24. Altre tensioni

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«Non siamo stati abbastanza veloci» mormorò Edward.
Delle voci confuse e chiassose disturbavano il silenzio.
«Ehi, che posto curioso» disse un uomo.
«Molto medievale» disse una voce femminile, molto stridula.
Medievale? Volterra è stata fondata dagli Etruschi, ignorante... pensai divertita. Bhe, certo, in realtà l'avevano fondata i Volturi... però la versione ufficiale attribuiva il lavoro agli Etruschi e non a qualche persona del medioevo.
Una comitiva di turisti sbucò dalla porticina entrando nella camera di pietra. Demetri ci fece cenno di lasciarli passare. Ci appiccicammo contro le pareti fredde mentre gli umani mi guardavano, incuriositi dalla presenza di un cane-lupo.
Ero confusa, perchè c'erano dei visitatori?
«Benvenuti, ospiti! Benvenuti a Volterra!» sentimmo Aro salutare quei turisti.
Le persone entrarono in fila dentro la stanza. Alcuni si guardavano intorno meravigliati, altri facevano delle foto. Altri ancora sembravano confusi, come se non sapessero perché erano li. Mi colpì una donnetta scura che portava un rosario al collo e teneva la croce stretta tra le dita. Camminava più lentamente degli altri, con i quali si scontrava di tanto in tanto facendo domande in una lingua sconosciuta.
Edward strinse al petto Bella per evitare che vedesse, appena ci fu uno spiraglio la spinse dentro a forza, aveva fretta. Non capivo perché fosse così agitato.

Arrivò una bella donna che ci guardò incuriosita. «Bentornata, Heidi» la salutò Demetri. La vampira indossava una minigonna cortissima, delle calze scure e una giacchetta aderentissima. I capelli erano color mogano e gli occhi avevano una colorazione violacea, forse per via delle lenti a contatto per mascherare la colorazione rossa dell'iride.
«Demetri» disse con voce vellutata mentre continuava a fissarci, soprattutto aveva notato che Edward indossava una delle loro mantelle e non capiva perchè.
«Bel bottino» commentò Demetri.
Bottino?? pensai confusa.
«Grazie. Tu non vieni?»
«Tra un minuto. Tienine qualcuno da parte»
Heidi annuì, varcando la soglia velocemente.
Edward accelerò il passo, ma prima che superassimo la porta capì cosa stava per avvenire.
La fretta di Edward, gli occhi quasi neri dei vampiri, gli umani, la sete di Felix, diverse frasi: "Heidi sta arrivando", "Bel bottino", "Tienine qualcuno da parte", la signora spaventata e le urla che iniziarono qualche secondo dopo. Li stavano uccidendo!
Stavolta sia il licantropo che il vampiro erano d'accordo: dovevo fermare quella strage.
"Chiara, non farlo. Ti prego" pensò Edward.
Lo guardai. Scusami. Scattai verso la stanza dove si trovavano quei vampiri.
«No!» urlò Edward afferrandomi. Era inginocchiato e le sue braccia erano avvolte davanti al mio petto, poco sotto al collo. Mi dimenai un po' e poi continuai a camminare faticosamente verso quella stanza trascinandomi dietro Edward. «Chiara! Fermati!»
Ringhiando cercai di andare ancora avanti. Edward, pur di bloccarmi, si diede la spinta con le gambe e mi saltò addosso.
Lasciami! Li stanno ammazzando! Spostati! iniziai ad urlare cercando di dimenarmi.
«Lo so! Ma fermati, tempo che arrivi li avranno già sterminati tutti!»
Edward cercò di bloccarmi passando un braccio davanti al mio collo, sfortunatamente passò troppo vicino alla mia bocca e, senza pensarci, lo morsi. Appena lo sentì trattenere un urlo di dolore mollai la presa. Mi aveva lasciata quindi potevo ancora correre, ma decisi di non farlo. Sapevo che potevo ancora salvarli, ma mi fermai.
Scusa... dissi con le orecchie basse ed un sorrisetto imbarazzato.
«Non importa, andiamo» rispose aspettando che mi accodassi a Demetri mentre si massaggiava il braccio sinistro con il segno del mio morso.
Bhe, era una caratteristica dei licantropi quella di fare tutto senza pensarci...
Appena arrivammo nella "sala d'aspetto" Edward iniziò a sghignazzare, guardandosi la cicatrice che gli avevo provocato «Ahi, certo che fai male quando mordi. Devo ricordarmi di non farti mai arrabbiare»
Alice scoppiò a ridere mentre io mostrai un sorrisetto lupesco imbarazzato...
Demetri ci lasciò in quella sala «Aspettate che faccia buio» ci raccomandò.
Edward annuì e lui corse via.

I Cullen e i QuileutesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora