Prologo.

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Quando era molto piccola Daisy, era molto curiosa, voleva sempre sapere qualcosa in più di quello che le spettasse. Doveva accelerare i tempi, anche a scuola per esempio: se la maestra insegnava la tabellina del due, lei doveva per forza sapere anche quella del tre. Era infatti, una di quelle bambine che adoravano la domanda "perché?" e quasi sempre quando le veniva data risposta, riusciva a trovare qualcos'altro da chiedere.. Era un'ingorda del sapere, aveva bisogno di imparare e di apprendere, di conoscere nuove cose e Dio quanto era bello il suo sguardo quando qualcosa le veniva spiegato.
Daisy adesso però è cresciuta e non è più la bambina di un tempo, non le interessano le cose, non le interessa sapere nulla che già non sappia.. Legge ancora molto e questo basta ad alimentare la sua voglia di novità.
Non le interessa il motivo per cui le cose sono come sono, non le interessa scoprire da dove provengono determinate parole.
A Daisy è stata strappata la vita, tutto ciò che lei era, è stato portata via dal giorno in cui lei stessa è stata presa e portata in una comunità privandola dei suoi amici, della sua famiglia, che per quanto era disastrata era la sua famiglia e lei l'amava come nient'altro al mondo. L'avevano privata del suo vocabolario con le parole che di giorno in giorno sottolineava ed imparava, dei suoi compagni di scuola e della sua routine quotidiana.
Daisy, oggi, esce da quella comunità dove nessuno è mai andata a trovarla. Non sa cosa le aspetta lá fuori: non esce da quella struttura dall'età di nove anni, ora ne ha il doppio: quante cose possono essere cambiate in tutto quel tempo? Probabilmente tutte, ma soprattutto è cambiata lei, che ora cammina a testa bassa trascinando il suo trolley per una strada interminabile.
Il lavoro che le ha procurato la comunità basta a pagarsi l'affitto di un piccolo appartamento nel pieno centro del piccolo paese, così non appena raggiunta la maggior età le hanno concesso una settimana per cercarsi dove stare e quando lei l'ha trovato le hanno consegnato il decreto degli assistenti sociali che lasciava la possibilitá di "abbandonare" la strutturata.
Daisy oggi è una ragazza libera, incredibilmente spaventata dalla realtà , ma estremamente felice di poter prendere le proprie decisioni da sola.
Da oggi, la vita vera ricomincia.

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