All we do is sit in silence
Waiting for a singAvete presente quando tutto va bene? Quando sono mesi che le cose vanno così bene che ormai hai quasi dimenticato il sapore amaro della perdita, o comunque l'hai nascosto, sepolto in un angolo buio e polveroso del tuo cervello. Eppure si sa, le cose non possono andare bene a lungo, insomma, ad un certo punto si scende dalla giostra , è la vita.
-Abbiamo la possibilità di trasferirci a Londra, io e Alex.-
Era rimasta immobile, passiva, gli occhi che incontravano quelli azzurri di lui.
-E vuoi andare no?- la voce di Margó tremava, il cuore non le aveva mai battuto così forte.
-Io credo di si, dovremmo partire tra tre giorni ma non ho intenzione di lasciarti qui.- disse lui prendendole le mani e sorridendole dolcemente, la luce fioca della cucina faceva risaltare l'incarnato chiaro di Genn.
-Non posso seguirti, c'è la mia famiglia qui.- lei abbassò lo sguardo, una lacrima le rigò il viso e si affrettò ad asciugarla.
-Hey non ti ho detto che ci andrò okay? Stiamo solo analizzando la situazione.- e con questo le sorrise debolmente alzandole il mento con due dita.
-Sarebbe una grande opportunità per voi due eh?-
-Si, è unica, abbiamo la possibilità di registrare li e di esibirci in qualche locale, inoltre incontreremmo anche gente del settore, ma senza di te non mi muovo.- la ragazza alzò lo sguardo di scatto, socchiudendo la bocca, era impazzito? Lei non poteva andare, aveva troppo ancora da fare, voleva costruire la sua vita qui, lottare per fare quello che amava, scrivere.
-Dovresti andare, anche senza di me. Per te, per Alex, per il gruppo.-
-No, ho deciso già con Alex, se non ci segui non vado da nessuna parte.- disse lui risoluto.
-Genn non sprecare questa opportunità per me, siamo giovani e magari tra vent'anni ti guarderei indietro e penserai "davvero non ho fatto quella cosa per lei?".-
-Margó io ti amo e non mi allontano da te.- disse quasi sgridandola. Lei prese un respiro profondo, si portò una ciocca di capelli dietro dietro l'orecchio e disse la frase più difficile da pronunciare.
-È finita Gennaro.- suonò come carta vetrata sulla sua lingua, le si mozzò il fiato e cercò di darsi un contegno.
-Ma ... Ma Margó che dici?- chiese lui balbettando, la paura era palese nei suoi occhi.
-Hai sentito, è finita, abbiamo chiuso. E ora se non ti dispiace me ne torno a casa.- si alzò per andare a prendere la borsa ed infilò il giacchetto di jeans.
-Non mi hai guardato.- La ragazza che si era avviata verso la porta si fermò.
-È?-
-Vieni qui, guardami negli occhi e dimmi che è finita. Guardami negli occhi e dimmi che non provi nulla per me.- Margó si avvicinò con passo sicuro al biondo abbassandosi per raggiungere il suo viso. Lui era rimasto immobile sulla sedia senza muoversi.
-Mi dispiace Butch ma è finita, non provo più nulla per te.- E con questo si allontanò con passo svelto, sul viso l'espressione tranquilla di sempre la faceva sembrare ancora più sicura di se. Si sbattè la porta alle spalle, scese in fretta le scale del palazzo e appena aprì il portone le sue ginocchia non ressero più il peso e cascò a terra, iniziando a piangere come se avesse perso una parte di se, e probabilmente era così.
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Give me love - Genn Butch
Fanfic-Appunto, non sono quello che fa per te, non sono quello che cerchi.- Genn si mise le mani nelle tasche, il suo sguardo era pieno di dolore e odio per se stesso. -Genn tu sei esattamente tutto ciò che ho sempre cercato e questo non è poco! Non è da...