Sleep.

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"Dormire."

David aveva paura, in cuor suo sapeva perfettamente che se si era ridotta in quello stato, probabilmente era anche colpa delle sue parole.. In ogni caso la feriva ma questo era il rimedio meno doloroso che ci potesse essere.
«Non é questo quello che intendevo quando volevo farti bere, non così, non da sola.»
Ma Daisy, per risposta non diede altro che una risata che sembrava voler sfociare in un pianto.
«Ora vai a dormire.» Le disse dolcemente accarezzandole una guancia e lei annuì non cosciente dello stato in cui si trovava. Si recò verso il letto e si sdraiò, vestita ancora della sua felpa colorata; quando David la vide così innocua capì decisamente che stava facendo la cosa giusta per quanto dolorosa.
Si allontanò dal letto dov'era seduto convinto che lei si fosse addormenta, ma appena il letto perse il peso del ragazzo Daisy farfugliò una frase incomprensibile:
«Non ho capito Daisy.»
La ragazza fece appello a tutte le forze che le rimanevano nel collo, deglutì e parlò:
«Non lasciarmi sola. Dormi qui con me.»
Non poteva, doveva starle lontano e questo ormai era chiaro.. Ma allo stesso tempo come poteva andarsene ora? Che persona orribile l'avrebbe lasciata in quel momento?
Si avvicinò di più al letto, si sdraiò al fianco di Daisy che per il momento gli dava la schiena, quando lei percepì il calore ed il respiro di David si girò appoggiando la nuca sul petto di lui, il braccio abbracciava lo stomaco ed intanto le gambe si intrecciavano.
David iniziò ad accarezzargli un braccio provocando in lei una serie di brividi , Daisy si addormentò finalmente non sentendosi sola, mentre lui restò per un paio d'ore ad osservarla dormire, poi lei palpebre si fecero pesanti e lasciò spazio ai sogni dimenticandosi i pensieri.

***

Quando la mattina Daisy aprì gli occhi si guardò intorno riconoscendo casa sua, la testa le doleva da impazzire e soprattuto David era nel suo letto, come ci era finito lì?
Lo svegliò strattonandolo senza il minimo tatto e lui con un balzo si sedette.
«Perché sei qui?» Chiese lei.
«Me lo hai chiesto tu.»
Era possibile? Lei non si ricordava nulla della sera prima, o meglio la sua mente arrivava fino ai primi bicchieri di vino che aveva bevuto,poi la nebbia più totale.
«Non è successo.. Ehm ecco, nulla vero?»
«Certo che no! Secondo te mi approfitterei di te quando sei ubriaca?»
Daisy sapeva che non lo avrebbe mai fatto e subito gli credette, chiedendogli scusa.
«Ho Mal di testa.. Ho bevuto molto!?»
«Direi di sì.» Disse lui, sorridendo e grattandosi la testa imbarazzato.
«Devo andare a lavoro tra due ore.. Come ci vado in queste condizioni?»
David si alzò e prese la sua giacca: nella tasca destra teneva sempre un'aspirina per la sua forte emicrania e senza pensarci due volte la porse alla sua "compagna di letto."
« Ti farà bene.»
«David. Perché sei tornato?»
«Luca mi ha detto che stavi male.»
Risposta ovvia, non era quella che voleva, non le bastava.
«Okay, ma perché sei tornato? Avevi
detto il contrario.»
«Ci sarò sempre per te Daisy.»

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