli arresti domiciliari. Anche gli Smitterson erano irritati con me, ma io ero troppo furba per le loro punizioni; si lo so, la modestia non era una mia caratteristica.
Io continuavo normalmente la mia vita, andavo a scuola e passavo il resto del tempo con il branco o con i Cullen.
Jacob era ancora arrabbiato con Bella per la sua fuga a Volterra, evitava di andarla a trovare o di chiamarla. Io stavo cercando di farlo ragionare, ma in effetti aveva ragione: prima Bella aveva occhi solo per lui, poi stava sempre con Edward, dopo tornava da Jacob e poi non lo calcolava più rimettendosi con Edward.
Quella ragazza gli stava rovinando la vita.

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Un giorno Jacob fece la pazzia più pazzosa che il suo cervello pazzo potesse architettare e, beh, accadde l'inevitabile: Edward si infuriò con lui e i due cercarono di aggredirsi.

Stavo passeggiando nel bosco, in forma di lupo, quando passai casualmente vicino alla casa di Jake. In casa non c'era nessuno, quindi inmaginai che lui fosse nel garage. La porta non era chiusa e dentro c'erano solo vari attrezzi, la macchina e la moto nera di Jacob, mancava quella rossa e l'aria puzzava ancora di gas di scarico di una moto. Pensai al perché di quella strana situazione e tutte le risposte che mi ero data erano alquanto preoccupanti: Bella si era ripresa la moto e, viste le varie cadute che si era fatta su quel mezzo, si era già spiaccicata a terra; Jacob aveva preso la moto portandola a Charlie come vendetta per il male che gli aveva fatto bella; Edward era andato a rubare la moto per troncare tutti i rapporti tra Jake e Bella. Esclusi la seconda e la terza opzione: Jake non era un tipo vendicativo ed Edward non sarebbe mai entrato nel territorio dei licantropi.
Temendo il peggio iniziai a correre fiutando e seguendo la scia lasciata dalla moto.
Poco dopo arrivai a destinazione, la moto era a casa di Bella, sentivo le voci di Edward, Bella e Jacob al di la degli alberi.
Ok, forse Jacob era un po' più vendicativo di quel che pensavo.
«Pensava fossi io a impedirtelo, non Charlie» disse Edward, relativamente a non so quale argomento.
Mi avvicinai silenziosamente rimanendo nascosta tra gli alberi, il licantropo ed il vampiro si erano accorti della mia presenza, ma mi ignorarono.
«Piantala» sbottò Jacob, rivolto ad Edward.
Edward non rispose.
Jake fu preso da uno spasmo «Bella non esagerava, a proposito delle tue... qualità. Perciò, immagino che tu sappia già perché sono qui»
«Si. Però, prima che cominci, vorrei dire una cosa» rispose Edward, calmo.
Jacob restò in attesa, cercando di controllare i fremiti che gli percorrevano il corpo.
«Ti ringrazio» disse Edward, con un tono sincero «Non esistono parole per dirti quanto ti sia grato. Ti sarò debitore per il resto della mia... esistenza»
Jacob e Bella lo guardarono, confusi.
Edward, sicuro di non avere la febbre? Gli chiesi.
Lui mi ignorò e continuò il suo discorso «Per aver salvato la vita a Bella, quando io... non ho potuto farlo»
«Edward» disse Bella, ma lui la bloccò continuando a guardare Jacob.
«Non l'ho fatto per te» rispose lui, freddo.
«Lo so. Ma ciò non annulla la gratitudine che provo. Pensavo di dovertelo dire. Se mi è concesso di fare qualcosa per te...»
Jacob alzò un sopracciglio, ciò che voleva era Bella.
Edward scosse la testa «Non è mia prerogativa»
«E di chi è, allora?»
Edward guardò Bella «Sua. Io imparo alla svelta, Jacob Black, e non ripeto mai lo stesso errore. Finché non sarà lei a dirmi di andare, resterò qui»
«Mai» sussurrò Bella osservando Edward con occhi sognanti.
Non capiva quanto stava ferendo Jacob, così?!?
Jake fece un suono soffocato, stava cercando inutilmente di non trasformarsi.
Bella osservò torva Jacob «Hai bisogno di altro, Jacob? Volevi mettermi nei pasticci? Missione compiuta. Magari Charlie deciderà di iscrivermi all'accademia militare. Ma ciò non basterà a tenermi lontana da Edward. Niente può riuscirci. Che altro vuoi?»
Ma Bella aveva gli occhi foderati di prosciutto?!? Come faceva a non capire cosa stesse provando lui? Come poteva continuare a dirgli chiaramente che preferiva il vampiro a lui solo perché aveva più fascino?!? Ero tentata di andare la e staccarle la testa, nemmeno Edward mi avrebbe fermata. Non poteva continuare a giocare così con i sentimenti di Jacob!

I Cullen e i QuileutesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora