capitolo 2

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Cordova (Spagna- Andalusia)

Pov Andreas

<<Fratello!! Bentornato... Come è andato il viaggio?!>> mio fratello Lucas. Sono tornato adesso dal Kazakistan, e dopo tante ore di viaggio sento l'esigenza di riposare. Il viaggio mi ha distrutto.
<<Andreeeass... ciaooo!!.>> Nina, mia cognata, che considero come una sorella oramai, mi viene incontro abbracciandomi.
<<Ciaoo Guapa! Come stai?!>> le chiedo, abbracciandola di rimando.

E' una ragazza molto bella, sia dentro che fuori. Capelli scuri, occhi castani, magra con le curve al punto giusto.

<<Benissimo! Sei molto pallido, dovresti riposare! Come è andato il viaggio?! Ah e comunque... A proposito di viaggi.. Ricordami che devo dirti una cosa!>> che cosa ha da dirmi?! Conosco Nina, e quando lei deve dirmi o accusarmi di qualcosa, lo fa senza tanti giri di parole. Ma ora sembra in imbarazzo.

<<Nina dimmi! Non ti fare pregare!>> mi sposto dal salone e mi dirigo in cucina, apro il frigo e mi verso un bicchiere d'acqua.
<<Bhe...vedi..non ho avuto tempo di avvisarti prima, ma domani.. Arriva mia sorella da Milano. Bhé vedi...Volevo chiederti se poteva rimanere un po di tempo qua, il tempo che si sarà trovata una sistemazione tutta sua.>> mi ricordo che Nina, una volta, ha accennato di avere una sorella più piccola.

<<E quindi?! Sai bene che questa è anche casa tua! Lucas non voglio che vi sentiate degli ospiti in casa vostra. Non ci sono problemi, in questa casa ci sono stanze a sufficienza! Dì a tua sorella di rimanere tutto il tempo che vuole! >> lei esulta e mi abbraccia. Mio fratello è davvero fortunato. Se mai mi sarei dovuto innamorare nella vita, cosa alquanto improbabile, avrei voluto trovare una ragazza come Nina.

<<Adesso scusatemi, ma il viaggio è stato lungo. Vado a farmi una doccia! A dopo.>> mi ritiro in camera mia e mi trascino dietro la valigia.

Una volta dentro la mia stanza, respiro il profumo di pulito, un miscuglio tra lavanda e vaniglia, una profumazione rilassante e accogliente.

Getto la giacca sul divano in pelle e comincio a sbottonarmi la camicia.
Nel frattempo vado in bagno e comincio a riempire la vasca. Mi faccio un bel bagno rilassante. alle volte stare immersi nell'acqua calda era più appagante di fare sesso, anzi no! Ora che ci penso devo chiamare Monica.

Le ho promesso che stasera ci saremmo visti, ma non mi va! Non sopporto la sua voce stridula. se non fosse per il fisico invitante che si ritrova e il buon sesso che offre, non la degnerei nemmeno di uno sguardo. E poi ho bisogno di una bella dormita!

Esco dalla vasca, metto il pigiama e scendo di sotto. E cazzo chi trovo seduto in salone. E' venuto  mio padre con la sua fastidiosa mogliettina a farci visita.
Io e Lucas siamo fratellastri.
Mia madre morì dandomi alla luce, e mio padre qualche anno dopo si risposò con questa donna, Lucìa, e dal loro matrimonio è nato Lucas.

<<Figliolo! Come stai?!>> mio padre, mi viene incontro, stringendomi la mano e baciandomi sulle guance.
<<Ciao papà! Come stai?!>> mi sorride affettuosamente <<Bene!.>> risponde.
<<Lucìa..>> la saluto educatamente, anche se avrei fatto volentieri a meno di salutarla.
<<Ciao Andreas, ben tornato!>> si avvicina, strusciandomi il suo seno rifatto addosso, e anche lei mi  bacia sulle guance. Sprizza falsità da tutti i pori.
<<Come vanno gli affari?!>> mi chiede mio padre.
<<Bene! Come al solito.>> rispondo fiero di me stesso! Gli affari vanno alla grande. Il lavoro è l'unica cosa in cui mi cimento meglio. Mi dispiace molto per mio fratello che non ha voluto seguire le mie orme e quelle di mio padre. Ma lui ha altre ambizioni, come per esempio diventare chirurgo plastico. Infatti è la professione che svolge oggi.  E se questo lo rende felice, chi sono io per giudicare?

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