"Vuoi venire a cena?"
Ehi David! È arrivata una nuova macchina, ha problemi al motore potresti guardarla tu per piacere?» Il capo di David era tutto sommato un brav uomo, ovvio forse non un bravo marito considerando che la maggior parte del tempo libero lo trascorreva al bar del centro, ma quando era sobrio era una brava persona, l'aveva aiutato con il lavoro ed in un modo o nell'altro gli doveva essere comunque grato.
«Certo.»
Nonostante i 5 anni di liceo, e i due di università, David era piuttosto bravo nel lavoro di meccanico, era molto appassionato di macchine quando era un po' più piccolo e nelle vacanze estive si era proposto di aiutare lo zio meccanico che abitava in America, quel piccolo stage ora gli tornava utile.
Mentre lavorava e cercava il problema, i suoi pensieri si rivolgevano a Daisy, quella ragazza gli era proprio entrata in testa.. Come stava oggi? Decise che con la scusa di andare da Luca sarebbe passato a trovarla, ma intanto il lavoro lo richiamava perché uno spruzzo di acqua bollente gli schizzò sulla mano e capì che forse non era il caso di distrarsi così tanto.***
«Allora le tre rose, più il bouquet di margherite giusto?»
La signora con il cappotto rosso annui' tirando fuori il portafoglio.
«Sono 30 euro signora.»
Odiava dover dire prezzi così cari ad una signora così anziana, ma i fiori costavano un occhio della testa e non era lei a deciderli.
La signora prese 50 euro dal portafoglio e disse a Daisy che poteva tenersi il resto.
«Ma signora sono venti euro! Non posso accettare. »
«Cara, ho 84 anni, non m'importa più dei soldi.. Sei stata gentilissima, solo promettimi che quei soldi gli userai in modo intelligente.»
La ringraziò e la salutò, forse il mondo non era un posto così cattivo, aveva trovato un vicino anzi, praticamente due vicini di casa davvero gentili ed oggi quel gesto da parte di quella signora.. Forse anche lei meritava di essere felice.. Forse anche lei era vista come una persona normale.. La gente poteva vederla in quel modo, se solo anche lei si fosse vista così.
Il tragitto come al solito le sembrava infinito, ma quel giorno, il destino aveva deciso che era quello fortunato, a pochi passi da lei una macchina si fermò e abbassò il finestrino, inizialmente era impaurita, ma quando riconobbe il viso si tranquillizzò:
«Mi sembrava che fossi tu. Stai andando a casa? » Chiese Luca da dentro la macchina e lei annuí quel poco che bastò a farle congelare il naso che era ben coperto dalla sciarpa.
«Sali, ti do un passaggio. »
Titubó per un secondo, in fondo era comunque uno sconosciuto no? Ma il freddo era davvero insopportabile e accettò, salendo sulla macchina e allacciandosi istintivamente la cintura.
«Guarda che guido bene e manca appena un chilometro.»
Lei non capi' e lui le fece un cenno per farle capire a cosa si riferiva.
«Ah.. No certo lo so, è solo la forza dell'abitudine. »Arrivati al loro palazzo, salirono le scale insieme e videro David seduto sull'ultimo gradino.. Chi stava aspettando? Entrambi i "nuovi arrivati" diedero per scontato che fosse li' per Luca, ma non era proprio così..
«Non puoi più fare a meno di me?» Ironizzò Luca, considerando che ultimamente era sempre in casa sua.
David ci penso' su e guardando fisso negli occhi Daisy disse: «E no, lo sai che non riesco a starti lontano. »
Daisy si sentì accampare, qualcosa le diceva che quelle parole erano per lei.. Era forse speranza? No certo che no.
«Daisy, cosa fai a cena stasera?»
Lei rise ingenuamente, lasciando che gli altri due la guardassero stupiti, perché mai una persona dovrebbe ridere a quella domanda?
Ma lei rise, perché era ridicolo che loro pensassero che lei potesse avere degli impegni.. Davvero la gente la vedeva come una ragazza normale?
«Scusate.. Io non volevo ridere..Ehm, comunque niente.. Come sempre.. Perché? »
Gli occhi di David si intenerirono dopo quella triste frase e quasi gli venne voglia di abbracciarla mentre lei giocherellava con il mazzo di chiavi che teneva in mano.
«Vuoi unirti a noi? Sappi che non sono un gran cuoco eh. »
«No è proprio pessimo. » Rise David e poi continuò: «Cucineró io.»
Daisy sentì il cuore battere.. Era felicità quella? Cosa stava succedendo? Com era passata dall'essere la ragazza apatica e sola dentro ad una comunità, all'essere la ragazza in grado di provare emozioni e con un paio di amici, strambi, ma simpatici?
Non lo sapeva, ma non le interessava, fece un sorriso decisamente troppo largo per un invito a cena non galante e accettò, mentre David si commosse a vedere finalmente Daisy felice.
Quel ragazzo aveva capito tutto.***
«Amico, si può sapere che ti prende?» Chiese Luca posando le chiavi della macchina sopra il bancone della cucina e preparando la macchinetta del caffè.
«Scusa?» Chiese David confuso.
«Non fare il finto tonto con me stronzetto.. So che mi vuoi bene ed anche io te ne voglio, non sei il mio migliore amico per niente.. Ma so benissimo che non è per me che sei qui. »
David non controbatté, rimase in silenzio a pensare a quanto fosse vero, anche solo il pensiero di lei nell'altra stanza lo mandava del tutto fuori controllo, aveva bisogno di vederla e di accudirla, voleva aiutarla e starle vicino, come probabilmente nessuno aveva mai fatto con lei prima.
«Ohu? Lo vedi? Ci sei? Che cazzo ti ha fatto quella ragazza?»
«Senti non lo so okay? So solo che la conosco da due giorni eppure ce l'ho sempre in testa cazzo! Mi sono bruciato a lavoro perché al posto che stare attento pensavo a lei..Ma non so cosa sia, non credo lei mi piaccia.. Quando la vedo non ho voglia di baciarla..Ma di abbracciarla.»
«Ehi, ehi, bello frena! Hai detto bene, la conosci da due giorni.. Potrebbe essere un'assassina per quel che ne sappiamo. »
David rise, perché l'idea di Daisy che uccide qualcuno era davvero impossibile, persino immaginarla ad uccidere una mosca sarebbe stato difficile.
«Che cazzo ti ridi?» Chiese Luca
L'altro alzo' gli occhi al cielo e finì il suo discorso:
«Ma non riesci a vedere il bisogno di affetto attraverso i suoi occhi?»
E non ci fu risposta.. Il caffè che saliva fu l'unico rumore dopo quella domanda assordante.
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Sotto Altri Occhi.
RomanceDaisy adesso però è cresciuta e non è più la bambina di un tempo, non le interessano le cose, non le interessa sapere nulla che già non sappia. A Daisy è stata strappata la vita, tutto ciò che era è stato portata via dal giorno in cui lei stessa è s...