La mattina seguente il palazzo era molto più silenzioso e lei molto assonnata, nonostante si sveglio' all'una del pomeriggio, sogno' tutta la notte quello strano ragazzo con il piercing al sopracciglio, nel sogno però, lei gli faceva vincere quello stupido gioco. Adesso iniziava a pentirsi di non aver sfruttato le uscite che la comunità le permetteva, perché il mondo non lo conosceva per niente.
Mancavano ancora due ore all'inizio del suo turno, così ne approfittò per mettere un po' in ordine e prepararsi una tazza di latte e caffè con dei biscotti,meglio pranzare con una colazione che non pranzare proprio se poi devi subirti 4 ore di lavoro.
Indosso' un paio di leggins nere, il solito stivaletto bianco ed una maglietta parecchio colorata che rendeva difficile non vederla anche da lontano, uscì dal suo appartamento e vide un ragazzo, ovviamente più alto di lei che stava sulla soglia della porta scopando il pavimento del pianerottolo, lei lo guardo' e per un solo secondo sperò che quello potesse essere David, ma quando questo alzo' gli occhi capì lche non si trattava di lui.
«Ehi! Tu devi essere Daisy. »
Lei sorrise sforzandosi e cercò di tenere un minimo di conversazione.
«Sí, sono io.. Con chi ho il piacere di parlare invece?»
«Ah cazzo è vero, scusa.»
Si sporse verso di lei e le diede la mano,per presentarsi, lei la strinse:
«Sono Luca, vivo qui accanto a te.. Ti chiedo scusa per il baccano di ieri,mi rendo conto che forse non è stato il migliore dei "benvenuta" che tu abbia ricevuto.»
Ricordò il suo passato, e per ironia della sorte, era proprio il contrario, preferiva di gran lungo il rumore di musica pessima al "Ciao io sono Melissa, e da oggi vivrai qui." della sua educatrice.
«Non preoccuparti, non è stato poi così male alla fine.»
«Be', mi spiace comunque, se vuoi per farmi perdonare,la prossima volta che daró una festa ti inviteró.»
Lei ad una festa? Era possibile?
Dio ti prego invitami! Voglio vedere cosa si fa ad una festa.
«Sei molto gentile.. Vedremo allora,scappo ora, il lavoro mi chiama.» E dopo essersi sorrisi e salutati lei imboccò la via del suo negozio, immaginando se stessa in una festa dove si balla,si beve e dove si gioca ad obbligo o verità, così come aveva imparato dai libri e da David.***
Mentre il negozio di fiori era vuoto, approfittò di quel tempo per pensare un po'.. Forse essere tornati nella vita normale non aveva nessun lato negativo. Di sicuro sarebbe stato più difficile, ma lei voleva farcela ad essere indipendente, si era resa conto che aveva parlato più il giorno prima e quella mattina che in tre settimane dentro la comunità; il suo vicino in fondo non era per niente male, al di lá dell' aspetto fisico che era davvero bello, non sembrava nemmeno una persona cattiva Il momento più doloroso di quei pensieri fu quando realizzò che davvero l'abito non fa il monaco, guardando Luca o David, si potrebbe pensare ( a primo impatto) che siano quei ragazzi approfittatori, che usano le persone, che picchiano e che si grattano sempre.. Li.. Ma poi pensò a suo padre, sempre vestito di tutto punto, con i capelli perfettamente in ordine , le scarpe completamente lucidate e le camicie sempre abbinate alla giacca e allo stesso tempo penso' a quante volte a nove anni lo vide bere direttamente dalla bottiglia del whisky e poi sfogare la sua rabbia,di cui lei non aveva mai saputo i motivi, su suo fratello più grande.. Che fine avranno fatto ormai? Non aveva loro notizie dal giorno in cui l'hanno portata via da quella casa.. Si dispiaceva per tutti ovvio, ma quello per cui di più stava male era suo fratello Mirco, aveva due anni più di lei ed anche lui venne preso quel giorno .. La differenza fu che lei venne portata in un paese molto lontano, mentre Mirco rimase lì e questa era l'ultima cosa che lei sapeva di lui e fu a quel punto che pensó.
Lo troverò.. Devo sapere che sta bene, deve capire che gli voglio ancora bene, lui sarà sempre il mio fratellone.***
Quattro ore non erano molto, ma furono comunque interminabili, come al solito il sabato la gente non andava mai era la domenica il giorno in cui Daisy era indaffaratissima, perché spesso la gente quel giorno va ai cimiteri a trovare i loro cari, comprandoli un fiore.. Chi festeggia un qualcosa in settimana ma lavora aspetta la domenica e via dicendo..
Il tragitto fino a casa fu faticoso a causa del freddo, nonostante i pochi chilometri che c'erano e decise che non appena la neve sarebbe sparita si sarebbe comprata una bicicletta, almeno soffriva il freddo lo stesso, ma durava meno.«Ehi.. Ti stavo aspettando.»
Una voce quasi conosciuta le fece distogliere lo sguardo dalla borsa dove stava cercando le chiavi, alla sua porta di casa.
«Ehi ciao.. E perché mai? Cosa devi fare stavolta? Fingere di essere andati a...»
Ma poi si bloccó, non si rese nemmeno conto di quello che stava per dire fino al momento in cui stava per dirlo. Gli occhi di David invece diventarono un po' più grandi ed un strano sorriso malizioso gli si allargò sulla bocca..Quella ragazza era una continua sorpresa per lui.. Abituato allo stereotipo di "oca modello" ora si ritrovava di fronte ad una ragazza che di sale in zucca ne aveva e di certo non era santarellina come voleva fargli credere.. Ma in realtà lei lo era, non aveva esperienze, di nessun tipo nè amicizia, né di amore e tanto meno di sesso.
«Ehm no ahah .. Volevo solo confermati che ho detto che tra noi non è successo niente..»
«Quindi tu mi vuoi far credere che sei venuto fino a qui solo per dirmi questo?»
È davvero troppo sveglia. Pensò David.
«Okay, okay, hai vinto... Luca non è ancora tornato, io sono chiuso fuori ed ho un urgentissimo bisogno di un bicchiere d'acqua.. Sto morendo di sete.»
Quasi implorò quel bicchiere, come se fosse un beduino che viaggiava nel deserto fino a pochi minuti prima.
Daisy rise sinceramente per la prima volta dopo un tempo talmente lungo che nemmeno lei si ricordo' quando fu l'ultima volta.
«Entra pure.» Disse Daisy aprendo la porta. «Non potrei non aiutare un dissetato o sfamare un affamato.»
Se Daisy per David era strana, David per Daisy era ancora peggio, lui per lei era interessante e non voleva che finisse come nei libri dove lei si innamora di lui, ma lui le dice che ama un'altra, vorrebbe provare ad esserle amica..Tu lo vuoi conoscere meglio. Chi stai diventando?
L'inconscio ne sa sempre una più del diavolo.
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Sotto Altri Occhi.
RomanceDaisy adesso però è cresciuta e non è più la bambina di un tempo, non le interessano le cose, non le interessa sapere nulla che già non sappia. A Daisy è stata strappata la vita, tutto ciò che era è stato portata via dal giorno in cui lei stessa è s...