La mia voglia di tornare sui banchi di scuola era pari a zero su mille. Già è difficile farlo dopo un week-end o un pomeriggio passato ad oziare, se in più ci metti Lorenzo Ostuni, coccole e dolcezze, direi che la tua voglia di esistere scompare. Vorresti passare tutta l'eternità a sentire intorno a te quel meraviglioso profumo, a creare piccoli ricciolini con i suoi capelli mentre senti il suo fiato che accarezza dolcemente il tuo collo, a ridere per delle cretinate o perderti nel fissare quelle pupille color Nutella. E poi la sua voce, la sua risata...la sua risata! Cioè, ne vogliamo parlare? Ne vogliamo parlare?! È perfetta! È fottutamente, completamente, assolutamente perfetta! Senti un'esplosione dentro di te quando lui sorride...figurati quando ride! Fatto sta che purtroppo tutti, anche i migliori, sogni, svaniscono. E quindi eccomi qui, di nuovo alla mia solita, banale e noiosa vita. Alla fermata dell'autobus, con uno zaino sulle spalle, e sotto la pioggia battente. Chiaramente senza ombrello. Perché giustamente io l'unico giorno del mese in cui piove non ho l'ombrello, mi sembra ovvio! In più sono anche in agitazione perché questa mattina rivedrò Marco. Già. Che faccio? Me lo chiedo da giorni. In un certo senso è come se lo avessi tradito...Okay no, l'ho tradito e basta. Ma che ci posso fare? Al cuor non si comanda, giusto?! Fatto sta che non riesco neanche a guardarlo in faccia per paura di sentirmi ancora più uno schifo dopo aver visto quegli occhioni innocenti fissarmi come per chiedermi "mi ami ancora, vero?" E non lo so! Non. Lo. So. Cazzo. Non lo so. Okay, sto diventando paranoica. Devo darci un taglio. Ecco l'autobus, pronto a portarmi verso l'inferno...cavoli devo smetterla sul serio.
Marco: Ciao amore!
Stephanie: Ehi Marco!
Ci salutiamo con due baci sulla guancia, come farebbero due amici qualunque e vado a sedermi in uno dei pochi posti liberi rimasti. Gli sono grata di essersi ricordato di non rendere pubblica la nostra relazione, il che mi fa pensare che visto che se n'è ricordato, vuol dire che alla nostra relazione ci tiene, che ci crede veramente, e io mi sento ancora più male. Devo confessargli tutto, in fondo è sempre stato il mio migliore amico, no? E poi sono sicura che se non glielo dico io, se ne accorgerà lui da solo, visto che le mie capacità teatrali fanno a dir poco schifo, il che sarebbe peggio perché sarebbe ulteriormente arrabbiato con me le non avergliene parlato prima. Che casino. Ma io mi ci sono messa e io mi ci tolgo. Appena entriamo a scuola mi dirigo con passo sicuro verso il suo armadietto, ma suona la campanella...ehm, magari più tardi? Si? Si. E inizio a correre verso la mia classe, non per paura di far tardi alla lezione, ma principalmente per fifa. Tanto glielo dirò a ricreazione. Giusto?
~Una settimana dopo~
È passata una settimana e non è cambiato un cazzo. Mi sento una persona orribile perché invece di affrontare le situazioni come una persona matura e responsabile, scappo come un coniglio! Ma ho solo paura di ferire i suoi sentimenti e di perdere la nostra amicizia! Santo cielo mi sembra di essere in "Friendzone: amici o fidanzati?" Il problema è che io il fidanzato cel'ho già, il problema è che non so come mollarlo senza perdere la sua amicizia! Perché non esiste un programma "Come tornare nella Friendzone" o qualcosa di simile?! A tante persone sarebbe utile. Comunque oggi è il giorno dell'appuntamento con Lory...e non vedo l'ora! Mi è mancato da morire e sentirlo per telefono non è assolutamente la stessa cosa. Mi mancano i suoi abbracci. Mi faccio una doccia veloce, mi vesto e mi pettino, dopodiché mi siedo sul divano ad aspettare l'ora prestabilita visto che mancano ancora 30 minuti abbondanti. E nel mentre penso. È deciso, domattina la prima cosa che farò appena sveglia sarà andare da Marco e dirgli tutto, anche perché chissà quante altre cose possono succedere in questo appuntamento!
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Tra sogno e realtà|| Lorenzo Ostuni
FanfictionLorenzo si avvicinò a me. Non capivo, ero confusa. Avevamo i volti vicini, si stava per avverare il mio sogno, un sogno che non avrei mai creduto potesse rivelarsi possibile. Il suo respiro si fuse col mio e le sue labbra calde si poggiarono delicat...