Tornati a casa dopo essere stati al Paradise diedi la buonanotte ad Emily e mi ritrovai a sedere in stanza, la mattina seguente sarei andata a comprare qualcos'altro, avevo bisogno di qualche reggiseno e un pigiama la camicia da notte che usavo prima mi dava un senso di nausea quando la indossavo. Mi distesi sotto le coperte con a dosso solo le mutandine e la maglietta panna a maniche lunghe e chiusi gli occhi, dopo neanche qualche minuto mi addormentai.
La mattina seguente, o meglio alle 4 di notte mi svegliai nel panico, ero terrorizzata di svegliarmi in quella cella, di trovare la madre superiora con il solito ghigno di dispezzo. Invece no ero nella stanza degli ospiti di Emily, ero al sicuro.
Non riuscii a chiudere occhio cosi decisi di alzarmi e preparare la colazione, essendo cresciuta in chiesa sapevo muovermi in maniera silenziosa anche se non conoscevo bene quella cucina, preparai l'impasto per le frittelle lasciandolo riposare un po cosi da farle diventare più morbide . Alle 7 iniziai a fare le prime frittelle coprendole con un piatto per mantenerle calde e per fortuna poco dopo Emily emerse dalla sua stanza e si fiondo in cucina. << oddio, ecco cos'era quest'odore paradisiaco!>> le misi un piatto fumante di frittelle davanti e presi lo sciroppo d'acero e la marmellata che avevo notato in frigo prendendo alcuni ingredienti, lei assaggiò il primo boccone e sfoggio in sorriso a trentadue denti << Rose, Sposami!>> risi e mi sentii fiera di me, almeno un po volevo sdebitarmi per la sua gentilezza e credo di esserci riuscita. Mi sistemai a tavola insieme ad Emily e mangiamo insieme scherzando sugli avvenimenti della sera prima, mi sembrava di abitare con lei da sempre e mi sentivo davvero felice.
Passai la mattina a fare compere con Emily e quando fui sicura di aver comprato tutto mi diressi a casa mentre lei andava in negozio a svolgere il suo turno. Dopo aver sistemato la mia stanza iniziai a mettere in ordine anche il resto della casa, feci il bucato lavai i piatti che erano ammucchiati nel lavandino e passai l'aspirapolvere in tutta la casa, sistema i anche la stanza di Emily sistemando tutto senza però sconvolgere troppo i suo metodo di "ordinare " le cose e verso le 12 iniziai a cucinare qualcosa per pranzo.
Quando Emily torno a casa mi deposito un bacio sulla guancia per ringraziarmi di aver messo in ordine e apparecchió la tavola mente io finivo di condire l'insalata, durante il pranzo le domandai della sua giornata. Quando finimmo di pranzare mi impose di non muovere più un muscolo cosi sparecchió e fece i piatti dopo di che uscimmo entrambe poiché lei doveva tornare a lavoro mentre io dovevo andare al Paradise dove il signor Carson Eric mi aspettava per farmi fare una prova ed assumermi in caso gli fossi piaciuta.
La serata andò alla grande la sera mi ritrovai il gruppetto di amici della sera precedente allo stesso tavolo e fui felice di servirli, Emily e Fanny si complimentarono per la mia dicisa , indossavo dei pantaloni neri ed una camicia a quadri rosa e bianca annodata sotto il seno con una canottiera nera che lasciava scoperto un filo di pancia.
Dato che sono cresciuta in una chiesa mi sarei dovuta sentire in imbarazzo ma ad essere sinceri non mi ero mai sentita tanto bella in vita mia, Matthew non mi guardò molto, ma decisi di non farci caso, accidenti perche poi mi importava tanto se mi guardava o no? Mentre tornato al bar rimuginando sui miei pensieri andai a sbattere contro una montagna. Un omone alto almeno due metri con una bandana in testa, la barba lunga e un infinità di muscoli mi afferrò per un braccio facendomi male.
<<Hey idiota guarda dove metti i piedi!>> mi sentii male, la stretta della sua mano mi faceva male ed io mi sentivo prossima alle lacrime, ma non potevo permettermi di piangere.
<<M-mi scusi... La prego, mi lasci. N-non l'ho fatto apposta>> ero terrorizzata dalla paura odiavo sentirmi cosi..
<< bhe, magari se mi dai un bacino troietta, ti perdono aaah...>> In meno di un battito di ciglia Matthew aveva preso la mano dell'ormone torcendogliela dietro la schiena ed obbligando l'ormone a piegarsi di novanta gradi con la faccia sul bancone del bar.
<< Freddy credo che tu abbia bevuto un po troppo stasera >> disse gelido << chiedile immediatamente scusa e non provarci più.>>
<<Ok cazzo! Scusa , andiamo Matthew lasciami mi spezzi il braccio >> urlò l'ormone, quando Matthew lo lasciò pagò il conto e se la diede a gambe.
Mi abbracciai con le braccia in preda ad un attacco di panico Matthew si avvicinò a me, ma quando fece per toccarmi ma io mi scansai e corsi a chiudermi in bagno.
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(DA CORREGGERE) The Smell Of Blood On Your Skin
Vampiri(piccola parentesi per quanto riguarda questa storia, l'ho scritta con la presunzione e l'ignoranza di una ragazzina appena iscritta su wattpad. E TOTALMENTE PIENA DI ORRORI, si orrori perché errori è troppo poco, quindi sconsiglio la lettura vi...