Dopo qualche tentativo mi ritrovo in una cucina che potrebbe essere quella di un ristorante cinque stelle: ripiani in acciaio, fornelli ad induzione, un frigo a due porte e un'isola di marmo a riempire l'enorme spazio che rimane al centro della stanza. Mi dirigo timorosa verso il frigo, aspettando di veder uscire uno chef stellato da qualche scompartimento segreto. Apro il frigorifero ma nessun strano personaggio sbuca fuori, quindi comincio a cercare qualcosa da preparare per colazione: tiro fuori delle uova, del latte, della panna spray e mi convinco a fare delle crepes. Cerco la farina e la trovo in un ripiano. Mi metto all'opera a dopo neanche quindici minuti una piccola montagnola di crepes si è accumulata a lato dei fornelli. Le farcisco con un po' di panna montata e dei frutti rossi. Sto tirando fuori il succo di frutta quando un fruscio mi fa balzare il cuore in gola.
Mi volto e il suo viso assonnato mi accoglie con un sorriso sornione.
-Potrei abituarmi- esclama guardando la colazione.
-Buongiorno! Stavo per portartela in camera-
Lorenzo si avvicina, con il petto nudo e addosso solo dei pantaloni di tuta. Una visione niente male. Poi affonda un dito nella panna che sporge dalle crepes e se lo infila in bocca.
-Mmm- mugugna, rituffando il dito nella panna.
Questa volta il suo dito si avvicina alla mia bocca e il mio respiro si mozza. Lo sento depositare la panna sulle mie labbra.
Si abbassa su di me e lecca via la panna dalle mie labbra con un gesto abile e veloce. Non si allontana.
-Solleva le braccia- sussurra.
Io ubbidisco, e lui in un secondo mi sfila la maglietta, lasciandomi con addosso solo i suoi boxer.
-Ti donano- dice soffiando sul mio collo.
Senza distogliere lo sguardo dal mio corpo allunga la mano sull'isola e prende la panna spray, depositando due nuvole bianche sui miei seni. Senza nessun preavviso si tuffa con la bocca sulla panna, mordicchiandomi, senza darmi tregua.
Mi solleva e mi appoggia sull'isola, continuando la sua dolce tortura. Mi sfila i boxer e deposita altra panna, che lecca via, lasciandomi addosso ovunque la sensazione dei suoi baci su di me.
Le mie mani sono tra i suoi capelli, li tiro leggermente, facendogli sfuggire qualche gemito ogni tanto. Quando sto per arrivare al culmine si ferma, lasciandomi insoddisfatta. Scendo veloce dal banco e mi chino all'altezza dei suoi fianchi, facendo scivolare via pantaloni e boxer. Il suo membro esce, e io comincio a dedicargli tutte le cure che Lorenzo a dedicato a me.
Continuo a farlo uscire ed entrare, esaltata nel sentirlo gemere e supplicare il mio nome, finché per lui non è abbastanza. A quel punto mio solleva e mi piega sull'isola, penetrandomi senza preavviso. Lo stesso senso di completezza della sera prima mi avvolge prepotente, facendomi aggrappare ai bordi del banco per riuscire a rispondere al ritmo estenuante in cui mi sta coinvolgendo.
Un orgasmo ancora più intenso mi avvolge, facendomi tendere e rilassare, e lui risponde adagiandosi con il petto alla mia schiena, segno che anche lui è arrivato al culmine del piacere.
-Buongiorno- sussurra al mio orecchio, e uscendo da me subito dopo, facendomi sussultare.
Mi rialzo un po' in imbarazzo, nemmeno io capisco perché. Mi rivesto veloce e vedo che anche lui si è rimesso i pantaloni e che sta mangiando le crepes.
-Sono buonissime-
-Mi fa piacere- dico avvicinandomi timida.
-Che lavoro fai?- domanda per rompere il ghiaccio.
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Ti ricordi, Irene?
Roman d'amourSono Irene. Sono una fotografa. Sono una vent'ottenne single. Sono la migliore amica di Daniele. Sono sua amica da sempre. Io e lui ci conosciamo a memoria. Siamo sempre insieme, qualsiasi cosa accada. Ma ho bisogno di un suo bacio, ora. Senza qu...