Uscita a quattro

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It's such a shame that we play strangers,
No act to change what we've become,
Damn, it's such a shame that we play strangers,
No act to change what we've become,
Damn, its such a shame that we built a wreck out of me,
Oh, calamity,
Oh, calamity,
Oh, calamity

||All Time Low - Oh, Calamity ||

Margó si svegliò di soprassalto, leggermente sudata, con il leggero lenzuolo bianco attorcigliato attorno alle gambe.
Si alzò e andò a farsi una doccia.
Controllò l'orario , era mezzogiorno, eppure lei di solito era una tipa mattiniera.
Il getto d'acqua fredda la sommerse, facendola sentire molto meglio, in quel clima tropicale.
Si strofinò i capelli, e si sciacquò. Tornò in camera vestendosi velocemente, entrando di nascosto in camera del fratello, con l'intento di rubargli un'altra maglietta dei nirvana, nera, che abbinò a dei pantaloncini di jeans e i suoi anfibi. Lasciò i capelli ancora bagnati sciolti, e andò in cucina.

-Buongiorno mamma.- disse Margó, lasciandole un bacio sulla guancia. -Come è andato il turno sta notte?- chiese addentando una mela, seguendo la madre che stava andando a sedere sul divano.
Il divano. Appena lo vide la mela gli scivolò dalla mano.
Se Margó aveva un difetto era sicuramente quello di non ricordare nulla la mattina appena sveglia, fu per questo che vedere il divano le fece ricordare la serata precedente. Lei si era addormentata, e lui l'aveva portata in camera sua, in braccio. Provò un brivido lungo la schiena al pensiero delle sue mani che la sorreggono. Scacciò il pensiero scuotendo la testa, andando a raccogliere la mela per buttarla.

-Mamma sono stata invitata a pranzare fuori, esco che faccio tardi, tanto c'è Michele.- disse uscendo di casa, prima di poter sentire qualche parola dalla madre.

Alex le aveva di chiesto andare ad un ristorante , ma Margó non era esattamente il tipo di ragazza che amava i ristoranti, perciò optarono per una panineria.

Una volta ordinato il panino Margó iniziò a divorarlo, in modo molto poco femminile.

-Ora tu mi spieghi come fai a mangiare come un maiale ed essere così magra.- chiese Alex divertito.

Aprì la bocca per parlare, ma un'altra voce la superò.

-Costituzione. - disse Genn, sedendosi accanto a Margó.

-Si ma non è giusto.- disse il moro sbuffando.

Provocando una risata agli altri due.

Genn si girò a guardare la bionda, quella ragazza lo stupiva sempre, di solito era fisicamente attratto dalle gonne super corte o dai tacchi vertiginosi. Con lei era diverso. Anche così, struccata, con i capelli ancora mezzi bagnati che le arrivavano fino a metà schiena, con una maglietta più grande di due taglie e gli anfibi. Era semplicemente bellissima.

Alex avvertì i due ragazzi che sarebbe andato a prendere da bere. Margó si girò verso il biondo, che la stava ancora guardando.

-Non guardarmi troppo che mi consumi.- gli disse sorridendogli.

Lui scoppiò a ridere, mettendole un braccio attorno alla spalla.

-Okay, birra per Genn, coca-cola per te, e per me l'acqua.- disse Alex posizionando le bevande davanti ai ragazzi.

Give me love - Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora