capitolo 23

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Una volta arrivati e aver parcheggiato l'auto, indossiamo le maschere e scendiamo.

La festa è piena di invitati e tutti portano una maschera. Solamente a mezzanotte scopriremo chi vi si nasconde dietro.
La serata è stata organizzata in una villa, messa a disposizione da un grande proprietario terriero che ogni anno si preoccupa di finanziare l'istituto. 

Tutto è curato nei minimi dettagli, le decorazioni messe al punto giusto, l'erba incolta contorna la casa facendola assomigliare ad una tipica casa inglese. I faretti illuminano tutto il giardino dandogli un tocco di romanticismo.
<<Oh guarda quanta gente!>> Esclama stupefatta mia madre. In effetti è vero. La grande sala è pienissima.

Camerieri che corrono di qua e di là trasportando vassoi con flûte di campagne e tartinas. Le persone che hanno collaborato a tutto ciò con me, si sono date un bel da fare. Questa sera è tutto bellissimo.

Ho organizzato questa festa prima del matrimonio di Nina per regalarle un addio al celibato coi fiocchi.
Da piccole abbiamo sempre sognato di partecipare ad un ballo in maschera e di incontrare l'uomo giusto.
<<Tesoro noi facciamo un giro. Vieni con noi?>> Mio padre mi risveglia dai miei pensieri.
<<No papi tranquillo, cerco Almira e gli altri. Divertitevi! Questa sera mi accompagneranno a casa, Nina e Lucas.>> Mio padre annuisce, mi poggia un bacio sulla guancia e si dileguano tra la mischia.

Mi faccio largo tra le persone. Alcuni sono persi tra i loro discorsi, altri mangiano, altri ancora ballano. Non c'è nessuno che non si diverta. Tranne io. Tra tanta gente mi sento così sola, e così vuota. Se non fosse per una buona causa mi sarei rintanata in casa in pigiama e pantofole.

I riscaldamenti sono alti e io non ho ancora tolto il cappotto. Così vado alla ricerca di un soprabiti.

Lo trovo con molta facilità e un uomo, che credo sia un serviente, anche se indossa la maschera, mi aiutata gentilmente a sfilarlo di dosso. Dopo accorcia la distanza che ci separa e avvicinandosi di più al mio orecchio mi sussurra un <<Sei bellissima>> la sua voce e la sua vicinanza mi fanno vacillare.
Il cuore inizia a battere senza freni nel petto, il mio respiro diventa irregolare e le mani iniziano a sudarmi.

Avevo dimenticato che effetto avesse lui su di me. Mi volto fino a trovarmi occhi negli occhi con lui. È bellissimo senza ogni dubbio. Indossa una maschera che mette in risalto le sue grandi iridi verdi.  Mi guarda con un sorriso sfacciato, convinto dell'effetto che lui abbia su di me.
Mi volto per andarmene, ma lui mi blocca per il polso e mi trascina in un angolo buio e appartato.

<<Perché non rispondi alle mie chiamate? >> Bum.. bum..bum. Il cuore mi martella nel petto.
<< Non ne ho voglia e ti pregherei di Lasciarmi andare, non ho tempo da perdere..>> rispondo schietta.
<<Sono felice di sapere che non sei cambiata di una virgola, sei sempre la solita cocciuta!>>  Si avvicina sempre di più fino a prorompere il mio spazio vitale.
<<Nemmeno tu sei cambiato di una virgola, sei sempre il solito sbruffone!>> Inizio ad agitarmi, il che è davvero un male.
<<Ben detto Bambolina..>> bene adesso ritorniamo di nuovo ai vecchi tempi, con questo nomignolo che mi manda i nervi in frantumi.
<<Devi darmi una possibilità Venere. Tutti sbagliano. Ho fatto molti errori in passato e mi dispiace di averti ferito. Vuoi la verità? Ti racconterò tutto quello che vuoi sapere, ma devi darmi una possibilità! Ti chiedo solo di ascoltarmi e solo dopo potrai giudicarmi.>> Le sue parole mi toccano l'anima. Non so se lui si stia prendendo gioco di me. Non so se sono disposta a fidarmi. E se è stato tutto un malinteso e ho capito male? Santi numi!
<<Non mi sembra il luogo adatto questo per parlare di un argomento così delicato. >>  rispondo atona.
<<Hai ragione, vediamoci tra poco sul terrazzo e ti racconterò ogni cosa.>> I suoi occhi sembrano sinceri ma la mia testa mi urla di non fidarmi. E il Cuore? Il cuore mi urla di aggrapparmi a lui come se fosse la mia scialuppa di salvataggio.
<<Va bene!>> Rispondo infine. È ora di chiarire tutto. Ho bisogna di sapere. Devo scoprire entrambi i lati della medaglia. Non voglio essere una donna debole. Io sono forte e qualsiasi cosa lui mi racconterà non mi potrà scalfire minimamente.

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