(DA CORREGGERE) The Smell Of Blood On Your Skin

7° Forse passerà prima o poi.

Dopo quella notte Matthew non si è pii presentato al Paradise , Emily moriva dalla voglia di parlarmi, ma fui grata del suo silenzio non avrei sopportato parlare o dare delle spiegazioni. Erano già passati 3 giorni e finalmente era domenica il mio giorno libero, il sabato era stato davvero stancante a quanto pare è il giorno in cui quasi tutta la città si riunisce per ascoltare musica dal vivo, la sera precedente c'era stata per la prima volta una band di una città vicina e la curiosità degli abitanti di Blackbrocken era stata tanta.
Nonostante la mia stanchezza aiutati Emily a sistemare casa e a cucinare dopo pranzo mi buttai a letto e dissi ad Emily che volevo riposare se non le dispiaceva. Ovviamente mi rispose che non c'erano problemi e si mise a parlare al telefono probabilmente con Fanny.

Verso le quattro e mezza sentii la porta aprirsi era Emily << non ti ho mai vista dormire tanto, solitamente non dormi molto la notte stai bene?>>
<< si Emily>> risposi assonnata << è solo che sono così stanca che finalmente dopo tanto tempo riesco a dormire senza sognare nulla... È stupendo, scusa se dormo troppo...>>
<<hey! Non scherzare , riposati quando vuoi, solo stanno venendo i ragazzi e volevo sapere se ti andava di stare di la , ma se sei stanca riposati tranquilla cercheremo di farr piano.>> mi sorrise dopo di che usci socchiudendo la porta , la lasciava cosi perche sapeva che mi piaceva vedere un po di luce quando dormivo, mi faceva capire che non ero più nella mia cella in chiesa. Riposai qualche altro minuto poi sentii suonare il campanello e un paio di voci risuonarono in soggiorno, stavo per alzarmi quando sentii la voce di matthew e non ne ebbi il coraggio, dopo che lui mi aveva protetta io non l'avevo neanche ringraziato ero scappata via.. << credo che stia dormendo, era davvero stanca.. Vado a controllare se è sveglia, in frigo ci sono un paio di bibite servitevi pure>> mi sistema i sotto le coperte chiudendo gli occhi e fingendo di dormire , mi sentivo una codarda ma non potevo affrontarli, dopo quell'imbarazzante notte cercavo di fermarmi meno possibile al loro tavolo 'codarda, codarda ,codarda' sentii la porta aprirsi , Emily mi chiamo , ma quando non le risposi decise di lasciar stare .
<< mi dispiace sta ancora dormendo, non mi va di svegliarla.>> disse Emily
<< tranquilla lasciala riaposare>> rispose Fanny, iniziarono a parlare del più e del meno poi Gabriel cambio argomento rimettendomi al centro dell'attenzione.
<< senti Emily scusa se te lo chiedo, ma mi spieghi perche ti sei messa in casa una persona che neanche conosci? Cioè hai visto la sua faccia l'altra sera? Sembrava dire pazza squilibrata!>> <<hey tu, attento a come parli! Rose è una ragazza meravigliosa, non la conoscete come l'ho conosciuta io...>> << ma se l'hai conosciuta lo stesso giorno che ce l'hai presentata!>> risposero all'unisono i due fratelli << Si ma voi non capite, era terrorizzata, non voleva essere toccata... Credo che il suo passato sia stato più duro di quello che pensiamo. La notte doppo l'incidente con Freddy devo ammettere che mi ha spaventato si è messa a gridare nel sonno... Continuava a ripetere " basta,basta fa male... Vi prego basta" è stato straziante poi ho cominciato a collegare i puntini, avevo già visto questo comportamento da qualche parte e me ne sono ricordata stamattina. Quando lavoravo come segretaria presso la signora Drake la psicologa della città, aveva spesso dei pazienti che non volevano essere toccati e la metà di loro aveva subito percosse, stupri ed abusi...>> calò il silenzio nella stanza ed io sentivo le lacrime spuntarmi agli occhi mi affrttai a prendere dei tovagliolini di carta ed a passarmeli sotto gli occhi, subito si macchiarono di sangue... Adesso mi avrebbero guardata con disgusto, avrebbero capito che c'è del marcio in me mi infilai le scarpe avevo dormito vestita quindi non dovevo fare altro, mi accertai di non essere sporca di sangue in viso e riposi i fazzoletti sporchi dentro una tasca del borsone, li avrei buttati via in seguito dopo di che usci dalla mia camera spalancai la porta di ingresso e corsi via, l'ultima cosa che sentii fu Emily che gridva il mio nome, ma non mi fermai corsi via , volevo stare da sola.