The language of the flowers.

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"Il linguaggio dei fiori."

Il problema, per David, non era il ritorno di Tom.. Ormai aveva imparato a difendersi da chi lo importunava, il suo coraggio era cresciuto, così come i muscoli delle sue braccia, non lo spaventavano due spalle poco più grosse delle sue.. Il vero dilemma era che si preoccupava per Daisy, sapeva che se Tom avesse scoperto lo strano sentimento che provava nei confronti della vicina di casa del suo migliore amico, le cose si sarebbero complicate..Avrebbe dovuto allontanarsi per proteggerla oppure rimanerle accanto avvisandola del pericolo ? L'unica cosa che gli venne in mente fu di vedere come andavano le cose e cercare di far sapere a meno persone possibili il sentimento che provava verso Daisy.
Daisy.. Ecco che subito la mente tornava a pensare a lei, quel bacio incredibilmente casto non gli sfuggiva dalla mente, le immagini correvano nitide come se fosse un film sulla cinepresa, le sue labbra a volte sentivano ancora quelle calde di Daisy che si appoggiavano e soprattutto certe volte pensava di sentire il suo profumo.. Stava impazzendo? Di certo il sogno che fece la notte prima non lo aveva aiutato:

"Daisy aveva appena posato le labbra su quelle di David e lui istintivamente mise una mano tra i suoi capelli attirandola leggermente verso di se, un minimo di forza, ma nessun tipo di violenza, lei voleva quel bacio, lo voleva infinitamente e David non era da meno, le loro labbra si schiusero e le loro lingue si incontrarono,muovendosi allo stesso ritmo, girando una intorno all'altra ed assaporandosi.
Le mani di David esploravano completamente il corpo di Daisy ed infine la sveglia suonó."

***

La mattina dopo il famosissimo bacio, Daisy si alzó di buon umore, il sole splendeva, il frigo era pieno e lo stomaco anche, ma soltanto di farfalle, saltellava per la cosa come un piccolo grillo, non capendo che per un piccolo bacio a stampo forse era persino esagerato, ma per lei quella era già un traguardo che dopo anni e anni di apatia,credeva fosse impossibile.
Passó il resto della mattinata a pulire tenendo costantemente un sorriso sulle labbra e poi alle 3.30, andó in negozio: era una sua impressione o i fiori erano più colorati?
Si mise prima dietro al bancone, poi inizió a creare bouquet per diverse persone, ordini che erano stati fatti al mattino per il pomeriggio e che ovviamente la sua titolare non aveva eseguito.. D'altronde era il capo..
«Buongiorno.» Disse una voce entrando nel locale e Daisy alzó gli occhi:
«Buongiorno.» Rispose educatamente, come la comunità le aveva sempre insegnato: "Il saluto non si toglie nemmeno al peggior nemico". «Posso esserle utile ?» Aggiunse Daisy da buona lavoratrice.
La signora bassa e magra la guardó piena di gioia negli occhi e inizió a parlare:
«Vede signorina.. Ieri ho finito di leggere un libro che si chiama "Il linguaggio dei fiori" è davvero bello, glielo consiglio... In ogni caso, diceva che la rosa gialla significa infedeltà o gelosia e volevo regalarne una a mio marito.. Non perchè l'abbia tradito, sia chiaro.. Per fargli capire che sono ancora gelosa di lui.. È ridicolo, lo so.»
Ma Daisy, guardando quella signora dai capelli bianchi non provava disprezzo e di certo non era ridicola ai suoi occhi, anzi, vedeva soltanto una persona estremamente innamorata, si rispecchiava in quello che lei voleva essere, perché non c'è niente di più bello di essere innamorata di qualcuno.. Subito la sua mente corse a David.. Un giorno potrebbe essere lui l'uomo a cui avrebbe portato una rosa gialla?
«Non lo è affatto.» Prese la rosa dal vaso dove era immersa e gliela porse.
«Quanto le devo?»
«4 euro.»
L'anziana tiró fuori i soldi e la pagó,prima che potesse uscire dal negozio peró, Daisy la fermó e le chiese:
«Mi sa dire qual è il fiore di una cotta importante?»
Ma la sua mente non pensava a David,no,certo che no.. Ovvio che no, ma sicuramente no....Maledizione si!
«Primo amore?» Domandò la signora e Daisy annuì:
«Fiordaliso.» Rispose e detto questo uscí dal negozio prima che Daisy si rendesse conto dei 20 euro lasciati sul balcone: oggi la fortuna era decisamente dalla sua parte.

Al ritorno verso casa sua, Daisy già fantasticava di trovarsi come d'abitudine David seduto sulle scale, ma al suo arrivo i gradini erano vuoti e fu un colpo per lei, come se avessero buttato l'insetticida dentro lo stomaco     ed avessero ucciso tutte le farfalle.
Non importa pensó, le sarebbe servito a capire che nel mondo reale la gente si bacia ed il giorno dopo non si parla, oppure aveva avuto da fare e non era potuto andare a trovarla. Le faceva male.
Aprì la porta di casa sua, era tutto pulito, non poteva nemmeno lavare per pensare ad altro, andó in cucina e si preparó un panino, sarebbe stata la sua cena.
Riguardó verso la porta mille volte, aspettando che un tocchettio rimbombasse nella stanza, ma nessun rumore.. Abbassando lo sguardo notó un pezzo di carta bianco e quadrato, come aveva potuto non notarlo prima?
Si avvicinó e lo lesse:
"Apri."
Daisy aveva paura, poteva esserci chiunque dietro la porta, ma nel suo cuore sapeva che l'autore di quel biglietto non poteva essere nessun altro che David.
Mise una mano sulla maniglia ed intanto le sue gote iniziarono a prendere fuoco, il cuore produceva troppo sangue probabilmente, perchè il suo battito stava accellerando troppo velocemente. Fece forza sulla maniglia ed aprì la porta. Il suo sesto senso non aveva sbagliato, David era lì, in lacrime.

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