L'amore è per la gente vera

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Margò non poteva fare a meno di toccarsi le labbra sorridendo mentre fissava senza veramente guardare la televisione.

-Andiamo, sputa il rospo Margò.- Michele, che quella sera l'aveva degnata della sua presenza si mise comodo sul divano, osservandola.

-Nulla Mic, nulla.-

-Ti tocchi le labbra, hai lo sguardo inebetito, gli occhi trasognanti di quando ti riempi la testa di film mentali, direi che non è difficile dedurre che il ragazzo in questione ti piace molto.- disse tutto questo di fila, con l'aria da chi la sa lunga, sistemandosi gli occhiali.

-Okay psicologa.- Margò rassegnata rubò una manciata di patatine al fratello e iniziò a parlargli di Genn.

-Quindi ti ha baciata per zittirti.- disse lui in conclusione. -io lo faccio sempre.- Margò strabuzzò gli occhi, non capendo. -No non intendo dire che bacio te, mio dio, che schifo, dico solo che le ragazze che parlano tanto bisogna zittirle con un bacio.-

-Quindi non gli interesso?-

-Certo che si, o almeno credo.-

-Basta! Basta basta basta basta.- Margò si alzò dal divano, tappandosi le orecchie. -Come va va. Non parliamone più.-

-Sei una fifona.-

-No, solamente non voglio illudermi.- disse lanciandogli un cuscino.

                
Quella notte per Margò fu tranquilla, senza sogni. Appena sveglia notò un messaggio da parte di Alex, lo aprì, delusa di non averne uno
da Genn.

Ciao Margò, volevo chiederti se oggi pomeriggio ti andava di prendere un caffè insieme.

Si affrettò a rispondere, sorridendo.

va bene, ci sarà anche Genn?

Forse ci raggiunge più tardi, ma aveva degli impegni.

Margò aveva passato gran parte della mattinata a fissare lo schermo del telefono, senza ottenere risultati.

-Mic!- urlò dalla sua stanza.

-È?- Disse affacciandosi alla porta con lo spazzolino da denti in bocca.

-Non mi ha scritto. Che devo fare?-

Le fece segno di attendere, andò in bagno per sciacquarsi la bocca.

-Non scrivergli. Assolutamente.- disse lui sedendosi sulla sedia alla scrivania.

-Ma se lui non mi scrive...-

-Se non ti scrive è un coglione. Non ci hai perso nulla.-

Mentre Margò si passava frustrata una mano tra i capelli il suo telefonò vibrò e sulla schermata apparve in grassetto "Genn"

-Mi ha scritto!- urlò Margò alzando dal letto, allungando una mano come per fermare il fratello seduto sulla sedia. -Che faccio?-

-Beh io direi che puoi leggerlo stupida.- disse lui ridendo.

Margò lesse il messaggio a mente e in men che non si dica si ritrovò con gli occhi lucidi, sentendosi una perfetta idiota.

Give me love - Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora