capitolo 8

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<<Dove stai andando vestita così?!!>> mi chiese mia sorella quando entrò nella mia stanza.

Guardai per l'ultima volta la mia figura riflessa nello specchio e devo dire che quest'abito fino al ginocchio nero, aperto sulla schiena mi rendeva molto sensuale.

<<Esco con delle colleghe...mi hanno invitato...per cui..>> le spiegai.
<<Bene! Mi sembra fantastico... Io, Lucas e Andreas invece abbiamo una cena a casa dei loro genitori, avrei voluto portarti con noi, ma dato che sei impegnata..sarà per la prossima volta... >> se magari me lo avesse detto prima, mi sarei tenuta libera...
<<Mi dispiace, sarà per la prossima volta. Oggi sono andata all'associazione di Almira... Adoro quei bambini.>> affermai, ripensando ai dolci occhi di quegli angioletti.
<<Hai ragione, li adoro anch'io.... >> disse lei..non me ne aveva mai parlato.
<<Non sapevo che anche tu ci fossi stata.>> dissi.
<<Andreas e Lucas sono i principali benefattori di quell'istituto, così alle volte ho accompagnato Lucas a delle serate di beneficenza.>> mi raccontò.

Rimasi sorpresa del fatto che Andreas era uno dei benefattori che teneva in piedi quell'istituto.
<<Ho conosciuto un bambino, si chiama Joshua, è molto solitario ma con me è riuscito ad aprirsi più o meno, domani ci ritornerò.>> non potrò mai dimenticare lo sguardo speranzoso di Joshua quando mi chiese se sarei ritornata a trovarlo.
<<È una bella cosa. A che ora hai l'appuntamento con le ragazze?!>> mi chiese.
<<Alle 21:30 al Tequila.... Un locale che non so dove sia di preciso, ma mi orienterò in base alle indicazioni che mi hanno dato le ragazze...>> mi ripassai per l'ultima volta il rossetto rosso e fui pronta.
<<Al Tequila?!>> mi chiese Nina..
<<Si>> confermai..
<<Ma è il locale più in voga di questi tempi... Mi raccomando cerca di non rimorchiare tanto con questo abito succinto.>> risi.
<<Oh non credo che andrò in quel locale per rimorchiare, sta sera voglio divertirmi a più non posso. A proposito quale scarpe mi consigli?!>> le mostrai in paio di Loubotin rosse e un sandalo col tacco argentato.
<<Assolutamente Loubotin... Mi fanno impazzire. E se vuoi potrei prestarti un giubbino corto in pelle dello stesso colore delle scarpe. Che ne pensi?!>> come avrei potuto rifiutare?!!
<<Certo pasticcina!>> il nomignolo che le aveva affibiato nostro padre.
<<Bene allora vieni con me!>> mi prese per mano e mi trascinò fuori dalla stanza per raggiungere la sua.
Presi al volo borsa e telefono e la seguii.
<<Provalo!>> mi disse porgendomi il giubbino.
<<Okkey!>> feci come disse e con l'abito si intonava perfettamente.
<<Grazie Nina...me gusta mucho!>> dissi.
<<De nada mi corazón! Adesso sei più accattivante. Ma per il momento toglilo, ti conviene indossarlo quando esci. Allora domani a pranzo che si fa?!?>> mi chiese lei.
<<Credo che per pranzo dovrei essere di ritorno dall'Istituto, ho promesso a Joshua che sarei andato a trovarlo...>> dissi.
<< Okkey, allora ci sentiamo domani mattina.. Comunque adesso vai o farai tardi. Un momento! Ma come vai?!>> cazzo! Avevo dimenticato di chiedere in prestito la macchina ad Andreas.
<<Sai dov'è Andreas?!?>> chiesi.
<<Poco fa stava salendo in camera sua..>> rispose lei.
<<Bene devo chiedergli in prestito la macchina. A dopo!>> la salutai.
<<Okkey ti aspetto giù!>> disse.

Io in fretta e furia salì le scale che mi conducevano al piano di sopra, dove si trovava la camera di Andreas.

Incredibile! la sua camera si estendeva su un intero attico fatta a eccezione per una stanza che si trovava a fianco della sua.
Bussai.
Non ebbi nessuna risposta.
Ribussai un'altra volta.
<<Arrivo..>> udì infine dall'altro capo della porta.

Un Andreas con solo un asciugamano attaccato in vita venne ad aprirmi.
I capelli gocciolanti, il petto scolpito e la carnagione bronzea, lo rendevano l'uomo più bello che avessi mai visto.
La personificazione della perfezione.

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