Daisy si pentì subito dopo aver inviato quel messaggio, ma le dita avevano digitato ed inviato senza che lei ci pensasse troppo.. Semplicemente il suo istinto aveva fatto quello che lei non aveva il coraggio di fare razionalmente.. Erano passati 10 minuti e non aveva ottenuto risposta. Lo aveva spaventato? Forse lui non voleva e non sapeva come dirle di no senza offenderla? Era possibile considerando che qualche giorno prima l'aveva baciata in modo casto nell' androne fuori dal suo appartamento? Voleva riscrivergli, voleva dirgli di non dare peso a quello che gli aveva chiesto, ma non poteva fare la figura della sciocca.
Dopo altri venti minuti, finalmente il telefono squillò e considerano che erano solo in due ad avere il suo numero, sapeva benissimo che era lui.
"Non prenderlo come un no.. Ma voglio sapere perché."
Ed era comprensibile, perché solo una pazza ti chiede un bacio così. Non sapeva cosa rispondere di conseguenza non lo fece.
Si mise sul letto e iniziò a viaggiare con la mente, di sicuro pensava a David, la volta in cui lo avrebbe visto avrebbe provato un imbarazzo tale da riuscire a guardare soltanto i lacci delle sue scarpe.. Sperava fosse il più lontano possibile quel giorno, ma sperava male, perché quando il sonno iniziava a calare sulle sue palpebre un ticchettio rimbombò nella stanza, qualcuno stava bussando alla porta, il cuore saltò un battito, lei lo sapeva.. Sapeva che era lui: fingere di dormire o affrontare direttamente la realtà?"Inutile scappare " pensò, "se non è oggi è domani. "
Così si alzò, si mise una vestaglia rosa addosso ed andò alla porta, sospirò , mise la mano sulla maniglia e senza chiedere chi fosse aprì la porta.***
«Ehi..» Disse lui non appena la vide. Era incredibilmente bella, vestita di una vestaglia che le copriva solo metà cosce, gli occhi erano leggermente più piccoli del solito, forse stava dormendo.
«Posso entrare?»
Lei annuì, ma non spiccicò parola, si fece da parte per lasciargli spazio e David entrò in casa, si tolse il cappellino e se lo mise tra le mani, giocare con quello gli sembrava un modo come un altro per non affrontarla.. In effetti, nemmeno lui sapeva il motivo per cui era andato da lei, non gli aveva nemmeno risposto all'ultimo messaggio in cui le chiedeva il perché, ma aveva un assoluto bisogno di risposte e soprattutto prima di fare qualsiasi cosa volessero fare, avrebbe dovuto raccontarle la verità sul perché era così legato a lei e sul perché lui si ricordava di lei, avrebbe dovuto dirle tutto: perché lei non poteva baciare un ragazzo che le stava mentendo.
«Che ci fai qui? »Chiese finalmente lei prendendo coraggio.
«Beh..Volevo parlarti.»
«Senti David, se é per il messaggio..Non so cosa mi sia preso.»
Una fitta di delusione passò nel petto di David, ma in fondo se l'aspettava una reazione del genere.
«Immaginavo.. Avevo capito di non piacerti veramente.» La stuzzicò.
«Non è quello il problema David.»
«E allora cosa?»Le chiese curioso.
«Non voglio dare il mio primo bacio ad un ragazzo che non è il mio.» Lui annuì, effettivamente aveva senso, eppure , soprattutto dopo quel messaggio, quando la guardava non vedeva altro che quelle due labbra carnose , non aveva nessun altra voglia se non quella di baciarla e di morderla sulle labbra.
«Capisco..Beh, io vorrei tanto baciarti Daisy.»Si avvicinò lentamente, era ingiusto ed egoista da parte sua, adesso sapeva di non esserle indifferente, non avrebbe dovuto approfittarsene, ma la desiderava così tanto che "gli ormoni" presero il sopravvento, niente più bei discorsi sulla sincerità e raccontarle la verità, niente più ha bisogno di tempo , solo lui e la sua voglia irrefrenabile di averla per un solo momento.
«David, non farlo ti prego.»
«Perché no Daisy? Io voglio stringerti a me almeno per un attimo.»
Il cuore di lei accelerava secondo dopo secondo, le gambe le tremavano e le mani le sudavano..
«David.. Non sarei nemmeno in grado.. Non voglio deluderti e soprattutto non voglio sprecare il mio primo bacio.»
Sprecare? Come fai a sprecare un bacio se lo dai esattamente a chi vuoi darlo?
«Non mi vuoi quindi? »
«Non lo so..»
Ormai era ad un passo da lei, immobile, gli occhi di loro si incrociavano, l'altezza un po' superiore di lui l'obbligava a guardare verso il basso,mentre lei al contrario lo guardava con gli occhi in su.
Le mise una mano sulla guancia:
«Non posso essere il tuo fidanzato Daisy, ti conosco appena.»
«Allora prima conosciamoci se vuoi che questo succeda.» La voce le si spezzava in gola, era a metà tra fregarsene ed il tenersi.
«Le emozioni vanno vissute quando arrivano. Se le lasci andare le perdi, cosa vuoi tu ora?»
Cosa voleva? Voleva baciarlo. Baciarlo fino a quando le labbra le avrebbero fatto male, voleva toccare quel petto muscoloso e sentircisi protetta. Voleva abbracciarlo, voleva le sue labbra, le voleva ad ogni costo.
«..Io.. Io.» Non riusciva più a parlare.
Le si avvicinò ad un soffio dalle labbra e lei chiuse gli occhi ..
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Sotto Altri Occhi.
RomansaDaisy adesso però è cresciuta e non è più la bambina di un tempo, non le interessano le cose, non le interessa sapere nulla che già non sappia. A Daisy è stata strappata la vita, tutto ciò che era è stato portata via dal giorno in cui lei stessa è s...