23° Lotta insieme a me.

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Indietreggiai finché non mi trovai con le spalle al muro gli occhi di Dan sembravano volermi uccidere, poi degli altri gemiti mi costrinsero a guardare verso quel povero angelo, delle striature dorate le rigavano il volto,stava piangendo. Ignorai totalmente Dan e mi precipitai nuovamente al capezzale della donna prendendole la mano, mi sentivo strana, sapevo di dover fare qualcosa ma non sapevo cosa le stinsi la mano accarezzandole il volto e rassicurandola con parole dolci.
Continuai a rassicurarla allungo finché non mi accorsi che stavo parlando un altra lingua, capivo il significato di ogni parola , ma non sapevo che lingua fosse la donna mi guardava con occhi spalancati.
<<Tu.. Tu sei un angelo?>> mi ero totalmente dimenticata di Dan , mi girai per guardarlo, si era seduto su una sedia e mi guardava speranzoso.
<<Si, sono.. Sono per metà angelo, in realtà è complicato, non so spiegati esattamente cosa sono.>>
<< ma tu, tu puoi dirmi come salvarla? Quell'uomo, quello che era con te, è stato lui a ridurla cosi.. Lei è Tamara, quando la conobbi mi innamorai di lei e dopo che ci sposammo mi raccontò la sua storia, con sua madre ed i suoi fratelli era scesa sulla terra per risolvere i problemi che stavano nascendo con degli altri angeli esiliati... Ci fu una battaglia e loro strapparono le ali e uccisero i loro nemici, solo che loro invece che morire si trasformarono in delle creature totalmente inumane... Diventarono vampiri. Fu Tamara a strappare le ali ed uccidere Lucius quando sua madre fallì. Lui crede che sia morta, non sa che l'ho salvata prima che morisse del tutto. Adesso è in una specie di limbo, lotta ogni giorno in bilico tra la vita e la morte. Speravo che prima o poi qualche angelo venisse ad aiutarmi, che qualcuno mi dicesse come salvarla... Io non so più che fare, ho fatto carte false per procurarmi questi macchinari ho iniziato a lavorare con i vampiri per guadagnare abbastanza denaro, ho lavorato persino per Lucius! Ma lei sta peggiorando prima riusciva anche a stringermi la mano e parlare di tanto in tanto... Adesso riesce a stento a restare sveglia! Aiutala ti prego.>>
Mi avvicinai al capezzale di Tamara e ripresi a parlare quella lingua, era facile per me, come se lo avessi sempre fatto.
<<Tamara, io sono Rose e noi due siamo sorelle, mia madre è Grace. Ti promentto che proveró a salvarti , ma non so se funzionerà..>> Tamara chiuse gli occhi gemendo ed io capii che mi aveva capito, che credeva alla mia storia.

Sapevo che era assurdo ma ci dovevo provare, mio padre pensava che il mio sangue poteva guarire i vampiri, forse poteva farlo anche con gli angeli. Iniziai a frugare nei comodini e nella stanza ma non trovai niente di affilato poi guardai verso Dan, sicuramente lui aveva qualcosa.
<< Dan mi serve un coltello, non le farò del male, fidati di me per favore>> Dan abbasso lo sguardo restando in mobile per qualche secondo << per favore Dan fidati>> Dan fece un respiro profondo e usci dalla tasca dei pantaloni un coltellino a serramanico, lo aprii e mi tagliai un polso inizialmente Dan sgrano gli occhi, ma io mi diressi da Tamara. Le aprii delicatamente la bocca lasciandole colare il sangue al suo interno e con la mano libera le massaggiavo la gola per invitarla ad ingoiare. Dopo neanche due minuti mi scostai da lei avvolgendomi un asciugamano introno al polso e mi avvicinati al capezzale del letto prendendole la mano ed aspettando.

Dopo un ora sembrava che non sarebbe successo niente , ma una cosa mi dava speranza, quella sensazione di freddo stava pian piano sparendo. Sentivo che stava funzionando , ne ero certa, poi lo vidi. Il classico bagliore della pelle degli angeli stava ritornando a dar vita il suo corpo, vidi le sue bianche ali diventare ancora più bianche e luminose, dove sembravano essersi staccate iniziarono come ad ricucirsi alla pelle e infine ripresero una sfumatura dorata sulle punte. Tamara si mise a sedere era guarita , ce l'avevo fatta. Dan si lancio verso di lei stringendola tra le braccia ed io guardai in silenzio con un pizzico di gelosia il loro abbraccio. Entrambi piangevano e si stringevano l'uno all'altra, anch'io avrei voluto riabbracciare Matthew, lo volevo tanto.
<< Sorella, grazie... Mi hai salvato la vita ed io voglio sdebitarmi con te.>>
<< Si Rose, anch'io! Mi hai ridato la mia unica ragione di vita ed io voglio sdebitarmi con te>> Guardai la coppia e mi sentii crudele a dover chiedere ad entrambi di assumersi un rischio tanto grande, ma io non sarei mai riuscita a tornare a Blackbroken da sola, sapevo che la battaglia che avevo visto su quegli schermi al castello non era ancora finita. Dovevo combattere con i miei amici, dovevo tornare da Matthew.
<< Sorella, credo che una nuova battaglia sia iniziata, e credo anche che nostra madre avrà bisogno del nostro aiuto... Non ti chiederei tanto se non sapessi che è assolutamente necessario.>>

(DA CORREGGERE) The Smell Of Blood On Your SkinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora