Chiedere per sapere

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Isabelle corse ad abbracciare Josleyn e la tenne stretta a sé per almeno cinque minuti.
Probabilmente le era mancata più di quanto noi potessimo immaginare,ma come può non mancarti chi ti ha cresciuta?
Poi abbracciò anche Scorpius e ci invitò a sederci sul divano.
"Allora,come va Izzy?" chiese Scorpius,soprannominandola Izzy.
Un enorme sorriso si fece spazio sul volto della giovane Riddle.
"Molto bene,sono migliorata negli incantesimi e adesso sto finendo la lettura della biblioteca di papà. Il professor Lumacorno gli ha regalato davvero tanti libri e devo dire molto interessanti" esclamò entusiasta.
I due ragazzi sorrisero,dopo lei si accorse di noi.
Ci fece un cenno col capo,si alzò e si avvicinò.
"Isabelle Riddle" e tese la sua mano davanti a quella di Al.
Lui la afferrò sicuro "Albus Potter".
La faccia di Isabelle si storse a sentire il cognome del mio ragazzo.
"Potter? Come Harry Potter?" chiese.
"Si,è mio padre" annuì deciso Albus.
Lei fece un debole inchino,come forse era stata abituata a fare.
"È un onore fare la vostra conoscenza signor Potter" disse timida.
Al sorrise "ti prego,chiamami solo Al".
Lei si spostò e mi squadrò lentamente.
"Occhi verdi,lentiggini e inconfondibili capelli rossi. Sei una Weasley." E sorrise.
Ricambiai il suo sorriso dolce.
"Solo Rose" le dissi.
Non mi piaceva,come vi ho già detto,essere la Weasley..solo e semplicemente Rose.
"Okay solo Rose" e rise,tornando a sedersi tra Jos e Scorp.
"Immagino che siate venuti per un motivo ragazzi" e guardò negli occhi sia l'uno che l'altra.
"In verità si Is" rispose Jos,girandosi e afferrandogli le mani.
"Ebbene ditemi" scosse semplicemente la testa come un cenno.
"L'altro giorno ero a passeggiare e ho visto mia madre,sotto forma di anima. Voleva qualcosa da me,mi stava implorando di dargli il mio dono più grande,ma non sono riuscita a capire di cosa si tratti e ho pensato che tu potessi aiutarmi" sorrise speranzosa la mia amica.
La ragazza guardò a lungo nel vuoto davanti a sè e poi ci guardò uno per uno.
"Seguitemi" sussurrò sempre con lo sguardo basso.
"Ecco noi,siamo venuti con degli amici" azzardò Albus.
Isabelle fece un gesto plateale "Fateli entrare dunque".
Aprii la porta e chiamai con un gesto i ragazzi a raccolta.
Entrarono e uno per volta si presentarono.
"Selene Parkinson" disse la mia migliore amica.
"Amavo molto Pansy" rispose Isabelle.
Poi si presentò Lily,James a cui lei riservò lo stesso saluto di Al,e arrivò Roxanne.
Non la lasciò parlare che subito le sorrise.
"La tua bellezza è conosciuta in tutto il mondo magico,Roxanne Weasley".
Rox spalancò la bocca ma poi si limitò a sorridere.
Arrivò in fine Hugo e la guardò sprezzante,ma anche incantato.
Fece un enorme inchino,come a beffeggiarla e lo rimproverai.
"È un piacere fare la sua conoscenza principessina" disse ridendo.
Lei serrò gli occhi ed estrasse la bacchetta.
La puntò contro mio fratello e la spinse contro la gola.
"Non sfidarmi,Hugo Weasley,potresti pentirtene" e si girò.
"Venite con me" proseguì,lasciando Hugo stupito che nel frattempo si era beccato uno schiaffo amichevole da parte di James.
"Holly,le chiavi della biblioteca" ordinò la bambina all'elfa.
Lei gli passò una chiave molto grande e antica e lei se la mise in tasca.
Aprì una porta cui seguiva una rampa di scale molto buia.
"Lumos" sussurrò e altri dieci sussurri si unirono al suo.
Scendemmo la scala,con le pareti decorate da enormi quadri.
Roxanne si fermò davanti al quadro di una donna bellissima,vestita molto elegante con lo stesso medaglione che ora portava al collo Isabelle.
"Era mia madre Evangeline" sussurrò triste Izzy.
"Era molto bella" rispose mia cugina.
"Come lo sei tu" sorrise Isabelle prima di proseguire.
Arrivammo ad un portone di legno decorato,molto antico.
"Era la biblioteca di mio padre,lui studiava qui per ore e ore e si esercitava con le sue pozioni" sorrise vaga al ricordo del padre assente.
Aprì la porta con la grande chiave e davanti a noi il paradiso dei libri attendeva.
Era pieno di scaffali colmi di enormi libri suddivisi nelle varie categorie:storia della magia,pozioni,incantesimi,erbologia,magia nera.
Ma davanti a tutti,su un leggio d'oro se ne stava chiuso un libro nero,dalle pagine ingiallite molto grande.
Isabelle si avvicinò e al suo tocco il libro si aprì.
Tutti si guardavano intorno a bocca aperta e le parole di Is interruppero il pacifico silenzio che si era creato intorno.
"Questo è il Libro Delle Ombre,mia madre me lo donò quando ero ancora molto piccola,prima di morire e mi disse che il libro si sarebbe aperto solamente al mio tocco e che avrei dovuto usarlo solo in casi di estrema emergenza,quindi mettetevi tutti intorno a me." ordinò.
Formammo un cerchio attorno al leggio e la Riddle ci disse di unire le nostre mani senza staccarle finchè lei non avesse finito di parlare.
"O Libro,grande Libro,le risposte noi non conosciamo e se tu vorrai,troverai per noi quello che cerchiamo. Per una giusta causa ti consultiamo e spero che tu capisca ciò che vogliamo. Aiutaci a trovare la soluzione al nostro rompicapo" disse con tono imponente.
Come a causa di una ventata,il libro sfogliò le sue pagine fino ad aprirsi in una in particolare.
"Allontanatevi,vuole essere visto solo da me" ci gridò Isabelle.
Ci staccammo e ci allontanammo dal libro nero come la pece.
"Che dice Izzy?" Chiese Scorpius.
"Sbrigati principessina" la beffeggiò ancora Hugo.
Si girò indignata,afferrò ancora la bacchetta e la puntò contro il rosso.
"Avada Ked.." Hugo si gettò a terra provocando una risata da parte della piccola ragazza che tirò via la sua bacchetta di legno rosa.
"Il Libro ci ha dato la risposta che cerchiamo" disse "ad ogni genitore defunto,ma quelli più potenti,viene data la possibilità di tornare al mondo con l'aiuto di uno dei figli.
Ma il figlio deve concedere la sua essenza più profonda,il dono che il genitore fa fin dalla nascita,Bellatrix vuole questo da te. Una cosa così piccola eppure così potente da riportare qualcuno in vita,è questo che le serve" finì di raccontare.
Tutti eravamo col fiato sospeso,a guardare dritta negli occhi Josleyn,che era immobile e guardava a sua volta Isabelle.
"Cosa Izzy,cosa?" chiese Jos con uno sguardo preoccupato.
Isabelle alzò la testa e incastrò il suo sguardo in quello dell'amica.
"Una goccia del tuo sangue Jos" rispose abbassando la testa.

SPAZIO #ME#
Scusate se ho aggiornato dopo tanti giorni,ma stavo fine do di scrivere per bene il capitolo per non deludere le vostre aspettative. Sono sempre più contenta del successo di questo racconto e spero che le visite possano aumentare giorno dopo giorno,così come la mia bravura nello scrivere. Vi lascio a questo nuovo capitolo,con la promessa di aggiornare al più presto. With all the love,
Greta🌹

Tanto bello,tanto sbagliato||H.P.NextGeneration⚡️||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora