Papi, 31 luglio 2014

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La discoteca è a una ventina di minuti da casa mia, e durante il viaggio Daniele continua a domandarmi se ho il numero di qualche modella, se posso combinargli un appuntamento o un'uscita veloce. Rispondo in modo scherzoso, ma in realtà non lo sto ascoltando, sono troppo concentrata a capire cosa è cambiato in Daniele. Non sembra il solito Dani. Dev'essere successo qualcosa.

-Cos'è successo?- domando, interrompendo la sua analisi sull'intelligenza delle modelle.

-Cioè?- risponde curioso, distraendosi dalla guida per guardarmi.

Quegli occhi, i suoi occhi, non li ho mai trovati da nessun'altra parte. Nessuna delle persone che ho conosciuto ha quegli occhi. Da che ne ho memoria, lui è sempre stato uno dei miei soggetti preferiti da fotografare. Ho centinaia di foto di lui in migliaia di posizioni diverse, quasi tutte con una smorfia diversa. Quegli occhi per me sono sempre stati una delle cose più belle mai viste. Sono di un azzurro chiaro molto particolare, che varia a seconda del tempo, con qualche macchiolina scura qui e lì. Sembrano tante mongolfiere che volano in un cielo primaverile. Uno spettacolo. Ma questo a lui non l'ho mai detto, mi prenderebbe per matta.

-Sei strano, Dani.. Che hai? Sei innamorato?- ribatto scherzosamente, aspettandomi una risata e una risposta sarcastica. Ma non lo fa. Rimane serio a guardare la strada.

-Beh? Mi vuoi dire che succede?- lo incalzo, questo suo atteggiamento non è normale.

-Ire..- comincia, ma subito si blocca, come se non volesse continuare il discorso. Io e lui non abbiamo segreti, ci siamo sempre raccontati tutto. Nessuno al mondo mi conosce meglio di lui, e credevo di riuscire a leggere lui come un libro aperto ormai. Ma la distanza ha creato un velo sottile tra noi. Spero che con questa serata tornerà tutto alla normalità. Ma il mio nome, sussurrato in qual modo mi preoccupa davvero.

-Dani, così mi preoccupo..-

-Perchè?- chiede, guardandomi divertito.

-Perchè non sei normale! Vuoi dirmi che ti succede o no?-

Ci pensa su ed entra dentro il parcheggio della discoteca. Sono le undici di sera, il parcheggio è pieno. La musica riempie l'aria, mentre delle piccole lanterne sono posizionate a terra e tracciano un percorso fino all'entrata. Prima di entrare blocco per il braccio Daniele.

-Allora?-

Lui mette le mani in tasca e comincia a mordersi il labbro, guardandosi intorno.

-Ti ricordi Sara? La ex di Pino?-

Ripesco i ricordi che ho di quella ragazza. Una di quelle che più odiavo, se la tirava in maniera odiosa, ma purtroppo dalla sua aveva madre natura, che le ha dato un bellissimo corpo e un visino d'angelo che ha sempre incantato tutti i ragazzi. Saranno almeno otto anni che non la vedo. E Daniele mi ha sempre ripetuto quanto le stesse antipatica. Non capisco cosa voglia dire.

-Sì, è parecchio che non la vedo. Come mai...?-

-Ecco.. noi usciamo assieme. So che non ti andava a genio un po' di tempo fa, ma è cambiata, sul serio. Non è più la ragazzina antipatica che era alle medie-

Aggrotto la fronte cercando di capire cosa sta dicendo. Cerco di fa combaciare l'immagine che ho di Sara e quella di Daniele qui davanti, ma non riesco a vederli insieme.

-Lei è qui stasera- aggiunge.

-Cazzo, Dani, doveva essere una serata tra di noi! Ed è il mio compleanno!- piagnucolo, mentre una fiammella di rabbia mi si accende nel petto.

-Ire, per favore. Lo so che è il tuo compleanno, ma ci tengo davvero, e vorrei che andaste d'accordo-

Serro la mascella. Sono davvero incazzata. Era la nostra serata, ci saremmo dovuti divertire come quando eravamo ragazzini, e lui cosa fa? Invita un'altra ragazza? Per giunta non una ragazza qualsiasi, ma Sara?

Ti ricordi, Irene?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora